Comune di Prata Camportaccio (1398 - 1947)

fondo | livello: 1

Conservatore: Comune di Prata Camportaccio (Prata Camportaccio, SO)

Produttore fondoPrata Camportaccio, Comune di Prata Camportaccio (sec. XIII - )

Progetto: Archivi storici della provincia di Sondrio (1994 - 1999)

Storia archivistica: Sino all'anno 1726, durante il quale si provvedette alla "fabrica dell'archivio", i libri e le scritture della comunità di Prata si conservavano nella "cassa" o "scranna" del comune, di cui il console teneva la chiave e presso il quale venivano di anno in anno custodite.

Il loro ordinamento e tutela erano compiti specifici dello "scrittore" comunale, cui competeva l'accesso alle scritture e la loro consultazione per gli affari interessanti la comunità.

Nel 1726 la comunità di Prata provvede a dotarsi di "piatoni di noce" per la scaffalatura dell'archivio comunale che nell'anno 1775 viene sistemato in un armadio, munito di apposita chiave, e trasferito nella "sala della comunità" nella "casa nova" sita appresso alla chiesa parrocchiale di S. Eusebio. In tale sede rimarrà sino all'anno 1935, per essere poi trasferito presso la Cooperativa di Prata e quindi nell'anno 1955 presso l'edificio appositamente acquistato e ristrutturato per sede comunale. Nell'anno 1988 tale edificio è stato demolito e riedificato a nuova sede municipale, presso la quale l'archivio trova collocazione in ampia sala situata al secondo piano.

Per tutto il periodo di antico regime non si ha notizia di ordinamento alcuno dell'archivio comunale: il riferimento costante è quello generico di "scritture" conservate nella "cassa comunale" o in "archivio". Il primo sommario inventario è del 1869 ottobre 3, sottoscritto dal sindaco Giovanni Giuriani, dall'assessore Battista Curti e dal segretario Sala. In tale inventario, gli atti vengono ordinati in 23 "articoli di repertorio" per la corrispondenza degli anni 1205-1858 ed in 28 articoli per il repertorio deli anni 1859-1869, suddivisi per fascicoli in progressione cronologica all'interno di ogni articolo.

Una ispezione del soprintendente archivistico Giannone del 1952 rileva il raggruppamento degli atti dell'archivio comunale di Prata fino all'anno 1939 nelle 15 categorie previste dalla circolare ministeriale del 1897, senza discriminazione tra atti anteriori al 1897 ed atti successivi, in un inventario in cui "né le singole cartelle né l'inventario stesso recano l'elenco dei fascicoli con l'oggetto e la data dei medesimi".

Conseguenza di tale sopralluogo la inventariazione degli atti comunali dell'anno 1954 (13), eseguita ad opera dell'archivista Walter Doneda di Brembate senza ricostruzione alcuna delle serie originarie e dell'antico titolario, ma secondo il criterio delle 15 categorie in duplice sezione, anni 1602-1897 ed anni 1898-1949, con progressione cronologica all'interno delle singole categorie.

Nel periodo successivo, l'archivio comunale di Prata è stato oggetto di ulteriore sistemazione ad opera di Giovanni De Agostini, impiegato comunale di Gordona, con conseguenti inventari per gli anni 1950-1964 e 1965-1975, sempre secondo il criterio delle 15 categorie, questa volta in serie annuali.

L'inventariazione per categorie di tutto l'archivio comunale di Prata ha reso difficoltoso il riordino della documentazione di antico regime, essendo state smembrate le possibili serie originarie e classificati gli atti per materia in successione cronologica.

In attuazione del Progetto Archidata e del presente progetto di riordino degli archivi di Valtellina e Valchiavenna, si è provveduto a riordinare i documenti anteriori al 1797 in 6 serie, rispettose nella denominazione e nella composizione della possibile collocazione originaria degli atti e del loro intimo collegamento con l'articolarsi istituzionale, amministrativo e finanziario dell'ente produttore, attraverso l'analisi delle singole unità, l'omogeneità della loro natura e definizione, l'attenta considerazione della loro segnatura. All'interno delle singole serie, quando necessario, sono state motivate le ragioni metodologiche di volta in volta seguite nella inventariazione degli atti.

Trattandosi di serie chiuse, il riordino si è concretizzato estraendo dall'inventario compilato nell'anno 1954 gli atti anteriori al 1797 e ricostituendo le serie originarie, utilizzando i documenti di antico regime già classificati nei precedenti inventari ed inventariando la serie cospicua di atti collocati in soffitta durante un recente ordinamento dell'anno 1986 operato in occasione del trasferimento temporaneo della sede comunale per la demolizione e riedificazione del palazzo comunale.

A motivo di questo intervento, concordato con la Soprintendenza archivistica, ed in conseguenza pure della revisione ed integrazione degli atti (anni 1799 - 1897), operata nell'ambito del presente progetto di riordino, l'archivio storico del comune di Prata risulta articolato in 6 serie originarie per gli atti anteriori al 1797, e in 15 categorie per il periodo 1798 - 1897, fatte salve, in quest'ultimo caso, le revisioni e integrazioni operate.

Notizie di intervento

Inventario prodotto nell¿ambito del ¿Progetto Archivi storici della provincia di Sondrio¿ (1994-1996). Finanziamento: L 158/91, art. 16, e ¿Piano di ricostruzione e sviluppo della Valtellina¿, punto 5.3.3, approvato dal Consiglio regionale della Lombardia il 19 marzo 1992; soggetto attuatore: Consorzio Archidata; comitato di coordinamento: Andreina Bazzi (Soprintendenza Archivistica per la Lombardia), Roberto Grassi (Regione Lombardia), Marina Maxenti (Provincia di Sondrio), Loris Rizzi (Direttore tecnico Consorzio Archidata); inventariazione per la parte antica a cura di Giordano Sterlocchi su schedatura effettuata nel corso del ¿Progetto Archidata¿ (1986-1990; per la parte ottocentesca, integrazione e revisione dell¿«Inventario dell¿archivio comunale di Prata, 1602-1949», datt., a cura di W. G. Doneda, 1967; coordinamento: Domenico Quartieri; edizione cartacea © Consorzio Archidata, Milano 1996. Revisionato e approvato dalla Soprintendenza archivistica per la Lombardia. Conversione dei dati dal formato Sesamo.rls al formato Sesamo.ses: Saverio Almini (2003). Adattamento per la pubblicazione nel sistema PLAIN: Paola Ciandrini (2004).

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