Culto (1587 - 1904)

titolo | livello: 4

Produttore fondo: Asola, Comune di Asola (sec. XIII - )

Contenuto: La documentazione di questo titolo è costituita da due nuclei documentari: uno di epoca pre - unitaria che va dal 1587 (con un atto in copia) al 1858 e uno di epoca post - unitaria che va dal 1860 al 1904. Gli atti pre - unitari non solo costituiscono gli antecedenti e gli allegati del carteggio dell'epoca post - unitaria, ma collegano questo titolo a quello del Culto presente nella sezione napoleonica e asburgica (1). La documentazione, raccolta in due faldoni, è organizzata su sei fascicoli secondo questo schema:
Fascicolo 1: Benefici coadiutoriali e beni ecclesiastici di jus patronato locale;
Fascicolo 2: Manutenzione delle chiese e oratori; - Nomina sacerdoti ai Barchi;
Fascicolo 3: Fabbricerie: Rendiconti di culto; - Nomine dei fabbricieri; - Donazioni ed eredità; - Sussidi;
Fascicolo 4: Parroci;
Fascicolo 5: Miscellanea; - Festa del patrono ed altre ecclesiastiche;
Fascicolo 6: Incameramento dei beni ecclesiastici.
Nel primo fascicolo si trovano gli atti relativi ai benefici coadiutoriali e ai beni ecclesiastici di jus patronato comunale. Si tratta, in pratica, dei benefici ecclesiastici (2) e delle cappellanie (3) parrocchiali o coadiutoriali sottoposte a diritto di patronato (4) comunale (laicale), o di patronato misto (laicale ed ecclesiastico) tra il Comune e l'ordinario diocesano. La documentazione si occupa per lo più dei conferimenti delle cappellanie e dei benefici a vari sacerdoti, nonché delle vacanze dei benefici e dei patrimoni di questi istituti. Particolare è il procedimento di nomina dei titolari dei benefici e delle cappleenaie. Essendo, infatti, sottoposti al diritto di patronato, il comune aveva il potere di scegliere e nominare il sacerdote a cui sarebbe stato affidato il beneficio. In caso di patronato misto, invece, il diritto di nomina veniva esercitato alternativamente dal comune e dall'ordinario diocesano. Sia nell'uno che nell'altro caso il procedimento di nomina dei titolari era il medesimo. Una volta che il vescovo e il Regio Economato ai Benefici Vacanti aveva accertato la vacanza di un beneficio, per la morte o la rinuncia del titolare, venivano diramati gli avvisi di vacanza e si dava inizio alle pratiche di concorso per l'assegnazione delle cappellanie o dei benefici. I sacerdoti presentavano domande di nomina al comune il quale, dopo aver ricevuto l'autorizzazzione a nominare il nuovo beneficiario da Regio Commissario Distrettuale, procedeva a scegliere i candidati. la scelta avveniva tramite votazione del consiglio comunale e risultava eletto il sacerdote che riportava più voti. La nuova nomina veniva, poi, sottoposta all'approvazione regia tramite l'exequatur e all'approvazione del vescovo. Successivamente si procedeva all'istituzione canonica in modo che il beneficiario fosse immesso nel possesso delle temporalità del beneficio. Nel periodo di vacanza i benefici e le cappellanie vacanti erano amministrati dal Regio Economato per i Benefici Vacanti, il quale controllava anche l'amministrazione dei benefici da parte dei rispettivi titolari.
Contrariamente al primo il secondo fascicolo è diviso in due gruppi distinti di documenti che formano due fascicoli. nel primo gruppo è presente la documentazione relativa ai lavori di restauro e manutenzione della chiesa parrocchiale di Asola e delle chiese delle varie frazioni, nonché le relative richieste di contributi al comune di Asola e delle chiese delle varie frazioni, nonché le relative richieste di contributi al comune di Asola da parte delle varie fabbricerie per lo svolgimento dei lavori. Ci sono, inoltre, gli atti relativi alla manutenzione dei cimiteri e alle norme sulla tenuta dei camposanti. Il secondo gruppo, invece, si occupa delle nomine dei sacerdoti e degli economi spirituali per la chiesa dei Barchi. Anche in questo caso il comune aveva il diritto di intervenire nella nomina dei sacerdoti.
Il terzo fascicolo riguarda le fabbricerie ed è articolato in quattro gruppi di documenti distinti che danno vita ad altrettanti fascicoli tutti contrassegnati con il numero tre. il primo Rendiconti di Culto riguarda l'esame e l'approvazione dei conti consuntivi e delle fabbricerie di Asola, Barchi, Castelnuovo, Gazzuoli da parte del comune e della Prefettura e le spese per gli stipendi dei sagristi e dei regolatori degli orologi. Ci sono, inoltre, gli atti relativi alle indagini della Prefettura e della pretura di Asola sui patrimoni e le rendite delle opere pie, sulle decime e sul patrimonio fondiario delle fabbricerie, nonché i documenti relativi alla vendita del beneficio parrocchiale dei Gazzuoli. Il secondo gruppo di documenti: Nomine dei fabbricieri si occupa delle nomine dei fabbricieri della chiesa parrocchiale di Asola, della parrocchia dei Barchi, della chiesa di castelnuovo e dei Gazzuoli e delle relative sostituzioni dei membri rinunciatari. Completano questo fascicolo i documenti riguardanti le nomine del sub - economo del Subeconomato ai Benefici Vacanti di Castiglione delle Stiviere. Il terzo gruppo di documenti denominato: Donazioni ed eredità riguarda, invece, gli accertamenti chiesti al comune da parte del Regio Subeconomato dei Benefici Vacanti di Castiglione, dalla Regia Giudicatura del mandamento, dalla Pretura e dal Regio Commissariato Distrettuale di Asola per autorizzare le fabbricerie di Asola e di Castelnuovo ad accettare alcune donazioni ed eredità. L'ultimo gruppo di documenti riguarda, infine, le richieste di sussidi al comune da parte delle varie fabbricerie.
