Comune di Castiglione delle Stiviere (1521 - 1870)

fondo | livello: 1

Conservatore: Comune di Castiglione delle Stiviere (Castiglione delle Stiviere, MN)

Produttore fondoCastiglione delle Stiviere, Comune di Castiglione delle Stiviere (sec. XIV - )

Progetto: Comune di Castiglione delle Stiviere (1999)

Contenuto: Il fondo archivistico del comune di Castiglione delle Stiviere è costituito da una pluralità di nuclei documentari, ciascuno riferibile a un diverso ente, dove, accanto all'archivio del comune, il più rilevante per quantità e qualità di documentazione, vi sono le carte relative ad archivi di istituzioni ed uffici quali l'ente comunale di assistenza, gli istituti riuniti di assistenza minorile, l'asilo infantile-istituto Ferretti-Pilotti, il giudice conciliatore 1). Si tratta di archivi di istituzioni (già estinte nel caso dell'ente comunale di assistenza), che, formalmente indipendenti dal comune, sono tuttavia in rapporto così stretto con esso da derivarne la stessa possibilità di funzionamento materiale, compreso lo spazio archivistico necessario alla conservazione della documentazione amministrativa.
L'archivio comunale di Castiglione delle Stiviere risulta costituito da almeno 3.221 buste e 1.555 registri 2) (deliberazioni del consiglio comunale, della giunta municipale e del podestà; protocolli; bilanci di previsione; mastri e giornali di cassa; conti consuntivi; verbali di chiusura dell'esercizio finanziario; protocolli della corrispondenza; ecc.), con documentazione a partire dal 1506.
Le buste contengono materiale documentario distinto in una serie "atti e carteggio", articolata in ventiquattro titoli sino al 1870, e in seguito secondo le quindici categorie stabilite dalla circolare del Ministero dell'Interno n. 17100/2 del 1897, peraltro ancora in vigore. Accanto a questa serie sono state istituite delle "serie particolari" come le licenze di commercio, i contratti per appalti e forniture, i regolamenti comunali, registri delle deliberazioni della Giunta Municipale e del Consiglio Comunale, i fascicoli del personale in attività, i registri della contabilità, le licenze edilizie, i registri dell'Ufficio dell'Anagrafe e Stato Civile, gli "allegati al conto consuntivo", le carte relative al servizio elettorale (deliberazioni delle commissioni elettorali mandamentale e comunale, verbali elettorali, elezioni amministrative, politiche, europee, referendum), gli atti relativi ai "militari" (liste di leva, ruoli matricolari, liste riformati, ecc.), i documenti dello stato civile e dell'anagrafe (aggiornamento anagrafe, atti dei censimenti, ecc.), i fascicoli delle spedalità, i fascicoli del personale in servizio e in quiescenza, gli atti dei servizi sociali, gli elaborati dell'ufficio tecnico.
In particolare l'archivio storico del comune è caratterizzato da due grandi partizioni, corrispondenti a nuclei di documentazione distinti tra loro per tipologia di ordinamento e costituenti altrettante sezioni d'archivio, cos" definibili:
- sezione anteriore al 1870,
- sezione posteriore al 1870.
Queste sezioni individuano chiaramente delle cesure nella documentazione dell'archivio, causate da interventi di riordinamento ovvero da mutamenti del quadro normativo.
Infatti l'archivio comunale di Castiglione delle Stiviere ha subito un intervento presumibilmente negli anni ottanta dell'ottocento, che ha comportato un riordinamento della documentazione in base a sistemi di classificazione per materia, che, applicati retroattivamente, hanno comportato l'estrapolazione dei documenti dalle loro serie originarie e la rifusione degli stessi in nuovi fascicoli. Il titolario introdotto in questo ordinamento ottocentesco è stato usato nell'archiviazione degli atti comunali di Castiglione delle Stiviere sino al 1945, recependo solo dopo tale anno le indicazioni della predetta circolare ministeriale, che prevede il titolario per la classificaione degli atti degli archivi comunali.
Tuttavia attualmente la documentazione prodotta dal 1871 risulta riordinata ed inventariata secondo la predetta circolare del 1897, in seguito forse ad un intervento attuato in esecuzione dell'articolo 20, 2° comma, della legge 22 dicembre 1939, n. 2.006, che stabilisce che si "debbono istituire separate sezioni di archivio per atti anteriori al 1870" 3).

