Congregazione di carità ed Ente comunale di assistenza di Figino Serenza - ECA (1634 - 1978)
fondo | livello: 1
Conservatore: Comune di Figino Serenza (Figino Serenza, CO)
Produttore fondo: Figino Serenza, Congregazione di carità di Figino Serenza (1862 - 1937); Figino Serenza, Ente comunale di assistenza di Figino Serenza - ECA (1937 - 1978)
Progetto:
Comune di Figino Serenza (1999 - 2001)
Consistenza: bb. 24
Storia archivistica: L'archivio comprende gli atti sia della Congregazione di carità che dell'Ente comunale di assistenza di Figino, riuniti in un unico fondo in ragione della continuità amministrativa.
E' attualmente conservato presso il Comune, nella sede municipale in via XXV Aprile, 16, presso i locali dell'archivio.
Il fondo descritto nel seguente inventario comprende, pertanto, scritture amministrative e contabili distribuite in complessive 24 buste per un totale di 131 unità (tra fascicoli e registri), così ripartite:
- Carteggio amministrativo: bb. 1 - 9, a sua volta suddiviso in due sezioni:
1) Carteggio della Congregazione di carità di Figino Serenza (1634 - 1937): bb. 1 - 4;
2) Carteggio dell'Ente comunale di assistenza di Figino Serenza - ECA (1937 - 1979): bb. 5-9;
- Serie particolari della Congregazione di carità e dell'Ente comunale di assistenza di Figino Serenza:
1) Registri di protocollo e registri delle delibere (raccolti in una busta non numerata);
2) Assistenza agli invalidi civili e ai ciechi: b. 1;
3) Conti e bilanci: bb. 1-13.
L'archivio raccoglie solo la documentazione prodotta dall'amministrazione a partire dal XIX secolo, essendo gli atti anteriori presenti come allegati di pratiche inerenti l'amministrazione dei lasciti.
Non è possibile, allo stato attuale, ricostruire con coerenza le vicende dell'archivio anteriori a quel periodo. Nelle carte si fa accenno a una consegna di documentazione da parte del parroco in occasione del trasferimento amministrativo del 1829; ciò lascia supporre la conservazione coeva anche presso l'archivio parrocchiale di atti riguardanti la gestione dei beni e della beneficenza.
Informazioni su tale documentazione sono riportate nella relazione che il 13 agosto 1829 accompagnò il passaggio dell'amministrazione elemosiniera al Comune di Figino Serenza, in particolare nell'Elenco degli atti consegnati alla municipalità (1); la maggior parte di tali documenti non è stata reperita durante le operazioni di riordino né dell'archivio comunale né del presente archivio.
Fino al 1862, quando cioè, la Congregazione recuperò l'autonomia amministrativa emancipandosi dal Comune, gli atti d'archivio vennero conservati tra le carte comunali in buste con la dicitura Beneficenza pubblica (2).
Con l'insediamento della Congregazione del 5 aprile 1862 e la consegna ufficiale della gestione nel 1863 furono trasferiti gli atti "che si riferiscono ai diversi Pii istituti e legati di beneficenza" (3).
La tenuta dell'archivio proseguì con zelo per alcuni decenni anche se presto il concentramento di funzioni e compiti nelle mani degli stessi impiegati e segretario comunale, nonché la conservazione dell'archivio presso l'ufficio del Comune, che fungeva probabilmente da sede dell'Ente, determinarono presto una frammistione di pratiche e carteggio con le carte comunali; caratteristica che riguarderà anche il subentrato Eca, in una sovrapposizione e compenetrazione di funzioni e operato da parte del personale incaricato delle due amministrazioni.
In un verbale d'ispezione prefettizia del 14 agosto 1879 si legge che "l'archivio è tenuto colla voluta regolarità in riparate cartelle" (4) e ancora nel 1906 si comunicava alla Prefettura che "l'archivio del Comune e della Congregazione di Carità sono in consegna allo stesso personale custoditi nelle stesse scansie e con volumi, per quelli della Congregazione di Carità, distinti con cartelli portanti la dicitura: Opere pie-Beneficenza" (5).
