Commissariato governativo per gli alloggi di Vigevano (1944 - 1947)

fondo | livello: 1

Conservatore: Comune di Vigevano. Archivio storico comunale (Vigevano, PV)

Produttore fondoVigevano, Commissariato governativo per gli alloggi di Vigevano (1944 - 1947)

Progetto: Comune di Vigevano: archivi aggregati (2003 - 2005)

Consistenza: bb. 9

Storia archivistica: Prima del presente intervento l'Archivio del Commissariato governativo per gli alloggi nel comune di Vigevano era privo di organizzazione, di mezzi di corredo e di qualsiasi articolazione.
Quando il DL del capo provvisorio dello Stato n. 548 del 30 giugno 1947 prescrisse lo scioglimento dell'ente (avvenuto in data 10 agosto 1947), il Commissariato governativo per gli alloggi di Vigevano cessò le proprie funzioni e tutta la documentazione venne versata all'Archivio del Comune di Vigevano, dopo un riordino sommario del carteggio e delle domande di alloggio.
Il versamento e l'ordinamento della documentazione fu motivato dall'esigenza giuridica ed amministrativa di rispondere ai ricorsi ancora in via di giudizio al momento dello scioglimento dell'ufficio.
L'archivio è stato organizzato in tre partizioni:
- "1 - Disposizioni e corrispondenza", che raccoglie le carte direttive ed ispettive dell'ufficio, la corrispondenza istituzionale ed alcune istanze abitative.
- "2 - Domande e concessioni di alloggio", dove sono collocate le domande di alloggio rivolte al commissario degli alloggi del Comune di Vigevano per la restituzione di appartamenti occupati o l'assegnazione di un domicilio.
- "3 - Requisizioni e derequisizioni", in cui sono conservati i decreti di requisizione del commissario governativo per gli alloggi ed accertamenti che hanno come scopo la requisizione o la derequisizione di un alloggio.
Il fondo ha una consistenza di 9 buste contenenti carteggio, domande di alloggio e qualche registro, per un totale di 79 unità archivistiche.
La descrizione delle unità archivistiche è stata realizzata in maniera dettagliata desumendo dagli atti tutti gli elementi necessari.
La descrizione inventariale ha incontrato due tipologie fondamentali:
a) documentazione raccolta in fascicoli
Questi atti, relativi ad uno specifico oggetto di attività attinente alle competenze del soggetto produttore, si sono presentati già raccolti da una camicia che riportava generalmente un titolo coevo.
Per queste unità sono stati indicati i seguenti elementi:
- titolo (tra virgolette se originale);
- descrizione/contenuto;
- data cronica (nella forma estesa);
- segnatura precedente l'intervento;
- definizione archivistica e supporto;
- classificazione;
- segnatura archivistica.
b) registri e volumi
Nell'archivio questa tipologia rappresenta una parte esigua dell'intera documentazione. Si tratta dei registri delle domande di alloggi, di un registro che riporta le decisioni e i provvedimenti della Commissione di prima istanza in merito a questioni abitative e abusive sottoposte all'attenzione del Commissariato governativo per gli alloggi e di un registro di protocollo della corrispondenza in entrata ed in uscita.
L'unità di base per l'inventario è costituita dal singolo registro ed è stata prevista la descrizione dei seguenti elementi:
- titolo;
- descrizione (qualora il titolo non sia esaustivo);
- data cronica (in forma sintetica);
- segnatura precedente l'intervento;
- definizione archivistica e supporto;
- classificazione;
- segnatura archivistica.
Sono state redatte inoltre le schede relative al fondo e alle sue partizioni.
Per quanto riguarda la descrizione archivistica, si è fatto riferimento, nel presente lavoro:
- alle "Norme per la pubblicazione degli inventari" (circolare del Ministero dell'interno n. 39/1966, Direzione generale degli archivi di Stato, Ufficio studi e pubblicazioni);
- alle disposizioni impartite dalla Soprintendenza archivistica per la Lombardia;
- alle norme presenti nella "Guida operativa alla descrizione archivistica. La descrizione inventariale" a cura di Roberto Grassi, Paolo Pozzi, Maurizio Savoja, edita dalla Regione Lombardia nel 2001;
- alla più recente normativa internazionale sugli standard descrittivi, in particolare alle ISAD (G): General International Standard Archival Description e alle ISAAR (CPF): International Standard Archival Authority Record for Corporate Bodies, Persons and Families.
Per la schedatura si è utilizzato il programma Sesamo, software predisposto per l'inventariazione degli archivi storici dalla Regione Lombardia e messo a disposizione gratuitamente dalla Regione stessa.

Notizie di intervento
© 2005 - Comune di Vigevano, Archivio storico comunale
Commissariato governativo per gli alloggi nel Comune di Vigevano, Inventario d'archivio
L'inventario è stato realizzato dalla CAeB (Cooperativa archivistica e bibliotecaria).
Progetto e direzione lavori:
Pier Luigi Muggiati (responsabile dell'Archivio storico comunale);
Paolo Pozzi (responsabile settore archivi CAeB).
Riordino e inventariazione:
Gabriele Locatelli.
Il progetto di inventariazione del fondo è stato inserito a cura della Struttura Documentazione Beni Culturali della Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie della Lombardia all'interno del Piano dei contributi a favore degli archivi degli enti locali (art. 4 legge 14.12.1985, n. 81).
Si autorizza la riproduzione della presente opera con il vincolo della completa citazione della fonte.

Compilatori
Gabriele Locatelli, Archivista

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