1) Questi archivi, fondamentali per la ricostruzione della storia assistenziale e sociale del comune di Castiglione delle Stiviere, non sono ordinati e tanto meno corredati da strumenti di corredo (inventari, elenchi di consistenza, ecc.). La consistenza degli archivi individuati è costituita da bb. 96 per l'Ente comunale di assistenza (E.C.A.), bb. 76 per gli Istituti riuniti di assistenza minorile, bb. 59 per l'Asilo infantile-istituto Ferretti-Pilotti, bb. 73 per il Giudice conciliatore. Tranne che per l'Ente comunale di assistenza, tali archivi non sono citati in "Notizie sugli archivi dei Comuni e dei cessati E.C.A. della Lombardia, I. Provincia di Mantova", Milano, 1982, dove si fa riferimento all'archivio della Congragazione di Carità, conservato presso l'Ospedale civile San Pellegrino; cfr. Bertololotti A., "I comuni e le parrocchie della provincia mantovana. Cenni archivistici, archeologici, storici, artistici, biografici e bibliografici raccolti dal 1881 al 1892 ..", Mantova, stab. tip. G. Mondov", 1893, il quale riferisce che l'archivio della Congregazione di Carità - Istituto Limosiniere era costituito da "mazzi 240 di carte 50 in media ordinati in undici titoli", con documentazione dal 1720, mentre quello del Monte di Pietà era formato da "mazzi 10 di fogli 15 in media, ordinati in cinque titoli", con documentazione dal 1800, ed infine quello dell'Ospedale Civile era composto da "mazzi 230 di carte 15 in media ordinati in undici titoli", con documentazione dal 1622.

2) Questi dati risalgono al novembre 1993, redatti in occasione del sopralluogo dell'archivio del Comune di Castiglione delle Stiviere, allora ubicato parte nel palazzo municipale e parte nella biblioteca comunale, effettuato per la definizione del progetto di intervento ed inventariazione dell'archivio.

3) Vedi la legge 22 dicembre 1939, n. 2.006, articolo 20, 2° comma. Cfr. Bertololotti A., "I comuni e le parrocchie della provincia mantovana. Cenni archivistici, archeologici, storici, artistici, biografici e bibliografici raccolti dal 1881 al 1892 ..", Mantova, stab. tip. G. Mondovì, 1893, il quale sosiene che "l'archivio del comune si divide in 76 titoli, compreso quello del giudice conciliatore, in tutto sono tra buste, mazzi e registri 1033, che in media contano per ciascuno carte 200".