Tutto l'archivio conservato presso il municipio fu oggetto di un intervento di riordino e sommaria inventariazione nel 1942 ad opera di Belgrano Francesco, un funzionario prefettizio. Anche il fondo della Congregazione fu inventariato, individuando una sezione separata denominata CdC (ECA) di totali 6 buste comprensive anche della contabilità (4 buste); le unità furono numerate e inserite nella serie degli atti comunali, in coda alla sezione dell'archivio di deposito, con una numerazione sequenziale rispetto al resto, così da intenderlo, comunque, come parte dell'archivio comunale (6).
Non risulta vi siano stati operati degli scarti di documentazione ufficiali.
Nel 1937 fu impiantato l'archivio dell'ECA secondo una peculiare classificazione degli atti; come raccomandato in seguito ad una ispezione prefettizia del 20 ottobre di quell'anno, si provvide alla raccolta delle delibere in registri e all'apertura di un registro di protocollo (7). La Prefettura dettò anche altre norme per la tenuta dell'archivio e del protocollo.
Di fatto a Figino venne inaugurato un sistema di classificazione improntato su un titolario organizzato in categorie e classi, stampigliato su camicie e papele.
Buona parte degli atti venivano protocollati e in parte classificati secondo tale quadro di classificazione.
Per le ragione esposte sopra, spasso accadeva, però, che i documenti indirizzati al'Eca venissero protocollati e inseriti nel carteggio comunale.
Nel 1953 fu abbandonato questo sistema di classificazione ed archiviazione e si introdusse una archiviazione annuale.
Registri, contabilità e atti relativi all'assistenza degli invalidi e dei ciechi erano tenuti separati.
Nonostante tale impostazione razionale dell'archivio, nel 1986 un'ispettore della Soprintendenza archivistica raccomandava all'amministrazione comunale, incaricata del deposito dell'archivio, di "ordinare e inventariare gli atti e collocarli su scaffali distinti rispetto a quelli dell'archivio comunale" (8).
I criteri di riordino e inventariazione dell' Archivio della Congregazione di carità e dell'ECA sono stati concordati con la Soprintendenza archivistica per la Lombardia.
Al momento del seguente intervento i fascicoli dell'archivio della Congregazione risultava in parte raccolti nelle buste del corrispondente fondo, secondo il riordino del 1942 (9), e in parte conservati nelle buste dell'archivio storico comunale (categoria Beneficenza pubblica), soprattutto quelle pratiche relative alla amministrazione di legati i cui proventi furono investiti dal Comune, prima del 1862, nell'acquisto di cartelle di rendita (10).
Si è, pertanto, scelto di estrapolare le pratiche relative alla gestione dei legati ancora conservate nel fondo comunale, riconducendole al fondo della Congregazione/Eca.
I fascicoli non riportavano segnature archivistiche coeve, solo una classificazione generica (Beneficenza pubblica).
Per tale ragione, innanzitutto, si è provveduto alla ricostruzione di un titolario congruente, desunto dagli oggetti, organizzato per titoli numerati progressivamente.
Successivamente si è intervenuto sui fascicoli riordinandoli cronologicamente, ricostituendo le pratiche smembrate, ricollocandoli nei titoli di pertinenza.
Per ogni classe è stata redatta una breve introduzione sull'origine delle carte archiviate.
Infine si è redatto un inventario analitico e ogni unità archivistica è stata descritta accuratamente provvedendo ad apporre un titolo redazionale per i fascicoli di nuova istituzione o per quelli incompleti. I titoli originali sono contraddistinti dalle virgolette.
La sezione del ECA risultava dal 1937 al 1952 organizzata secondo un quadro di classificazione coevo e completo che si è mantenuto fedelmente; a questo sono state riportate le parti di documentazione reperite sfuse nel deposito d'archivio del Comune. Le classi prive di documentazione sono state contrassegnate, nel titolario, da asterisco.
Gli atti dal 1952 al 1978 sono stati mantenuti secondo l'organizzazione annuale originaria.
