Comune di San Benedetto Po - Parte ottocentesca (1850 - 1899)
fondo | livello: 1
Conservatore: Comune di San Benedetto Po (San Benedetto Po, MN)
Produttore fondo: San Benedetto Po, Comune di San Benedetto Po (sec. XIV - )
Progetto:
Comune di San Benedetto Po (2000 - 2001)
Consistenza: bb. 50, regg.68
Storia archivistica: L'Archivio storico comunale di San Benedetto Po rispecchia solo in minima parte le vicende che videro per lunghi secoli la sua comunità, gravitante attorno al grande monastero benedettino, scrivere importanti pagine di storia. Purtroppo, il documento più antico conservato oggi nell'Archivio storico non risale anteriormente al 1805.
La prima notizia certa di un riordino risale alla fine dell'Ottocento; fu realizzato da Lorenzo Bellini, segretario del Comune di Mantova, che lasciò la seguente memoria:
"Presentazione dell'ordinato Archivio Comunale di S. Benedetto Po
L'onorevole Giunta Municipale, rilevato lo stato deplorevole in cui da lunghi anni giacevano le carte del Comune, e riconosciuta, nell'interesse dei pubblici servizi, la indeclinabile necessità di dar manda[to] al radicale ordinamento dell'intero archivio municipale, con lettera 31 agosto 1894 demandava al sottoscritto l'incarico di riferire e predisporre il progetto per attuarne la completa razionale sistemazione.
Nel 13 ottobre 1894 lo scrivente rassegnava la sua relazione-progetto in cui, dopo aver osservato che il disordine e la confusione allora esistente dipendevano da affastellamento di atti di epoche diverse e di materie dissimili e dalla mancanza assoluta di una qualsiasi guida per la classificazione e la ricerca degli atti; dava i particolari per la esecuzione dell'opera, sulle cui stesse basi aveva già, con ottimo successo, compiuti gli assetti degli archivi municipali di Castel Goffredo, Castel D'Ario, Bagnolo San Vito, Roncoferraro, Mantova, Quistello.
L'onorevole Consiglio Comunale con deliberazione 25 marzo 1895 n° 25 [recte 295] superiormente approvata, accogliendo le conformi proposte della Giunta, autorizzava la medesima a far procedere alla completa coordinazione degli atti municipali, valendosi del progetto e dell'opera del referente, fiducioso di assicurare per tal modo all'archivio quell'aspetto che era da tempo reclamato.
Chi scrive, avuto con lettera 23 aprile 1895 l'ufficiale e lusinghiero incarico dell'esecuzione del decretato lavoro, si accinse alla grave opera nel 15 maggio successivo e, sebbene a metà compito abbia dovuto ritornare sul già fatto per essersi scoperta una quantità abbastanza rilevante di atti giacenti in riposta parte degli uffici municipali, attendendovi indefessamente, la condusse a termine nel 15 agosto corrente.
Con la coscienza pertanto d'avere degnamente corrisposto all'incarico affidatogli, presenta: le coordinate carte in numero 525 buste distinte in 15 titoli, datanti dal ritorno della dominazione austriaca; uno speciale registro alfabetico per quanto riguardava gli impiegati ed i salariati; ed il rubricario per la tenuta dell'archivio e del protocollo, con la scorta del quale potrà l'onorevole Giunta constatare la regolarità dell'eseguita operazione.
Con tutta osservanza, Mantova, addì 17 agosto 1896.
Lorenzo Bellini Segretario municipale di Mantova."
Questa importante relazione, tratta dal registro-rubricario menzionato nella relazione, elenca poi i XV titoli utilizzati dal Bellini per il riordino:
I Affari generali
II Beneficenza
III Cariche onorifiche
IV Commercio Agricoltura Industria
V Elezioni
VI Finanze
VII Gestione Patrimoniale
VIII Giustizia e Culti
IX Impiegati comunali
X Istruzione pubblica
XI Lavori pubblici
XII Militari
XIII Sanità - Annona
XIV Sicurezza Pubblica
XV Stato civile - Anagrafe.
Oggi questa classificazione è riscontrabile solo in parte, osservando le camicie prestampate grigie, spesso mutile, presenti in molti fascicoli. Il Bellini, retro-applicò alla documentazione ottocentesca questo titolario, da lui introdotto proprio allora, anche per la classificazione dei documenti correnti, come testimoniano le camicie e le annotazioni dei primi anni del Novecento.
In seguito, probabilmente nella seconda metà del Novecento, su queste camicie venne scritta con un pennarello la classificazione in base al titolario "Astengo" del 1897, ma non è chiaro se si pose mano al riordino dell'archivio in base ad esso.
Un vero e proprio riordino venne invece fatto negli anni Novanta del Novecento, in base alla quarta ri-classificazione dei fascicoli, che rispettò le categorie più recentemente attribuite, ma ne modificò alcune classi.
L'ultimo intervento, che qui presentiamo, ha approfondito la descrizione del contenuto dei fascicoli, raccogliendo tutti gli elementi (antiche segnature, ecc.) che potessero aiutare la ricostruzione delle vicende subite dall'archivio, senz'altro travagliate: a fine Ottocento, infatti, la dotazione documentaria ascendeva a ben 525 buste e rappresentava probabilmente gran parte di ciò che il Comune aveva fino ad allora prodotto.
In seguito a danni ambientali o a scarti volontari, la sua consistenza, dopo un secolo, si era ridotta di più del 90%.
Nell'anno 2000, quando iniziò l'intervento qui presentato, la sezione ottocentesca (fino al 1897) dell'archivio comprendeva 50 buste. Nel corso dell'anno, la documentazione fu manomessa nottetempo da ignoti, che rubarono 2 buste e gran parte dei fascicoli di una terza.
Il presente inventario le comprende ancora, pur segnalandone l'odierna irreperibilità, nella speranza che esse vengano ritrovate.
E' stata effettuata la schedatura analitica del contenuto e si è indicata, qualora esistano, la presenza di sotto-fascicoli elencati all'interno del campo contenuto. Nella schedatura ciascun fascicolo corrisponde quindi ad un'unità informatica.
Compilatori
Giuliano Annibaletti, Archivista
Mara Manzoli , Archivista
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/archivi/complessi-archivistici/MIBA005AD0/