Storia archivistica: Le prime notizie rinvenute relative all'archivio della comunità di Castiglione delle Stiviere sono contenute negli ordini del 1615, all'articolo 25 1), dove si stabilisce che "detta comunità dovrà avere un archivio con tre chiavi consegnate ai tre ragionati, cioè una per uno, nel quale si terrà le scritture di detta comunità, in particolare l'autentico di questi nostri ordini e privilegi da concessi; un libro dell'estimo di tutti li beni stabili, che ciascun capo di casa come forestiere possede, nel qual libro siano descritti nominatamente tutti li capi di casa col loro avere, i pupilli, le donne e i mentecati, che sono padroni del suo. Un libro ove scrivano ogni principio d'anno, come saranno state affittate l'entrate loro questo anno, con le spese ordinarie e straordinarie, che si saranno fatte, de quante entrate e spese di farà un sommario e si metterà sopra una tavoletta nella stanza del consiglio, affinchè ogni volta si farà consiglio, ogni uno la possa vedere ed essaminare, come gli offitiali ammistrino le entrate dell comune. Un libro con le bocche forestiere ed un altro, nel quale siano descritti con nomi particolari tutti i termini, che circondano il territorio e con chi confinano e quante pertiche sono distanti l'uno dall'altro, misurandoli diligentemente". Oltre a queste disposizioni, sempre negli ordini del 1615, all'articolo 38,veniva stabilito che il podestà di Castiglione delle Stiviere doveva "tener in filza tutte le lettere che gli verranno scritte, con la risposta, che gli darà ad esse, continenti cosa che tocchi il nostro stato o la comunità", con l'obbligo di consegnarle all'archivio comunitativo alla scadenza del suo mandato. Da queste disposizioni si evince chi doveva custodire l'archivio (i tre ragionati) e le serie documentarie più importanti dell'archivio (ordini e privilegi; libri dell'estimo; libri delle affittanze; libri delle entrate e delle spese; libri delle "bocche forestiere"; libri dei confini del territorio comunale; filze del carteggio prodotto dal podestà).
Altre notizie sull'archivio della comunità di Castiglione delle Stiviere sono contenute nelle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimento di Mantova degli anni settanta del '700, da cui si apprende che "il consiglio tiene un archivio e stanza pubblica dove si conservano le scritture" e che "li reggenti sono destinati alla cura di esse scritture senza alcun emolumento" 2).
In seguito, presumibilmente negli anni '80 dell'Ottocento, l'archivio comunale di Castiglione delle Stiviere ha subito un intervento ad opera dell'archivista L. Gritti 3), che ha comportato un riordinamento della documentazione in base a sistemi di classificazione per materia, secondo un titolario che si rifà alle indicazioni contenute nel manuale di Lorenzo Bellini, intitolato "Della tenuta del protocollo e dell'archivio negli uffici comunali", del 1878 4). Il materiale documentario dell'archivio veniva diviso in quattro grandi partizioni (dominazione Gonzaga e austriaca; dominazione francese; dominazione austriaca; regno d'Italia), ed era articolato in 24 titoli, divisi a loro volta in articoli, suddivisioni e fascicoli.
La nuova organizzazione dell'archivio comunale di Castiglione delle Stiviere è documentata da un inventario del 1907 5), redatto su istanza del direttore del regio archivio di Stato di Mantova, Alessandro Luzio. In esso si riporta che l'archivio del comune di Castiglione delle Stiviere era stato istituito dal 1506 e che "gran parte dei documenti anteriori alla dominazione austriaca (1814) e specialmente prima del 1796, vennero sottratti o distrutti nell'avvicendarsi delle varie dominazioni e delle non poche manomissioni militari cui questo comune fu fatto bersaglio. Nel 1313 secondo il Volta, o nel 1317 secondo il Malvezzi, il paese venne distrutto quasi per intero: nel 1453 venne saccheggiato ad opera della banda di Giacomo Piccinino. Durante l'occupazione spagnola, unitamente alla casa comunale, abbruciavasi gli archivi nei quali certo dovevano ritrovarsi i documenti riguardanti la storia di Castiglione".
L'archivio, era in consegna al "1° applicato municipale", era custodito in "due locali al primo piano del palazzo comunale, collegati con altri fabbricati", la cui "condizione rispetto alla sicurezza, custodia e umidità è buona". Si precisava inoltre che "il fabbricato è assicurato per danni derivati da incendio" e che "nessun provvedimento speciale venne adottato per garantire l'archivio da eventuali casi d'incendio". La documentazione era collocata "parte in armadi chiusi e parte in scaffali", mentre "gli atti sono raccolti in buste, senza copertura in tela. I bilanci, i conti consuntivi, le liste di leva, i registri anagrafici e dello stato civile, nonchè i volumi delle leggi sono raccolti per epoche e conservati nelle serie cui appartengono". Seguivano ancora informazioni sull'organizzazione della documentazione, specificando che "gli atti di questo archivio sono coordinati e divisi per serie. La serie A comprende gli atti fino al 1796. La serie B comprende gli atti dal 1796 al 1814. La serie C comprende gli atti dal 1814 al 1859. La serie D comprende gli atti dal 1859 al 1900. Le prime tre serie sono completate coi rispettivi rubricari o repertori, divisi in due parti, per titoli e per indice alfabetico, onde facilitare la ricerca degli atti. La serie D è in corso di Ultimazione", ed indicando per ciascuna serie i "volumi o documenti preziosi per interesse storico o per miniature e pitture".
L'inventario del 1907 si chiudeva con un quadro riassuntivo della consistenza dell'archivio:
La serie "A) Dominazione Gonzaga ed Austriaca dal 1506 al 1796" era costituita da 29 buste, con 1.027 fascicoli e 2834 atti.
La serie "B) Dominazione Francese dal 1796 al 1814" era formata da 28 volumi e 70 buste, con 1.450 fascicoli e 10.140 atti.
La serie "C) Dominazione Austriaca dal 1814 al 1859" era composta da 96 volumi e 157 buste, con 2.646 fascicoli, 12 registri e 30.939 atti.
Infine la serie "D) Regno Italico dal 1859 al 1900" metteva insieme 213 volumi e 279 buste, con 2.432 fascicoli, 169 registri e 53.748 atti.
Negli anni '50 del 900, vi è stato il riordino della documentazione dalle origini sino al 1950 e la redazione di un inventario sommario, attualmente non disponibile 6), in cui la documentazione era distinta in cinque periodi:
- dominazione Gonzaga e austriaca (1506-1796);
- dominazione francese (1796-1814);
- dominazione austriaca (1815-1859);
- atti 1860-1939;
- atti 1940-1949.
A questo sono seguiti altri interventi, che hanno prodotto gli inventari attualmente disponibili, uno del 1967, dal titolo "Inventario dell'archivio comunale", relativo al periodo1506-1965 7), un altro nel 1974, intitolato Archivio Storico, secc. XVI-XIX 8), redatto dal dott. Roberto Navarrini, e relativo alla documentazione del periodo 1506-1868, ed un altro ancora, intitolato Inventario dell'archivio comunale 1966-1977" 9), redatto verso la fine degli anni '70, che ha interessato la documentazione prodotta dal 1966 al 1977, riportando in modo sintetico, l'indicazione della segnatura archivistica, degli estremi cronologici e dell'oggetto.
Le descrizioni di questi inventari riguardano solamente la serie "atti e carteggio". Non viene segnalato il materiale contabile presente nell'archivio, come peraltro la documentazione relativa alle "serie particolari" (carte relative al servizio elettorale, gli atti relativi ai "militari", i documenti dello stato civile e dell'anagrafe, i fascicoli delle spedalità, gli atti dei servizi sociali, gli elaborati dell'ufficio tecnico, ecc.). Solo l'Inventario dell'archivio comunale 1966-1977" richiama la presenza delle serie documentarie delle licenze di commercio, dei contratti per appalti e forniture, dei regolamenti comunali, dei registri delle deliberazioni della Giunta Municipale e del Consiglio Comunale, dei fascicoli del personale, dei registri della contabilità, delle licenze edilizie, dei registri dell'Ufficio dell'Anagrafe e Stato Civile.
Questi inventari nulla dicono circa la riclassificazione della documentazione posteriore al 1870 10), avvenuta forse negli anni '50 del '900, che ha comportato l'introduzione del titolario ministeriale del 1897 11), riclassificando la documentazione già ordinata secondo il titolario contenuto nel manuale di Lorenzo Bellini 12), peraltro usato nell'archiviazione degli atti comunali di Castiglione delle Stiviere sino al 1945, avendo recepito le indicazioni della circolare ministeriale solo dopo tale anno.