A parte sono state raccolte le serie separate accorpandole coerentemente e numerandole.
Ognune delle ripartizioni così determinatesi è stata corredata da una breve introduzione.
Infine si è redatto un inventario analitico e ogni unità archivistica è stata descritta accuratamente.
Per la realizzazione di questo inventario è stato utilizzato il software applicativo Sesamo History, ver. 3.2.
Gli elementi della descrizione inventariale sono costituiti per il carteggio amministrativo da:
- Numero di unità
- Titolo (originale o redazionale)
- Estremi cronologici
- Descrizione del contenuto
- Eventuali note
- Classificazione
- Segnatura riportante il numero progressivo della busta e del fascicolo.
Si ringrazia la dott.ssa Nadia Di Santo della Soprintendenza archivistica della Lombardia per i consigli e le indicazioni fornite.
Note
(1) Processo Verbale commissariale del 13 agosto 1829 in Archivio della Congregazione di carità e dell'Ente comunale di assistenza di Figino Serenza (CO), Sezione Congregazione di carità-carteggio, Patrimonio e gestione, b. 3, fasc. 1. Si parla, tra l'altro, di alcuni libri d'amministrazione dei Legati Meraviglia e Figini anteriori al 1818.
D'ora in poi il presente fondo verrà indicato con la sigla ACdC/ECA.
(2) Cfr. gli elenchi delle carte comunali conservati nell'Archivio storico del Comune di Figino Serenza (CO), Sezione ottocentesca 1808-1897, tit. 21 (Ufficio e impiegati comunali), b. 36, fasc. 3. Nel 1866 altri elenchi delle carte non riportano più buste con tale dicitura, forse a testimonianza della consegna degli atti alla Congregazione.
(3) Verbale d'insediamento della Congregazione di carità del 5 aprile 1862 in ACdC/ECA, Sezione Congregazione di carità-carteggio, Amministrazione generale, b. 1, fasc. 3 e Verbale di consegna degli atti della Congregazione di carità del 9 marzo 1863 ibidem.
(4) Processo verbale di ispezione del 14 agosto 1879 in ACdC/ECA, Sezione Congregazione di carità-carteggio, Amministrazione generale, b. 1, fasc. 4.
(5) Questionario allegato alla circolare prefettizia del 23 giugno 1906 sull'Archivio del Comune e della Congregazione di carità in Archivio storico del Comune di Figino Serenza (CO), Sezione moderna 1898-1949, cat. 1, cl. 2, b. 37, fasc. 6.
(6) Inventario e notizie dell'archivio del Comune di Figino Serenza in Archivio storico del Comune di Figino Serenza (CO), Sezione moderna (1898-1949), cat. 1, cl. 2, b. 37, fasc. 7.
(7) Relazione dell'ispezione del sottoprefetto del 20 ottobre 1937 in ACdC/ECA, Sezione Congregazione di carità-carteggio, Amministrazione generale, b. 5, fasc. 8 e b. 5, fasc. 10 per quanto riguarda le istruzioni per la tenuta dell'archivio.
(8) Comunicazioni della S.A. a seguito visita ispettiva del dr. Intelligente, in Archivio del Comune di Figino Serenza, cat. I, cl. 2 (1986).
(9) Le buste avevano subito una ricondizionatura successiva al 1942.
(10) Si trattava soprattutto di atti relativi ai lasciti Meraviglia e al Legato Figini, in particolare per quanto riguarda l'acquisto di una cartella di rendita con la somma dell'adeale ricavato dalla vendita enfiteutica del fondo Tagliamacco. In nota alle singole unità sono stati previsti i corrispondenti rimandi ai documenti inerenti la questione ancora conservati nell'Archivio storico comunale.
Strumenti di ricerca
- Inventario e notizie dell'archivio del Comune dalle origini al 1941
- Belgrano 1942 = F. Belgrano, Inventario e notizie dell'archivio del Comune dalle origini al 1941, 1942
- Autori: Belgrano Francesco
Compilatori
Sonia Gliera
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/archivi/complessi-archivistici/MIBA005D33/