Agenzie (1779 - 1900)
Titolo | livello: 3
Produttore fondo: Milano, Luoghi pii elemosinieri di Milano (1305 - 1784); Milano, Legato Pio Mellerio (1847 - 1866)
Contenuto: In questa parte dell'archivio è conservata documentazione relativa alle agenzie di Badile, Bertonico, Campalestro, Milano, Monza, Nesporedo, Pavia, Riozzo, Verrua Siccomario, Vimodrone.
Alcune di esse, come l'agenzia di Pavia, furono costituite a seguito di nuove acquisizioni da parte dei Luoghi pii elemosinieri, altre vennero invece soppresse e il loro comprensorio aggregato a quello di agenzie maggiori: è il caso dell'agenzia di Nesporedo, che nel 1866 fu soppressa e i suoi beni suddivisi tra le agenzie di Milano e Riozzo; analogamente, nel 1873, l'agenzia di Verrua Siccomario venne inglobata in quella di Pavia, mentre, alcuni decenni prima, il comprensorio agenziale di Campalestro era passato alla gestione dell'agente di Milano.
Il compito delle agenzie era quello di amministrare i beni dei Luoghi pii elemosinieri, provvedere alla loro manutenzione e alle eventuali riparazioni.
Ogni agenzia era affidata a un ingegnere agente che, per le sue incombenze, faceva riferimento all'Ufficio tecnico dei Luoghi pii elemosinieri.
Le agenzie rette da ingegneri residenti in loco (funzionali fin "quando la difficoltà e il costo delle comunicazioni rendeva gravosa, intricata e tarda la gestione diretta da parte dell' Ufficio tecnico") vennero soppresse a seguito della riorganizzazione dell' Ufficio tecnico promossa nel 1886 dal presidente della Congregazione di carità, Giorgio Giulini (1). A decorrere dal 1° gennaio 1890 le loro funzioni furono accentrate in nuovi "Riparti" dell'Ufficio tecnico retti da ingegneri non residenti in loco, ad eccezione di quello di Pavia (2), per il quale la documentazione si protrae con continuità fino al 1900.
All'ingegnere agente spettava decidere quali fossero le riparazioni necessarie agli edifici, sorvegliare l'esecuzione dei lavori, controllare il personale sottoposto alla sua dipendenza, vegliare sulle proprietà, sui diritti e, in particolare, sulle "ragioni d'acqua" di spettanza dei Luoghi pii elemosinieri, controllare che i fondi fossero condotti in modo corretto, riferire sullo stato delle coltivazioni e le eventuali migliorie apportate dai conduttori, predisporre un prospetto statistico del bestiame presente nei poderi e delle piante da tagliare. Agli agenti spettava inoltre fare le esazioni e i pagamenti delle partite affidate alla loro gestione, dirigere i lavori di riduzione delle piante in legname d'opera e in legna da ardere e tenere nota del carico e dello scarico degli arsenali dei legnami e dei materiali d'opera loro affidati (3).
Da questi molteplici compiti scaturisce la tipologia della documentazione conservata nelle buste: rendiconti delle entrate e delle uscite dell'agenzia, confessi di pagamento, note di carico e scarico degli arsenali, liste dei lavori effettuati e dei prestatori d'opera impiegati per l'esecuzione degli stessi, richieste di fondi.
Note
1. Cfr. Relazione al Consiglio del presidente Giorgio Giulini, Milano, P. Faverio.
2. Cfr. delibera 7 agosto 1889.
3. Cfr. Istruzioni per l' Ufficio tecnico e per gli ingegneri agenti della Congregazione di carità di Milano, Milano, P. Agnelli, 1868.
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/archivi/complessi-archivistici/MIBA005020/