"IX. Culto". (1515 - 1898)

sottoserie | livello: 4

Produttore fondo: Castel Goffredo, Comune di Castel Goffredo (sec. XIV - )

Contenuto: Il titolo "IX. CULTO" è costituito da 17 fascicoli, condizionati in 5 buste 1), copre un arco cronologico che si estende dal 1515 al 1898 e si divide nei seguenti articoli:

1. Leggi e normali

2. Benefici ecclesiastici

a) Legato Beffa-Negrini

3. Annue prestazioni per feste, congrue, legati, decime, ecc.

a) Feste votive del Santissimo Crocefisso e San Luigi

b) Legato Don Isaia Vitali

5. Confraternite

a) Confraternita del Santissimo Sacramento

7. Elezione di parrochi e capellani. Vacanze di parrocchie

8. Fabbricerie

9. Feste ecclesiastiche

11. Giurisdizione ecclesiastica

13. Predicazioni, missioni, ecc. Predicatori

14. Rendiconti della fabbriceria

15. Spese per ristauri a chiese, ecc. Fabbrica della chiesa parrocchiale

17. Vescovi, diocesani, mense, ecc.

18. Oggetti vari.

Gli articoli 2°, 3° e 5° a loro volta presentano ulteriori "suddivisioni", contrassegnate da lettere alfabetiche. All'interno di alcuni articoli, i fascicoli sono costituiti secondo le periodizzazioni istituzionali succedutesi negli anni 2). Si riscontra altresì un esempio settecentesco di archiviazione degli atti, riuniti in "filza", numerati in ordine cronologico e descritti in un elenco anteposto alla documentazione 3). Infine il materiale documentario degli aricoli 3° e 9° è in connessione con gli atti descritti nell'"inventario dell'archivio di Castel Goffredo, parte I, archivio antico", b. 5, ivi classificati nel "titolo V. Culto", resi nell'oggetto come "carteggio vario relativo alle feste ecclesiastiche (1871-1883)".

Il complesso della documentazione, anche se lacunosa, permette di cogliere la relazione esistente fra l'organizzazione della Chiesa e la comunità di Castel Goffredo nei secoli XVI-XIX, evidenziando le influenze e i condizionamenti che le due strutture esercitano reciprocamente sugli orientamenti religiosi, la predicazione, la propaganda, gli indirizzi della pietà e della devozione.

Infatti l'istituzione civile e quella ecclesistica sono correlate nella gestione di alcuni momenti della vita religiosa e al tempo stesso sono strumenti attraverso i quali rifluisce la domanda religiosa.

Il cambiamento nella sensibilità religiosa, legato al dibattito su nuove teorie ecclesiologiche, comporta rinnovati criteri di razionalizzazione dell'organismo ecclesiastico, coincidenti peraltro con le coeve riforme amministrative degli apparati civili delle comunità. L'affermazione del giurisdizionalismo nel corso del sec. XVIII, attraverso il quale si ha una progressiva estensione della competenza del potere civile su materie di pertinenza ecclesiastica, provoca infatti, oltre al dominio indiretto sui beni ecclesiastici, con la conseguenza di poterli assoggettare a imposizione fiscale, al godimento temporaneo dei frutti ovvero al loro incameramento, anche la possibilità di controllo sulle nomine ecclesistiche , che vengono sottoposte al beneplacito del sovrano attraverso istituti quali il "placet" e l'"exequatur", quando non viene esercitato il diritto di nomina o di designazione dirette.

Questo promuove in ambito locale una accentuazione del ruolo della parrocchia, che disciplina le attività religiose in una struttura razionale e funzionale, ala quale viene assegnata un determinato numero di fedeli e quindi una adeguata e stabile base economica, eliminando progressivamente forme associative come le confraternite, contrastanti con il suo indirizzo unitario.

Note:

1) Vedi Bertolotti A.," I Comuni e le parrocchie della provincia mantovana. Cenni archivistici, archeologici, storici, artistici, biografici e bibliografici raccolti dal 1881 al 1892", Mantova, tip. G. Mondov", 1893, p. 41, in cui si sostiene che il titolo culto é formato da 5 buste, con documentazione prodotta tra il 1500 e il 1866.

2) Vedi introduzione alla seie 1.1.3, Carteggio ed atti.

3) Vedi Cfr. "Repertorium scripturarum archivii secreti magnificae comunitatis Castri Gufredi ... Nella scanzia delle filze, alla lettera L", in ASCCG, "XVIII. Oggetti vari. 12. 0ggetti vari", b. 238,1.

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