Sezione moderna (1899 - 1956)

sezione | livello: 2

Produttore fondo: Asola, Comune di Asola (sec. XIII - )

Storia archivistica: La Sezione Moderna dell'archivio storico del Comune di Asola si presentava distinta in tre blocchi:
1) il blocco del carteggio delle 15 categorie, oggetto del riordinamento prefettizio degli anni '50, condizionato in faldoni;
2) il blocco dei registri e delle serie particolari non comprese nell'inventario prefettizio e collocate in modo sparso nelle varie stanze dell'archivio;
3) il materiale sciolto, anche questo non compreso nell'inventario prefettizio e trovato sparso per l'archivio.
Il carteggio era condizionato in 213 faldoni riportanti sul dorso il numero di corda, la categoria degli atti (con a volte l'indicazione dell'oggetto) e l'anno di archiviazione. All'interno dei faldoni gli atti si presentavano riuniti in fascicoli e incamiciati. Le tipologie dei fascicoli erano varie:
a) fascicoli per classe: contenevano atti semplici, circolari, piccole pratiche incamiciate, o meno, afferenti alla classe e inseriti in una camicia che riportava l'indicazione prestampata della categoria e della classe;
b) fascicoli originari per "oggetto" o pratica: comprendevano pratiche ben definite e incamiciate. La camicia di solito riportava il "titolo" della pratica, a volte la sua estensione cronologica, l'anno di archiviazione e l'indicazione della categoria e della classe;
c) fascicoli per tipi di atti: questi raggruppavano, all'interno di una camicia, particolari tipologie di documenti;
d) fascicoli generici: erano quelli predisposti dal riordinatore prefettizio in camice bianche e a volte colorate riportanti solo l'indicazione della categoria e della classe;
e) fascicoli per categorie pluriennali: è il caso del "protocollo riservato" dove in un unico fascicolo erano raccolti gli atti riservati di tutte le 15 categorie di più anni;
f) spezzoni di serie: si trattava di fascicoli pluriennali attinenti ad un unico argomento che, al loro interno, presentavano varie sottofascicolazioni più o meno complese e articolate.
Le camice dei diversi tipi di fascicoli, comunque, riportavano le seguenti segnature:
1) l'indicazione prestampata della categoria e della classe;
2) in alto a destra, in matita rossa o blu, l'indicazione della categoria e della classe frutto dell'intervento di riordino prefettizio. Questa poteva coincidere o meno con quella prestampata;
3) il numero di corda dei fascicoli all'interno dei faldoni in basso a destra.
Gli atti riportavano, invece, le seguenti segnature:
1) per gli atti dal 1898 al 1910 l'indicazione della segnatura del "titolario" per materia ottocentesco affiancata, a volte, da quella del titolario ministeriale del 1897;
2) il timbro con il numero di protocollo, la data, e la classifica degli atti per gli anni dal 1910 al 1958;
3) in matita rossa o blu la classifica degli atti frutto dell'intervento prefettizio (per lo più).
Il blocco delle serie particolari e dei registri presentava, invece, le seguenti tipologie:
a) registri rilegati e no;
b) documenti condizionati in faldoni (allegati al conto consuntivo, fascicoli del personale, serie dei contratti, licenze di commercio, ecc.);
c) pacchi di documenti riuniti per tipologie e formati particolari (atti dei censimenti della popolazione, fogli di famiglia, fogli di casa);
d) mobili schedari (come per es. l'anagrafe degli sfollati ecc.).
Il materiale sciolto, invece, era formato da fascicoli per classe, per oggetto o generici incamiciati, atti semplici e pratiche non incamiciate.
Tutto il carteggio era organizzato secondo le 15 categorie del titolario ministeriale ed era stato oggetto di un intervento di riordino e inventariazione da parte di un archivista della prefettura alla fine degli anni cinquanta. L'intervento aveva dato luogo alla redazione di un inventario dal titolo "L'archivio moderno" che era per lo più un elenco di consistenza, molto impreciso e parziale. Tale inventario non risultava approvato né compariva agli atti della Soprintendenza Archivistica.
