Carteggio ed atti (1404 - 1928)
serie | livello: 3
Produttore fondo: Castel Goffredo, Comune di Castel Goffredo (sec. XIV - )
Contenuto: La terza serie della sezione dell'archivio storico del comune di Castel Goffredo, anteriore al 1870, è costituita dal carteggio e da atti contenuti in 251 buste e coprono un arco cronologico che si estende dal 1404 al 1870, con seguiti al 1928. La documentazione è distinta in titoli ed articoli secondo il quadro di classificazione, applicato retroattivamente su tutto il materiale documentario, introdotto da Lorenzo Bellini nel 1870, di cui si sono individuati i seguenti ventitre titoli 1):
I. Acque - Strade
II. Amministrazione comunale
III. Beneficenza
IV. Beni comunali
V. Boschi e miniere
VI. Commercio
VII. Censo
VIII. Consigli comunali
IX. Culto
X. Diplomazia ed araldica
XI. Elezioni
XII. Finanze
XIII. Giustizia, giudiziario
XIV - manca
XV. Istruzione pubblica
XVI. Leggi e pubblicazioni
XVII. Militari
XVIII. Oggetti vari
XIX Popolazione
XX. Carabinieri reali
XXI. Sanità ed annona
XXII. Sicurezza pubblica
XXIII. Giudice conciliatore
XXIV. Ufficio municipale.
Ogni titolo, identificato da un numero romano, è diviso in articoli, contraddistinti da un numero arabo, sottopartiti a loro volta in ulteriori "suddivisioni", contrassegnate con una lettera alfabetica. Si rilevano altresì alcune costanti. Il primo articolo di ogni titolo, denominato "Leggi e normali", raccoglie le disposizioni generali che devono servire per la trattazione degli affari concernenti quel titolo. Ugualmente in ogni titolo compare l'articolo "Oggetti vari", in cui sono confluite le carte che non trovano collocazione in altre partizioni. Si nota inoltre che qualora un titolo abbia una estensione cronologica dall'antico regime all'Unità d'Italia, le carte sono talvolta distinte a seconda dei diversi governi succedutisi in seguito alla rivoluzione francese ("francesi", "austriaci", "repubblica francese" o "repubblica italiana", "regno italico" o "regno d'Italia", "governo austriaco", "governo italiano") 2).
Uniforme risulta anche il metodo di condizionamento della documentazione contenuta nelle buste e nei fascicoli.Ogni titolo è ordinato in modo sequenziale ed è contenuto in almeno una busta, sul dorso della quale sono sempre indicati titolo ed articolo degli atti in essa contenuti. Diversamente gli articoli non sempre sono posti secondo uno stretto ordine sequenziale all'interno di ogni titolo (in genere sono raccolti in una busta i fascicoli relativi ad articoli con poco materiale).
Ogni fascicolo è inserito in una camicia, sulla quale è trascritto:
a) il numero e la denominazione del titolo,
b) il numero e la denominazione dell'articolo,
c) la lettera e la denominazione della eventuale suddivisione,
d) il numero del fascicolo attribuito all'interno dell'articolo,
e) l'oggetto del fascicolo,
f) talvolta i numeri del protocollo, in ordine progressivo, anno per anno, e i corrispondenti oggetti degli affari a cui l'atto si riferisce, in modo da poter ripercorrere la formazione del fascicolo 3).
La tipologia della documentazione è estremamente eterogenea, prodotta nel corso degli anni da una molteplicità di autorità ed enti, sia centrali che periferici, distinta in fascicoli costituiti per materia, in cui sono confluiti, oltre a materiale documentario sciolto, anche unità archivistiche originarie, o spezzoni di esse, rappresentate talvolta da registri, filze, pratiche, ecc. 4).
1) Cfr. Bertololotti A., "I comuni e le parrocchie della provincia mantovana. Cenni archivistici, archeologici, storici, artistici, biografici e bibliografici raccolti dal 1881 al 1892", Mantova, tip. G. Mondov", 1893, p. 41, in cui si afferma che "questo archivio fu ordinato nel 1870 in 35 titoli". Circa la ricostruzione del titolario usato nel riordinamento dell'archivio del comune di Castel Goffredo attuato da Lorenzo Bellini nel 1870, vedi: Appendice I.
2) Cfr. Bellini L.," Della tenuta del protocollo e dell'archivio negli uffici comunali", Verona, stab. tipo-litografico G. Vianini, 1878, p. 25, in cui, nelle "norme per la protocollazione ed archiviazione degli atti municipali", all'articolo 51 si afferma che "nel caso di riordinamento, l'archivio comunale può venire diviso in cinque grandi periodi, ad esempio così denominati:
A) Epoca anteriore alla invasione francese,
B) Epoca repubblicana,
C) Regno italico,
D) Dominazione austriaca,
E) Regno d'Italia".
Cfr. anche Bellini L., "Rubricario e relative discipline per la tenuta dell'archivio municipale ordinato negli anni 1886-1889", Mantova, 1889, all'art. 7 delle "norme e discipline per la tenuta del protocollo e dell'archivio municipale", p. 10. Cfr. infine le disposizioni sui doveri di sindaci, segretari ed amministratori per la regolare tenuta degli archivi comunali, riportate nella "Rivista amministrativa del regno", Torino, tip. Roux e Favalle, anno IX, 1860, pp. 277-283, in uso presso l'amministrazione comunale di Castel Goffredo.
3) Cfr. Bellini L.," Della tenuta del protocollo e dell'archivio negli uffici comunali", Verona, stab. tipo-litografico G. Vianini, 1878, p. 23, in cui, nelle "norme per la protocollazione ed archiviazione degli atti municipali", all'articolo 32 si afferma che "ogni incartamento, come pure ogni primo atto di una nuova posizione, va incluso in una sopracoperta d'archivio [...] sulla quale si trascrive la classificazione consistente nelle indicazioni:
A) del Titolo generico col numero e la denominazione di esso,
B) dell'Articolo, suo numero e sua denominazione,
C) della suddivisione, quando sia il caso di distinguerlo,
D) del numero del Fascicolo,
E) dell'oggetto od argomento della posizione,
F) dei numeri del Protocollo generale, in ordine progressivo, anno per anno, onde sono contrassegnati tutti gli atti che compongono o che mano mano comporranno la posizione contenuta nell'incartamento".
4) Vedi descrizione della sezione anteriore al 1870.
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/archivi/complessi-archivistici/MIBA003292/