L'archivio storico del Comune di Castiglione delle Stiviere, come in precedenza accennato, ha subito nel corso del tempo vari interventi che ne hanno sconvolto l'ordinamento originario, distinguendo la documentazione in due sezioni, una anteriore al 1870, organizzata a sua volta in più "serie", articolate secondo il titolario introdotto negli anni ottanta dell'ottocento, l'altra posteriore al 1870, organizzata secondo le quindici categorie stabilite dalla circolare ministeriale del 1897, n. 17100/2.
In particolare la documentazione della sezione anteriore al 1870, oggetto del presente intervento, ha subito un intervento, presumibilmente negli anni '80 dell'ottocento, che ha comportato un riordinamento della documentazione in base a sistemi di classificazione per materia, che, applicati retroattivamente, hanno comportato l'estrapolazione dei documenti dalle loro serie originarie e la rifusione degli stessi in nuovi fascicoli. L'applicazione di tale sistema di ordinamento, elaborato nella seconda metà del settecento ed applicato a lungo nel secolo XIX, anche quando era già stato eleborato il criterio del metodo storico, comportava che tutte le carte dell'archivio fossero disposte secondo la "materia" trattata, sulla base di un quadro di classificazione astratto formato dall'archivista, senza riguardo alla provenienza dei documenti, sconvolgendo quindi l'assetto originario della documentazione, di cui sono rimaste esigue tracce.
Il materiale documentario dell'archivio è stato diviso in quattro grandi partizioni (dominazione Gonzaga e austriaca, dominazione francese, dominazione austriaca, regno d'Italia), ognuna delle quali articolata in 24 titoli (I. affari generali, II. anagrafe, III. beneficenza, IV. catasto, V. commercio-agricoltura-industria, VI. consiglio comunale e giunta, VII. contabilità-imposte e tasse, VIII. culto, IX. elezioni, X. finanza, XI. funzionari pubblici, XII. gestione patrimoniale, XIII. giudiziario, XIV. governo, XV. impiegati comunali, XVI. istruzione pubblica, XVII. lavori pubblici, XVIII. militari, XIX. milizia comunale, XX. miscellanea, XXI. sanità-annona, XXII. sicurezza pubblica, XXIII. ufficio stato civile, XXIV. ufficio del conciliatore), divisi a loro volta in articoli, suddivisioni e fascicoli. Ogni fascicolo riporta sulla coperta l'indice di classificazione (titolo, articolo, suddivisione, fascicolo), il numero progressivo degli atti, un cenno dell'atto, l'anno e il numero di protocollo. Qualora vi siano più fascicoli con lo stesso indice di classificazione, essi sono rilegati con una stringa di carta, sulla quale sono riportati l'arco cronologico, il titolo, l'articolo e il numero dei fascicoli in essa contenuti. Sugli atti del fascicolo, posti in ordine cronologico, è riportata la segnatura archivistica con un timbro o con un segno a mano.
Oltre allo scompaginamento dell'assetto originario dell'archivio del comune, il riordinamento ottocentesco ha comportato una commistione del materiale documentario di pertinenza della comunità con quello prodotto da altri enti come quello per esempio del giudice conciliatore, la cui ducumentazione è confluita nell'articolo XXIV.

