Provvisioni (1537 - 1801)

serie | livello: 2

Produttore fondo: Lonato, Comune di Lonato (sec. XI - )

Contenuto: La serie raccoglie i registri delle deliberazioni, dette anche provvisioni o parti dei tre organi deliberanti del comune di Lonato, cioé la vicinia generale, il consiglio generale e il consiglio speciale.

Benchè nominalmente tripartito, il governo della comunità è retto praticamente dal solo consiglio generale, in quanto la vicinia, che raggruppa i capi famiglia originari con più di 24 anni, si riunisce solamente l'ultimo giorno dell'anno per eleggere i consiglieri dell'anno successivo e, in qualche raro caso, nel corso dell'anno.

Del consiglio speciale, composto da sedici membri ed eletto dal consiglio generale, rimangono pochissime delibere, ad eccezione di due registri, datati dal 1794 al 1797, contenenti solo sue delibere; esso ha probabilmente funzione esecutiva per l'ordinaria amministrazione e controlla che abbiano attuazione le delibere del consiglio generale.

Risulta difficile delineare con precisione le modalità di elezione o nomina dell'organo più significativo del comune, il consiglio generale, in quanto si hanno nel tempo modifiche anche sostanziali e sono frequenti i ricorsi delle fazioni alle autorità competenti del dominio veneto, per irregolarità nelle nomine e nell'attività amministrativa.

Il numero dei consiglieri oscilla tra i cinquanta ed i sessanta, ballottati tra cento o centoventi candidati precedentemente estratti in vicinia. In alcuni periodi i candidati vengono nominati o dal consiglio uscente o da alcuni elettori designati appositamente. Anche dall'analisi dei registri si nota la discontinuità di tale elezione e numerosi documenti dell'archivio riguardano specificamente i diversi contenziosi in materia(1).

L'unità dal titolo "Allegazione a difesa del Governo...", del 1793, offre anche un minuzioso "excursus" sulle modalità di elezione succedutesi nel tempo(2), di particolare importanza a questo proposito sono la terminazione del provveditore generale in Terraferma, Alvise Zorzi, del 1637(3) e quella dei sindici inquisitori in Terraferma del 1674(4). Le continue dispute trovano una risoluzione nei "Capitoli e discipline per il governo della comunità in Lonato", approvati con decreto del senato veneto del 15 maggio 1794(5).

Questi capitoli prevedono centodieci consiglieri, eletti tra le cinque classi d'estimo (ventidue per ognuna), mentre i nove deputati pubblici e i due consoli, con carica trimestrale, formano il consiglio speciale.

Durante tutto il periodo abbracciato dai registri, il consiglio generale, appena insediato, sorteggia tre membri che provvedono alla nomina dei consoli e degli estimatori dei danni alle campagne; elegge i deputati alle seriole, alla spezieria e tutti gli altri ufficiali preposti a questioni specifiche, mentre i campari, i massari e i dazieri vengono nominati mediante incanto.

Le riunioni assembleari sono convocate dai consoli (inizialmente ventiquattro poi ridotti a dodici, in carica a coppie per un mese, poi diventati due) che le presiedono alla presenza di almeno uno dei due rettori, provveditore e podestà(6). Ai consoli spetta inoltre il compito di fare osservare gli statuti e l'amministrazione della bassa giustizia, come danni alle campagne e contravvenzioni agli statuti, nonchè alcune mansioni connesse con le funzioni del podestà in materia civile, quali citazioni, pegni etc.(7).

Del massaro, cui spetta il maneggio del denaro pubblico, non resta documentazione essendo andati persi i registri contabili.

I campari svolgono funzioni di polizia campestre, mentre la stima dei danni provocati spetta agli estimatori; la sorveglianza e la sovrintendenza sull'uso delle acque è svolta dai deputati alle seriole.

Va segnalata, inoltre, la presenza di deputati alla spezieria già dal 1500.

La redazione dei registri risulta abbastanza omogenea: vi sono alcuni elenchi dei capi famiglia, oscillanti da cento a trecentocinquanta, e, sempre ripetuto all'inizio di ogni anno, quello dei consiglieri in carica; quasi sempre è segnalato l'esito della votazione, così come, a margine, è presente una nota con l'argomento della delibera stessa. Le riunioni sono convocate mediamente una volta la settimana, con una minore frequenza nel periodo estivo. Non è sempre presente, invece, la sottoscrizione del redattore del registro; dall'analisi dei registri risultano eletti ogni anno tre sindici, in carica quattro mesi ciascuno, tra i cui compiti è previsto quello di sottoscrivere le delibere; ci restano però anche sottoscrizioni di cancellieri, più frequenti per i secoli più recenti.

Ma benchè la presenza del cancelliere della comunità, dell'ufficio civile, dell'ufficio criminale, alle accuse e del provveditore sia confermata dai "capitoli" del consiglio generale (a partire dal 1616, riportati nelle provvisioni), la mancanza di documentazione non permette di delineare le attività svolte di fatto da queste figure particolari ed il loro rapporto reciproco.

L'uniformità nella redazione dei registri viene meno solo verso la fine del secolo XVIII, in coincidenza con i profondi mutamenti istituzionali.

La serie si protrae fino al 1801 anche se l'ultima convocazione del consiglio generale è del 19 marzo 1797.

1 Cfr. serie 4, "Amministrazione", e serie 6, "Cause e liti"

2 Cfr. unità 45

3 Cfr. unità 41

4 Cfr. unità 1

5 Cfr. unità 48

6 Cfr. serie 3, "Podestà"

7 Cfr. unità 1, Statuti civili, cap. 231

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