"XII. Finanze". (1656 - 1870)
sottoserie | livello: 4
Produttore fondo: Castel Goffredo, Comune di Castel Goffredo (sec. XIV - )
Contenuto: Il titolo "XII. Finanze" è costituito da 37 fascicoli, contenuti in 15 buste 1), si estende su un arco cronologico che va dal 1656 al 1870 e si divide nei seguenti articoli, a loro volta sottopartiti in "suddivisioni" 2):
1. Leggi e normali
a) Oggetti vari
b) Oggetti vari
c) Arti e commercio
d) Dazio di consumo, dogane e privativa
e) Esattoria
f) Imposte e tasse diverse
2. Carte da giuoco
3. Contravvenzioni finanziarie
4. Demanio, diritti demaniali in genere, beni demaniali
a) bollo e marche da bollo
b) denuncie per tasse di registro
c) tasse di registro e bollo e altri diritti demaniali
5. Prestiti
a) prestito forzoso lombardo-veneto
7. Esattorie, esattori, tesorieri, pratiche di esigenza, professioni fiscali, premio di esazione, contratto esattoriale, ecc.; esattoria
b) contratto esattoriale
8. Guardia di finanza
10. Monetazione, tariffa di ragguaglio, zecca, carta monetata. Postari e generi di privativa
16. Oggetti vari
17. Imposta sui fabbricati e beni rurali
26. Imposta arti e commercio
41. Tassa sugli stabilimenti di mano-morta
50. Imposte, tasse e contribuzioni diverse; contribuzioni
51. Spese per la commissione consorziale
54. Chiusura ed apertura di esercizi soggetti a dazio di consumo.
La documentazione raccolta in questo titolo è il risultato dell'attuazione del sistema tributario, finalizzato all'imposizione a chi partecipa ad una comunità, di prestazioni obbligatorie in denaro o in natura (consistenti in lavori obbligatori o nella requisizione di beni occorrenti all'autorità pubblica), alla successiva loro esazione ovvero, in caso di morosità, alla applicazione della sanzione.
Se si eccettuano i pochi fascicoli relativi all'antico regime, inerenti al saldo dei conti del massaro della comunità di Castel Goffredo 3), o le disposizioni per l'imposizione e l'esazione di contribuzioni e tasse ordinarie e straordinarie 4), si ha infatti un quadro della normativa riguardante la coazione di alcune imposte, dirette ed indirette, esatte durante l'amministrazione prima austriaca e poi italiana. Infatti accanto alle disposizioni relative all'imposizione ed esazione dell'"imposta arti e commercio" 5) si hanno quelle sull'"imposta sui fabbricati e beni rurali", sulla "tassa sugli stabilimenti di mano-morta" e su altre tasse come l'"imposta sulla ricchezza mobile", la prediale, la personale, ecc.. Vi sono inoltre tasse indirette come il dazio di consumo, distinto in "murato" e "fuorense", i dazi di importazione, esportazione e transito, costituenti il "sistema proibitivo" austriaco, il bollo della carta 6), la tassa di registro, le privative dei sali e dei tabacchi.
Assimilabile ad un'imposizione è anche il "prestito volontario" attivato con la notificazione del 16 aprile 1850, poichè nel caso in cui l'importo preventivato "non fosse entrato in via volontaria, ne sarabbe seguita l'esazione forzata" 7). Verificatasi l'ipotesi del "prestito forzato", la sua imposizione "viene operata sui singoli comuni in ragione non solo della possidenza fondiaria, ma eziandio della ricchezza di capitali e dell'industria, lasciandosi ai comuni medesimi il realizzare, sotto sorveglianza dell'autorità, l'importo ad essi attribuito".
La documentazione di alcune partizioni sopra esposte è in relazione con quella posteriore al 1870, descritta nell'"inventario dell'archivio di Castel Goffredo. parte prima, archivio antico". Infatti vi è connessione tra il materiale documentario dell'articolo "7. Esattorie, esattori, tesorieri, pratiche di esigenza, professioni fiscali, premio di esazione, contratto esattoriale, ecc.; esattoria. b) Contratto esattoriale" e quello descritto in cartella 8, "Servizio esattoriale-Carteggio appalti" (1871-1873), oppure fra tra quello dell'articolo "10. Monetazione, tariffa di ragguaglio, zecca, carta monetata. Postari e generi di privativa" e quello in cartella 9, reso come "dispense oggetti di privativa. Conduzione appalti" (1871-1892). Anzi l'analisi delle segnature archivistiche poste sulle cartelle di questi fascicoli, ha permesso di distinguere con certezza fra articolo "10. Monetazione, tariffa di ragguaglio, zecca, carta monetata", e articolo "12. Postari e generi di privativa", e di individuare un ulteriore articolo del titolo XII, denominato "6. Dispense di oggetti di privativa. Loro conduzione con commessi. Appalti ovvero rivendite di oggetti di privativa". Infine anche la documentazione dell'articolo "41. Tassa sugli stabilimenti di mano-morta" è in relazione con quella della cartella 10, descritta come "carteggio vario relativo alla tassa di mano-morta" (1867-1900).
1) Vedi Bertolotti A.," I Comuni e le parrocchie della provincia mantovana. Cenni archivistici, archeologici, storici, artistici, biografici e bibliografici raccolti dal 1881 al 1892", Mantova, tip. G. Mondov", 1893, p. 41, in cui si sostiene che il titolo finanaza é formato da 38 buste, con documentazione dal 1500 al 1866.
2) Vedi introduzione alla serie 1.1.3 Carteggio ed atti.
3) Vedi introduzione al titolo 1.1.2.3 "Libri delle spese et entrate del comune et huomini di Castelgoffredo".
4) Vedi introduzione al titolo 1.1.2.4 "Libri della scossida dell'entrate et imposte della magnifica comunità di Castelgoffredo".
5) Il contributo arti e commercio, introdotto nel 1806 e riconfermato con alterne vicende dal 1820 (vedi Sandonà A., "Il regno-lombardo-veneto 1814-1859", Milano, Cogliati, 1912, pp. 253 e segg.), riguarda una tassa sulla "qualità dell'esercizio", la cui capacità contributiva viene calcolata "in ragione della rispettiva consistenza ed entità lucrosa" (vedi le circolari attuative della tassa medesima in ASCCG, "XII. Finanze. 26. Imposta arti e commercio", bb. 196-198), secondo una distinzione dei contribuenti in sette classi, a loro volta ripartite in tre gradi, assegnati dalla rappresentanza comunale, che cura quindi anche la formazione dei ruoli (vedi ASCCG, "VI. Commercio. 5. Camera di commercio. a) ruolo e tassa", bb. 156-157).
6) Cfr. ASCCG, XVI. Leggi e pubblicazioni. 3. Decreti, avvisi, notificazioni, regolamenti, proclami, istruzioni generali, circolari interne. "Istruzioni generali". "Sul bollo della carta e delle tasse", b. 207, 2.2.
7) Vedi notificazione del 25 novembre 1850, in ASCCG, "XII. Finanze. "5. Prestiti. a) Prestito forzoso lombardo-veneto", b. 189, 1.
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/archivi/complessi-archivistici/MIBA00330F/