L'intervento del 1967, a seguito del quale è stato redatto l'"Inventario dell'archivio comunale" (1506-1965), ha mantenuto la distinzione della la documentazione più antica fra "archivio dominazione Gonzaga e austriaca, 1506-1797", raccolta nelle prime 12 buste, e "dominazione francese, 1796-1813", condizionata nelle seguenti 53 buste, organizzate ciascuna nei 24 titoli del titolario ottocentesco. La descrizione inventariale riporta l'indicazione del faldone, in numero romano, del titolo e dell'articolo, in numero arabo, e dell'oggetto, che consiste nella trascrizione del "titolo".
La documentazione relativa alla "dominazione austriaca 1814-1859", risulta divisa in due segmenti, descritti in modo autonomo. Infatti parte è stata inventariata secondo il precedente modulo (faldone, in numero romano, titolo e articolo, in numero arabo, e oggetto) e riguarda le carte relative ai primi 13 titoli dello schema introdotto con l'ordinamento ottocetesco (I. affari generali, II. anagrafe, III. beneficenza, IV. catasto, V. commercio-agricoltura-industria, VI. consiglio comunale e giunta, VII. contabilità-imposte e tasse, VIII. culto, IX. elezioni, X. finanza, XI. funzionari pubblici, XII. gestione patrimoniale, XIII. giudiziario) ed è contenuta in 31 buste. L'altra parte della documentazione relativa alla "dominazione austriaca 1814-1859", condizionata in 56 buste, è organizzata con una nuova numerazione, ed è descritta riportando l'indicazione del numero del faldone, in numero arabo, del titolo, dell'articolo, dell'oggetto e degli estremi cronologici, e riguarda le carte relative ai successivi 10 titoli dello schema dell'ordinamento ottocetesco (XIV. governo, XV. impiegati comunali, XVI. istruzione pubblica, XVII. lavori pubblici, XVIII. militari, XIX. milizia comunale, XX. miscellanea, XXI. sanità-annona, XXII. sicurezza pubblica, XXIII. ufficio stato civile).
La documentazione posteriore al 1859, già riclassificata e fascicolata per materia, appare ricondizionata secondo le 15 categorie ministeriali del 1897, attribuendo nuove classifiche ai fascicoli, ed è descritta in modo sintetico, con l'indicazione della segnatura archivistica, degli estremi cronologici e dell'oggetto.