Vista la complessità del fondo, l'attuale intervento di riordino ha mirato, in primo luogo, a identificare i vari nuclei documentari da inserire nell'inventario. In secondo luogo ad effetuare un'analisi e uno studio attento della documentazione, per arrivare a cogliere l'ordinamento del fondo in relazione anche alle vicende storico - istituzionali che hanno coinvolto l'archivio e il suo ente produttore. In terzo luogo a esaminare il precedente intervento di riordino con il confronto tra l'inventario e la documentazione per accertarne la corrispondenza. Constatata l'imprecisione, le lacune della descrizione inventariale e l'estrema parzialità della documentazione oggetto dell'inventario prefettizio, si è deciso di procedere a una inventariazione ex novo che comprendesse anche tutta quella parte di documentazione, di registri e serie particolari che non era stata compresa nell'inventario prefettizio. E' stato quindi predisposto un chiaro e dettagliato progetto di intervento e, infine, si è iniziato il lavoro di riordino e schedatura di tutto il complesso documentario. L'intervento di riordino e la schedatura hanno mirato, nel rispetto del metodo storico, a fare emergere la struttura originaria del fondo e a ripristinarla, laddove fosse alterata, in modo obiettivo e coerente. La schedatura delle singole unità archivistiche, quindi, ha mirato a dare una descrizione dettagliata degli oggetti delle varie pratiche, una loro esatta datazione, alla rilevazione delle segnature archivistiche presenti sui documenti e sulle camicie e a evidenziare tutti quegli altri elementi che fossero essenziali per ricostruire la struttura dell'archivio. Proprio dal confronto e dall'analisi della schedatura è stato possibile ricavare la struttura originaria e le articolazioni interne del fondo moderno con tutte le variazioni succedutesi nel corso degli anni. Il fondo, a prima vista, risultava organizzato secondo il "titolario" ministeriale delle 15 categorie e presentava una doppia articolazione tra la "serie del carteggio", organizzata a serie annuale chiusa, e le "serie particolari" ordinate cronologicamente e a serie aperta. Il carteggio, a sua volta, presentava un alternanza di vari "titolari" dovuta sia alle varie epoche storiche, sia all'intervento di riordino prefettizio. Ci si è resi conto, infatti, che la documentazione poteva essere suddivisa in tre archi cronologici: il primo che andava dal 1898 al 1937, il secondo dal 1938 al 1947 e il terzo dal 1948 al 1956. A ognuno di questi periodi corrispondeva un titolario ben preciso che si differenziava dai successivi e che trovava conferma nelle classifiche e nelle segnature apposte sugli atti e sulle camice che racchiudevano i documenti. Per il primo periodo (1898 - 1937) il "titolario" utilizzato corrispondeva, per lo più, a quello della circolare ministeriale del 1897 anche se con qualche lieve differenza (1); mentre, invece, quello del secondo periodo (1938 - 1947) risultava completamente diverso. Si trattava, infatti, di un titolario particolare proprio dell'epoca fascista organizzato sempre su 15 categorie che, però, presentava un numero maggiore o minore di classi e una diversa distribuzione degli atti all'interno di ogni categoria (2). Pur non essendo riusciti a trovare il titolario originario, è stato possibile ricostruirlo attraverso le intitolazioni e le segnature delle camice prestampate che racchiudevano i documenti e mediante le classifiche apposte sugli atti che corrispondevano a quelle delle camice. Lo studio della documentazione ha, inoltre, permesso di determinare l'oggetto di quelle classi di cui non era stato trovato il titolo originario. Tutto ciò ha confermato che le variazioni presenti all'interno delle varie categorie erano da imputare essenzialmente al regime fascista che in parte introduceva nuove tipologie di atti, come per es. la documentazione relativa alla Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale in Categoria VIII, e in parte eliminava determinati tipi di documenti che, invece, erano presente nel periodo precedente. Questo comportava, di conseguenza l'introduzione di nuove classi (dove necessario), l'eliminazione di altre, una nuova ridistribuzione degli atti all'interno delle varie classi e una loro diversa intitolazione. Il fatto poi che la struttura così ricostruita mostrasse notevoli analogie con altri titolari "fascisti" utilizzati in altri comuni, ha confermato l'ipotesi dell'esistenza e dell'utilizzo di questo nuovo titolario. Quello del terzo periodo (1938 - 1958), invece, era un ibrido costruito in parte sulla base del titolario ministeriale del 1897 e in parte su quello fascista (3). All'interno di ogni categoria, infatti, si potevano trovare classi prettamente ministeriali accanto ad altre prettamente fasciste. Nonostante ciò la nuova struttura risultava estremamente coerente e trovava conferma nella classifica degli atti che, a parte un periodo di transizione in cui i documenti seguivano in parte il titolario fascista e in parte quello nuovo, adottavano senza incertezze la nuova struttura. A questo punto si è posto il problema se mantenere la struttura originaria del fondo archivistico oppure no. A rendere problematica la scelta interveniva anche il riordino operato negli anni '50 dall'archivista della prefettura il quale nell'inventariare la documentazione della Sezione Moderna ha utilizzato in parte il titolario del periodo 1948 - 1956, in parte ha confermato le strutture originarie dei vari periodi del fondo archivistico. Oltretutto le sue scelte nell'utilizzo dei titolari e le riclassificazione degli atti il più delle volte risultavano incoerenti. Per es. documenti relativi al personale del Comune alle volte erano attribuiti alla Categoria I Classe 6 (confermando) altre volte sempre alla Categoria I ma alla classe 7. Lo stesso accade in epoca fascista il cui titolario risulta abbastanza vicino a quello utilizzato negli anni 1948 - 1958. Infatti, i documenti relativi al cimitero (per es.) sono in parte classificati come Categoria IV classe 5 (come prevedeva il titolario fascista), in parte vengono attribuiti alla Classe 6 come previsto dal titolario del periodo successivo (4). Di fronte a un comportamento così poco coerente e a delle scelte che non tenevano in nessun conto della struttura originaria della documentazione si è scelto, anche per i motivi sopracitati, di seguire la classifica originaria degli atti che risultava senza ombra di dubbio la più coerente e la più fedele alla stratificazione originaria del fondo archivistico. Pertanto nel riordino e nell'inventariazione della documentazione si sono riapplicati i titolari originari dei tre periodi suindicati e si sono segnalate, nelle prefazioni delle diverse categorie e nelle note delle singole unità archivistiche, le discrepanze tra la classifica originaria degli atti e quella apposta dal riordinatore prefettizio. Questo ha permesso di salvaguardare la fisionomia originaria del fondo archivistico e al tempo stesso di sottolineare le variazioni introdotte, in epoca fascista, nella produzione documentaria.
