Carteggio delle cancellerie dello Stato (1535 - 1624)

fondo | livello: 1

Altre denominazioni:
Denominazione in GG II 931: Carteggio delle cancellerie dello Stato
Denominazione con cui era già noto il fondo, riportata in GG II 931.: Documenti diplomatici

Conservatore: Archivio di Stato di Milano (Milano, MI)

Produttore fondoMilano, Governatore (1499 - 1796)Milano, Gran cancelliere (1535 - 1753)

Progetto: Archivio di Stato di Milano: Anagrafe degli archivi (guida on-line) (1998 - 2007)

Codice: ASMI1040

Consistenza: bb. 435
(In GG: bb. 432)

Metri lineari: 62

Note alla data: (In GG: 1535 - 1623)

Contenuto: Corrispondenza delle cancellerie governatorali (Segreteria di Stato e Segreteria di Guerra e cifra) e della cancelleria del Gran cancelliere (o Cancelleria segreta) "con le autorità centrali e periferiche dello Stato, con le comunità e i 'particolari'" (GG II 931).
Si tratta per lo più di:
- corrispondenza del Governatore con personaggi diversi, con il Gran cancelliere ed il Capitano di giustizia;
- corrispondenza con varie magistrature ducali;
- carteggio interno con le località del ducato etc.;
- carteggio concernente castelli e castellani;
- corrispondenza di guerra con capitani e comandanti delle compagnie;
- concessioni e privilegi;
- gride;
- documentazione relativa all'annona e a feudi;
- documentazione inerente al fisco e al servizio postale.
Il carteggio è ordinato cronologicamente, ad eccezione:
- delle bb. 1 - 23, alle quali, all'interno di ogni anno, è stato dato un ordinamento per materia; tale intervento risale agli anni '60 del sec. XX;
- della b. 262 (anni 1564 - 1569), contenente documentazione sulla cosiddetta "ribellione del Finale";
- delle bb. 421 - 427 (anni 1610 - 1624), costituite da documentazione concernente le varie compagnie e contingenti armati stanziati sul territorio milanese.

Storia archivistica: Il fondo è il risultato della fusione delle carte delle cancellerie di Stato esistenti all'epoca della dominazione spagnolo - austriaca:
- la segreteria del Governatore, a sua volta distinta in segreteria di Stato e segreteria di Guerra e Cifra;
- la cancelleria del Gran cancelliere, detta Cancelleria segreta.
A queste si aggiunse documentazione della cancelleria del Ministro plenipotenziario (dopo la soppressione della carica di Gran cancelliere nel 1753) e, in misura minore, materiale proveniente dagli archivi delle altre cancellerie nate in seguito alle riforme teresiane e giuseppine, ossia:
- la cancelleria di Governo;
- la cancelleria di Stato.
La fusione degli atti avvenne verosimilmente presso l'Archivio governativo di San Fedele, sotto la direzione di Luca Peroni. Dopo il 1818, infatti, gli archivi del periodo ducale visconteo - sforzesco e spagnolo - austriaco furono accorpati e la documentazione ordinata cronologicamente al fine di selezionare, estrarre e ordinare gli atti per materie, secondo il sistema noto appunto come "peroniano". Da tale attività di fusione di fondi di provenienze diverse deriva il vasto complesso archivistico dell'AS MI denominato Atti di governo (cfr. scheda complesso archivistico Atti di governo asmi0100), le cui "voci" furono arricchite anche dalle carte delle cancellerie di Stato.
Sotto la direzione di Luigi Osio (1851 - 1871) il grosso della documentazione subì un nuovo riordino, costituendo una partizione della cosiddetta Sezione storico - diplomatica voluta dallo stesso Osio. Il fondo ebbe il nome di "Corrispondenza diplomatica dei vari governi successi nello Stato di Milano a quello dei nostri duchi", o ancora "Corrispondenza diplomatica post 1535" e includeva anche "documentazione successiva al ducato, fino al 1815: archivi della Vicepresidenza Melzi, della Repubblica italiana, degli Affari esteri del Regno d'Italia e della Commissione imperiale Bellegarde" (GG II 931). Successivamente, sotto la direzione di Cesare Cantù (1873 - 1895), gli estremi cronologici degli atti furono ricondotti alla fine del ducato (1796) e, con la nuova denominazione di "Carteggio generale" o "Documenti diplomatici", costituirono una serie unica col carteggio visconteo - sforzesco. Tale situazione rimase immutata sino ai primi anni della direzione di Luigi Fumi (1908 - 1920), quando il carteggio delle cancellerie, riunito a quello visconteo - sforzesco, costituiva il fondo "Documenti diplomatici dei signori di Milano, dei Visconti, dei capitani e difensori della Repubblica ambrosiana, degli Sforza, dei sovrani stranieri succeduti ai medesimi nel governo della Lombardia."
Gli archivi scorporati dell'epoca successiva andarono invece a ricostituire il cosiddetto Archivio nazionale (cioè il complesso dei fondi afferenti al periodo napoleonico); gli atti della Commissione Bellegarde furono a loro volta allegati alla Presidenza di governo del Regno lombardo veneto.
Con Giovanni Vittani (1920 - 1938) il carteggio delle cancellerie dello Stato ebbe una sistemazione logica e cronologica e ad esso furono fatti seguire i registri (cfr. scheda complesso archivistico Registri delle cancellerie dello Stato e di magistrature diverse, asmi1060).
Nella guida ai fondi conservati negli archivi di Stato italiani del 1944, infine, il carteggio (denominato più precisamente Carteggi) figura come una delle due partizioni - accanto ai registri - del complesso documentario Segreteria dello Stato di Milano (1536 - 1796). Nella descrizione del materiale, costituito allora da 517 buste comprese fra gli anni 1536 - 1796, ad eccezione delle ultime sette contenenti atti del periodo austriaco, si evidenzia che: "la maggior parte dei carteggi e degli atti che originariamente formavano questa serie fu distribuita nelle varie voci dell'ordinamento peroniano; quelli che vi sono rimasti sono atti di varia natura: relazioni di ambasciatori e commissari nelle varie città del ducato e minute di risposta agli stessi, minute di decreti, suppliche di parti, abbozzi di cancelleria, disposti cronologicamente sotto la voce Documenti diplomatici" (Archivi di Stato 1944, p. 151 sgg., in partic. pp. 152 - 153).
Attualmente la documentazione conservata arriva solo fino agli anni 1623/1624, avendo il fondo subito danni ingenti in seguito ai bombardamenti dell'agosto 1943.

Strumenti di ricerca

Carteggio delle cancellerie dello Stato
inizio sec. XX - 1987
inventario sommario
L'inventario è analitico per le prime 23 buste, segue l'inventario sommario.
Inventario di sala SA 2 (già n. 6), del secolo XX, riveduto e corretto nel 1987 da Maria Pia Bortolotti, archivista di Stato.
Autori: Bortolotti Maria Pia (archivista di Stato)

Compilatori
prima redazione: Eleonora Saita, archivista 2000/02/05
rielaborazione: Ermis Gamba, archivista 2006/03/14

espandi | riduci

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).