L'intervento del 1974 a cura del dott. Roberto Navarrini, che ha prodotto l'inventario intitolato Archivio Storico, secc. XVI-XIX, ha riguardato solo la documentazione più antica, relativa al periodo 1506-1868, già descritta nel precedente inventario del 1967, ed ivi evidenziata con la numerazione dei faldoni in numero romano.
La descrizione inventariale, preceduta da una introduzione storica e metodologica, ripropone la divisione in quattro grandi partizioni della documentazione ("periodo dominazione gonzaghesca e austriaca sino al 1796", "periodo della dominazione francese 1796-1815", "periodo della dominazione austriaca 1815-1859", "periodo del regno d'Italia 1859-1868, dipendenza amministrativa dalla provincia di Brescia"), e riporta la segnatura archivistica, l'indicazione cronologica e l'oggetto delle unità archivistiche, costituite ex novo, riunendo i fascicoli aventi lo stesso titolo e articolo del titolario ottocentesco.
Relativamente al periodo 1815-1859, l'inventario riporta la descrizione del materiale documentario inerente ai primi 14 titoli del titolario ottocentesco (I. affari generali, II. anagrafe, III. beneficenza, IV. catasto, V. commercio-agricoltura-industria, VI. consiglio comunale e giunta, VII. contabilità-imposte e tasse, VIII. culto, IX. elezioni, X. finanza, XI. funzionari pubblici, XII. gestione patrimoniale, XIII. giudiziario, XIV. governo), tralasciando quello classificato nei successivi 10 titoli, riproponendo la cesura già evidenziata nel precedente inventario del 1967.