Il fascicolo quarto: Parroci contiene, invece, i documenti relativi alle comunicazioni al sindaco delle nomine di sacerdoti e economi spirituali per le varie chiese di Asola e delle frazioni, nonché il carteggio tra i parroci e il sindaco su celebrazioni varie, funerali e altre questioni connesse alla vita delle parrocchie. Ci sono, inoltre, alcune pratiche riguardanti le rimostranze della cittadinanza contro l'arciprete Rondelli Giuseppe, e la vertenza tra il comune e l'arciprete Visentini Luigi per il suono delle campane. C'è poi un gruppo di atti di epoca pre - unitaria che riguarda i privilegi dell'abbazia parrocchiale di Asola, e la cessione di alcuni diritti sulle acque del vaso Gambino all'arciprete Cattaneoa Francesco.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il fascicolo quinto non è una vera e propria miscellanea in quanto tratta argomenti ben definiti. La maggior parte della documentazione riguarda, infatti, le celebrazioni in onore del patrono di Asola, gli inviti dei parroci al sindaco perché partecipi a celebrazioni e processioni varie e le richieste di autorizzazioni per lo svolgimento di processioni religiose all'esterno delle chiese asolane. Il fascicolo comprende anche le richieste di permessi per le costruzioni di tombe di famiglia, l'apposizione di lapidi sulle tombe e lo spostamento delle lapidi e alcune cause tra il comune e le fabbricerie per la mancata erogazione dei sussidi. Ci sono, infine, alcune circolari della Pretura di Asola sulla vendita dei beni ecclesiastici. Questi ultimi atti si collegano al fascicolo sesto che riguarda la vendita e l'incameramento dei benefici ecclesiastici e del loro patrimonio da parte del comune o dei legittimi eredi dei titolari dei benefici. Ci sono, inoltre, gli atti relativi al controllo sul patrimonio delle fabbricerie, delle confraternite e dei benefici da parte del Regio Commissariato Distrettuale, dalla Prefettura e dall'Intendenza di Finanza. Per comprendere appieno la natura di questa documentazione bisogna rifarsi alle leggi eversive dell'asse ecclesiastico e più precisamente alla legge piemontese del 29 maggio 1855 con la quale lo stato cessava di riconoscere i benefici semplici, a cui non era annesso alcun servizio religioso, e i benefici che non avessero cura d'anime, che venivano quindi soppressi per arrivare a un'equa ripartizione dei redditi ecclesiastici. Successivamente con la legge del 15 agosto 1867 furono soppresse indistintamente tutte le cappellanie ecclesiastiche e laicali e tutti i benefici ai quali, per la loro fondazione, non fosse annessa la cura d'anime, o l'obbligazione principale permanente di coadiuvareil parroco nell'esercizio della sua cura. Questa legge dava la facoltà ai patroni laicali di rinvendicare i beni dei benefici e delle cappellanie entro un anno (termine prorogato poi al 15agosto 1869), pagando il 30% del valore dei beni. I proventi risultanti dalle alienazioni dei patrimoni dei benefici soppressi venivano devoluti al "Fondo per il sostentamento per il culto". Alla luce di queste leggi il comune di Asola incominciò a rivendicare la proprietà di numerosi benefici ecclesiastici presenti nel proprio territorio e a incamerare i loro beni. Una conferma di ciò è data dalla documentazione del fascicolo 12 del titolo Beni Comunali che riguarda appunto la rivendicazione delle Cappellanie Alessio, Visentini e del Beneficio di S. Erasmo.
Nel suo complesso, quindi, la documentazione di questo titolo testimonia la crescente estensione della competenza del potere civile su materie di pertinenza ecclesiastica. Questa progressiva ingerenza, frutto della dottrina giusnaturalistica del XVIII sec., porta al dominio indiretto sui beni ecclesiastici con la possibilità di sottoporli a imposizione fiscale, di godere dei frutti dei patrimoni religiosi e di procedere al loro incameramento. Ma sopratutto porta con sé la possibilità di controllo sulle nomine ecclesiastiche da parte dell'autorità civile come dimostrano gli atti del primo fascicolo.

Strumenti di ricerca

Inventario degli atti esistenti nell'Archivio Storico del Comune di Asola
Inventario
Inventario Gobio Casali = Fabrizio Gobio Casali, Inventario degli atti esistenti nell'Archivio Storico del Comune di Asola, 1977
Autori: Gobio Casali Fabrizio
Inventario della Sezione postunitaria e moderna
Inventario
Inventario Ghio = Manuela Ghio, Inventario della Sezione postunitaria e moderna, 1999
Autori: Ghio Manuela

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