Impiegati (1811 - 1910)

titolo | livello: 4

Produttore fondo: Asola, Comune di Asola (sec. XIII - )

Contenuto: Il titolo Impiegati comprende documenti che partono dal 1811 e arrivano al 1910, riuniti in due faldoni. Gli atti sono suddivisi in sette fascicoli e cioè:
Fascicolo 1: Nomine del sindaco, assessori, consiglieri, revisori dei conti;
Fascicolo 2: Segretario ed impiegati della cancelleria; - Alunni municipali;
Fascicolo 3: Inservienti e salariati diversi; - Guardie campestri;
Fascicolo 4: Stipendi e normative interne;
Fascicolo 5: Pensioni; - Miscellanea;
vi sono poi due fascicoli particolari denominati:
Massime e
Protocollo riservato del sindaco.
Il primo fascicolo riguarda le elezioni del sindaco, la formazione della Giunta, le nomine dei consiglieri, degli assessori, dei revisori dei conti, nonché le pratiche relative alle rinunce alle varie cariche e le relative sostituzioni. Per il suo argomento questo fascicolo si collega strettamente e completa gli atti del titolo Amministrazione generale che si occupano degli stessi argomenti e appartengono allo stesso arco cronologico (1).
Il secondo fascicolo si distingue in due parti. Nella prima: Segretario ed impiegati della cancelleria si trovano i documenti relativi ai concorsi per segretario comunale, alla pianta organica, al regolamento interno dei dipendenti, al trattamento economico e previdenziale degli impiegati comunali e del segretario. Nella seconda parte: Alunni Municipali, invece, sono inserite le domande di assunzione al Comune come alunni municipali e praticanti, il fascicolo personale dell'alunno Piccinelli Erminio e alcune richieste di dimissioni. Relativamente a questi ultimi atti va rilevato che, mentre per gli impiegati comunali era prevista l'assunzione tramite concorso, per gli alunni municipali bastava invece una semplice domanda di assunzione diretta al sindaco o al segretario. Questo è spiegabile col fatto che il lavoro prestato come alunno municipale era una sorta di tirocinio o praticantato, che serviva poi per accedere ai vari concorsi per segretari e impiegati comunali. Dagli atti, tuttavia, non è chiaro se gli alunni ricevessero uno stipendio fisso e se avessero una posizione equiparabile a quella degli impiegati.
Anche il terzo fascicolo si distingue in due parti distinte: una relativa agli inservienti e salariati diversi e l'altra alle Guardie campestri. La prima parte comprende gli atti relativi agli inservienti, ai seppellitori, ai campanari e regolatori di orologi, ai cursori e pedoni (messi) comunali, alla loro assunzione e licenziamento e al loro trattamento economico. Ci sono, poi, anche degli atti relativi agli impiegati comunali in genere, al loro regolamento e alla pianta organica e alcuni fascicoli personali di seppellitori e campanari. In particolare, nei fascicoli personali dei seppellitori Rossi Luigi e Rossi Giuseppe, Farisè Bortolo e Bertasi Luigi, si trovano anche atti di epoca preunitaria (dal 1811 al 1850) relativi ai precedenti concorsi per i medesimi posti. Poichè i documenti di epoca pre unitaria costituivano gli antecedenti delle pratiche sopra evidenziate, si è preferito lasciarli all'interno dei vari fascicoli personali a cui si riferivano e non estrapolarli per evitare di frammentare le pratiche. La seconda parte del terzo fascicolo, intitolata Guardie campestri, riguarda l'istituzione e la regolamentazione di questo corpo, i concorsi per posti di guardia campestre, l'armamento e l'abbigliamento delle guardie nonché alcuni fascicoli personali.
Nel quarto troviamo, invece, gli ordini interni per il personale e i documenti relativi al pagamento degli stipendi agli impiegati.
A completamento della documentazione dei precedenti fascicoli si pone il fasciolo 5 che, nella prima parte: Pensioni, si occupa delle pratiche di pensione dei vari impiegati comunali, dei pagamenti dei ratei di pensioni agli eredi dei dipendenti e delle norme che regolano la materia. Nella seconda parte denominata Miscellanea il carteggio riprende in parte gli argomenti degli altri fascicoli, ma comprende anche atti relativi a richieste di ferie, avvisi di concorso, deleghe delle funzioni di vice sindaco ad assessori, richieste di anticipi di stipendio e altri atti relativi al personale. Gli ultimi due fascicoli presentano un contenuto particolare. In quello denominato Massime si trovano i documenti relativi all'invio in prefettura dei certificati di vita dei pensionati per il pagamento delle pensioni. Non è ben chiaro il motivo per cui questi atti non siano stati inseriti nel fascicolo relativo alle pensioni, visto che si riferivano a tale materia, e perché siano stati inseriti in questo. Oltretutto il contenuto dei documenti non sembra essere attiente al titolo di questo fascicolo. Si potrebbe pensare che tali atti siano finiti qui per sbaglio, ma tale ipotesi è confutata dal fatto che tutti gli atti riportano la segnatura Massime.
Il fascicolo intitolato Protocollo riservato del sindaco contiene atti indirizzati direttamente al sindaco e di carattere riservato. Vi si trovano richieste di informazioni su alcune persone facenti parte del comune da parte della Prefettura e della Pretura, raccomandazioni per la nomina di monsignor Besutti ad arciprete, istruzione della Prefettura in merito a comizi e riunioni tenute da rappresentanti politici ecc.
I documenti, che vanno dal 1900 al 1910, non riportano una particolare segnatura archivistica ma sulla carpetta originaria del fascicolo sono segnate le date, l'argomento e il numero di protocollo dei documenti per cui è stato facile controllare l'appartenenza dei documenti a questo fascicolo.

Strumenti di ricerca

Inventario degli atti esistenti nell'Archivio Storico del Comune di Asola
Inventario
Inventario Gobio Casali = Fabrizio Gobio Casali, Inventario degli atti esistenti nell'Archivio Storico del Comune di Asola, 1977
Autori: Gobio Casali Fabrizio
Inventario della Sezione postunitaria e moderna
Inventario
Inventario Ghio = Manuela Ghio, Inventario della Sezione postunitaria e moderna, 1999
Autori: Ghio Manuela

espandi | riduci

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).