Se l'intervento ottocentesco sulla documentazione ha precluso in modo definitivo la possibilità di una restaurazione dell'ordine iniziale, secondo cui l'archivio aveva avuto origine e si era formato, i sucessivi ripetuti interventi novecenteschi sulla sezione anteriore al 1870 dell'archivio storico del comune di Castiglione delle Stiviere non hanno che sostanzialmente riproposto la struttura data nel riordino ottocentesco 13), ripristinandone però solo parzialmente il complesso quadro classificatorio. Anche il presente intervento di riordino si è indirizzato alla ricostruzione del sistema di archiviazione quale si è storicamente determinato e che emerge peraltro in modo definito nell'inventario del 1907 14), mirando alla comprensione dei criteri e delle modalità operative seguite dal riordinatore ottocentesco ed evidenziando la struttura che governa l'articolazione del titolario ottocentesco, tratto dal manuale di Lorenzo Bellini, intitolato Della tenuta del protocollo e dell'archivio negli uffici comunali 15). Tuttavia all'identificazione della struttura complessiva dell'archivio, che è la base essenziale per poter compiere le operazioni di riordino materiale delle carte, individuata nonostante il ricondizionamento dei fascicoli ottocenteschi in nuove unità archivistice, attuato nel riordino del 1974 e limitato alla riunione dei fascicoli aventi lo stesso titolo e articolo in nuove unità, non sono stati eseguiti spostamenti materiali delle unità archivistiche, per mantenere traccia degli interventi di riordino sull'archivio e non variare ancora una volta un ordine stabilitosi nel tempo, limitando l'intervento alla segnalazione nell'inventario di eventuali incongruità con lo schema classificatorio.
Ricostruito l'ordine dei diversi "titoli" e "articoli" in cui è divisa la documentazione, talvolta i singoli fascicoli non sono posti secondo lo stretto ordine stabilito dal titolario di classificazione, avendo mantenuto l'ordine assegnatogli nel corso del riordino del 1974 e descritto nell'inventario "Archivio storico. secc. XVI-XIX", quando furono ricondizionati in nuove unità archivistiche, ovvero avendo conservato la sistemazione in cui sono stati rinvenuti durante l'attuale riordino, avendo cura sia di non cancellare le tracce lasciate sull'archivio nel corso del tempo, sia di dare sufficenti indicazioni inventariali per eseguire una eventuale ricostruzione "sulla carta" di tutte le sue articolazioni classificatorie.

Praticamente il lavoro di riordino ed inventariazione sulla sezione anteriore al 1870 dell'archivio storico del comune di Castiglione delle Stiviere è stato suddiviso ed articolato in diverse fasi, quali la schedatura, l'ordinamento e l'inventariazione 16).
Ad uno studio preliminare sulle condizioni generali della documentazione e ad una analisi estrinseca delle sue caratteristiche, è seguito l'inizio della schedatura delle singole unità archivistiche, rappresentate dai singoli "fascicoli" del quadro classificario, che ha comportato la compilazione di 5.609 schede e ha consentito di ricostruire ed identificare la struttura d'insieme dell'archivio e le sue articolazioni interne quali gli sono state assegnate nel riordinamento per materia attuato presumibilmente negli anni '80 dell'ottocento dall'archivista L. Gritti.

