Podestà (1440 - 1795)
serie | livello: 2
Produttore fondo: Lonato, Comune di Lonato (sec. XI - )
Contenuto: La serie raccoglie la residua documentazione riguardante l'attività del podestà di Lonato nel periodo della dominazione veneta(1).
A Lonato, sede di fortezza e podesteria minore, la Serenissima provvede inviando un provveditore, solitamente nobile veneziano, con funzioni di capo militare ed un podestà, scelto tra la nobiltà bresciana(2).
Provveditore e podestà sono chiamati anche rettori: mentre il primo giudica in civile e in criminale tutti gli "stipendiari" veneti di stanza nella fortezza, il secondo è giudice dei restanti casi, con l'esclusione dei reati "citra poenam sanguinis", ovvero omicidio o mutilazione, casi che vengono inoltrati ai rettori di Brescia(3).
Il podestà dura in carica un anno e le sue sentenze sono inappellabili fino ad un importo prestabilito, oltre il quale vengono appellate a Brescia; svolge funzioni di controllo della vicinia e del consiglio generale, le cui convocazioni e sedute abbisognano dell'autorizzazione e della presenza di almeno uno dei due rettori.
Il comune provvede poi a fornire al podestà un notaio incaricato della stesura delle sentenza(4), dell'istruzione e dell'espletazione dei processi.
Le tre unità rimaste sono parte un registro, o "raspa", con le copie delle sentenze, una raccolta di ordini, decreti e terminazioni relative alla giurisdizione del podestà, ordinata dai deputati pubblici nel 1704, ed un fascicolo con atti di natura analoga.
Tale documentazione veniva conservata presso il comune ad uso dei privati cittadini e dei reggenti.
1 In epoca anteriore è documentata la presenza di un vicario, Cfr. unità 169
2 Cfr. unità 177
3 Cfr. G. Da Lezze, "Il catastatico bresciano, 1609-1610", ed. anast., 3 voll., Brescia, 1969-1973, (Studi Queriniani, III), vol III, p. 25;
Cfr. anche Statuti, unità 1
4 Cfr. unità 1, Statuti civili, cap. 230
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/archivi/complessi-archivistici/MIBA002EAA/