1) Vedi Ordini di Francesco Gonzaga del 1615, AS Mi, Feudi imperiali, b. 119.
2) Vedi le risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimento, in AS Comune Castiglione delle Stiviere, Risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimento, b. 2, 61.
3) Tutti i fascicoli dell'AS Comune Castiglione delle Stiviere sono sottoscritti o siglati dall'archivista L. Gritti.
4) Bellini L., Della tenuta del protocollo e dell'archivio negli uffici comunali", Verona, Stabilimento tipografico G. Vianini, 1878.
5) AS Comune Castiglione delle Stiviere, Inventario dell'archivio comunale, 15 agosto 1907, b. 64, 2.
6) Vedi Notizie sugli archivi dei Comuni e dei cessati E.C.A. della Lombardia, I. Provincia di Mantova, Milano, 1982, pp. 20-21.
7) Vedi AS Comune di Castiglione delle Stiviere. Inventario dell'archivio comunale 1966-1977, I, 2, 1, Inventario dell'archivio comunale dall'anno 1506 al 1965, b. 298. Vedi l'inventario dell'archivio comunale (1506-1965), [Castiglione delle Stiviere], 1967, dattiloscritto, conservato presso l'Archivio storico del Comune di Castiglione delle Stiviere.
8) Vedi Vedi AS Comune di Castiglione delle Stiviere. Inventario dell'archivio comunale 1966-1977, I, 2, 4, Riordino dell'archivio comunale, b. 416. Vedi l'inventario Comune di Castiglione delle Stiviere. Archivio Storico, secc. XVI-XIX, a cura di Roberto Navarrini, Mantova, 1974, dattiloscritto, conservato presso l'Archivio storico del Comune di Castiglione delle Stiviere.
9) Vedi Comune di Castiglione delle Stiviere. Inventario dell'archivio comunale. 1966-1977, [Castiglione delle Stiviere], [post 1977], dattiloscritto, conservato presso l'Archivio storico del Comune di Castiglione delle Stiviere.
10) Attualmente la documentazione prodotta dopo il 1870 risulta ordinata ed inventariata secondo le Istruzioni della Circolare ministeriale n. 17100/2 del 1897, risultato forse di un intervento attuato in esecuzione dell'articolo 20, 2° comma, della legge 22 dicembre 1939, n. 2.006, che stabilisce che si "debbono istituire separate sezioni di archivio per atti anteriori al 1870".
11) Vedi le Istruzioni per la tenuta del protocollo e dell'archivio per gli uffici comunali della Circolare del Ministro dell'Interno n. 17100/2 del 1 marzo 1897.
12) Vedi Lorenzo Bellini,Della tenuta del protocollo e dell'archivio negli uffici comunali", Verona,1878.
13) Vedi Navarrini R. (a cura di), Archivio Storico, secc. XVI-XIX, Mantova, 1974, dattiloscritto, conservato presso l'Archivio storico del Comune di Castiglione delle Stiviere, pag. III, che dice: "nell'attuale riordino si è dovuto seguire la precedente intitolazione, correggendo dove è stato possibile per ristrutturare, anche se in modo lacunoso gli uffici dell'amministrazione comunale".
14) AS Comune Castiglione delle Stiviere, Archivio storico del Comune di Castiglione delle Siviere. Inventario della sezione anteriore al 1870, 15 agosto 1907, b. 64, 2.
15) Vedi Bellini L., Della tenuta del protocollo e dell'archivio negli uffici comunali, Verona, Stabilimento Tipo Litografico G. Vianini, 1878.
16) L'intervento sull'archivio del comune di Castiglione delle Stiviere è stato impostato e condotto sull'indirizzo della Guida operativa per l'ordinamento e l'inventariazione degli archivi storici di enti locali, Milano, Regione Lombardia, 1992; per la redazione del presente inventario è stato usato il software Sesamo, parte integrante del Progetto sesamo, Archivi storici in Lombardia, messo a disposizione gratuitamente dalla Regione Lombardia.

Bibliografia:
- AGOSTINI, Dalle origini. = Agostini Agostino, Dalle origini fino alla dominazione dei Gonzaga, Tip. L. Bigotti, 1892.
- ARRIGHI, Storia. = Arrighi Bartolomeo, Storia di Castiglione delle Stiviere sotto il dominio dei Gonzaga, Tip. Negretti, 1853.
- Castiglione 1796 = La battaglia di Castiglione del 5 agosto 1796, l'amministrazione napoleonica dell'Alto mantovano (1796-1799) : atti del convegno di studi teatro sociale di Castiglione delle Stiviere 19 ottobre 1996, Associazione turistica delle colline moreniche mantovane del Garda - 1997.
- GOSETTI, Castiglione. = Gosetti Francesca, Castiglione delle Stiviere : lo sviluppo urbano del centro storico dalle origini al Principato, (s.n.), 1991.
- MAROCCHI, I Gonzaga. = Marocchi Massimo, I Gonzaga di Castiglione delle Stiviere: vicende pubbliche e private del casato di San Luigi, s.n., 1990.
- ONDEI, Storia. = Ondei Emilio, Storia di Castiglione delle Stiviere, un feudo imperiale: la patria di S. Luigi Gonzaga, Queriniana, 1968.

Compilatori
Gianfranco Cobelli
Rita Venturini

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