Le operazioni di riordino materiale della documentazione hanno comportato le seguenti operazioni:
1) mantenimento della struttura annuale a serie chiusa;
2) mantenimento dei vari tipi di fascicoli trovati premettendo, per ogni categoria, prima il fascicolo generico di ciascuna classe e poi quelli specifici e particolari afferenti a quella determinata classe;
3) ricostituzione, per quanto possibile, delle pratiche smembrate all'interno di ogni categoria e classe;
4) riordino cronologico degli atti all'interno dei vari fascicoli;
5) controllo della classificazione degli atti con spostamenti e riclassificazione dei documenti che presentavano una erronea classificazione originaria o prefettizia;
6) attribuzione di una classificazione agli atti che ne erano privi;
7) riconduzione all'archivio generale e alle categorie di appartenenza delle pratiche e dei nuclei documentari rimasti fuori dall'inventario prefettizio. A questo riguardo gli "spezzoni di serie" sono stati ricondotti all'anno di inizio, le pratiche pluriennali sono state inserite, valutando caso per caso, nell'anno di inizio o nell'anno di fine, mentre invece gli atti sciolti sono stati inseriti nelle categorie e classi dell'anno di appartenenza;
8) creazioni di nuove unità archivistiche dove necessario;
9) enucleazione dell'eventuale materiale da proporre per lo scarto.
Si è passati, quindi, alla condizionatura del carteggio generale delle 15 categorie in faldoni e alla numerazione dei fascicoli all'interno di ogni singolo faldone. A questo proposito va precisato che la numerazione dei fascicoli riprende da uno per ogni faldone. Si è preferito, infatti, non adottare un unico numero di corda per la numerazione dei fascicoli. Fatto questo si sono numerati i singoli faldoni in modo consequenziale (5).
Per quanto riguarda i registri e le serie particolari si è provveduto prima di tutto a individuare e a ricostituire le varie serie, in secondo luogo a riordinarle cronologicamente, in terzo luogo a ricondurle alla categoria di appartenenza. Si proceduto, quindi, alla loro schedatura e alla loro collocazione fisica all'interno dei locali dell'archivio. Contemporaneamente si è provveduto a numerare ogni registro o faldone delle serie particolari badando a mantenere il collegamento con le serie dei registri della c. d. Sezione Post - Unitaria (6).

Per la redazione dell'inventario ci si è avvalsi del programma Sesamo versione 3.2 fornito dalla Regione Lombardia e si sono seguite le indicazioni della Soprintendenza Archivistica della Lombardia per l'unificazione degli standard descrittivi. L'informatizzazione del lavoro di schedatura è stata preceduta dalla delineazione della struttura piramidale da dare alla Sezione Moderna per poterla trattare con il programma Sesamo. Infine la Sezione Moderna è stata inserita all'interno della struttura informatica definitiva di tutto il complesso documentario dell'Archivio Storico del Comune di Asola dal 1401 al 1958. Pertanto la redazione della Sezione Moderna nel presente inventario è così organizzata:
a) due introduzioni generali una relativa al Carteggio Generale e una relativa ai Registri/Serie particolari contenenti notizie sulla consistenza e tipologia della documentazione e dei registri, sul loro stato di conservazione, sulla loro struttura complessiva, sugli strumenti di corredo presenti e sui criteri metodologici adottati nell'ordinamento e nella descrizione inventariale;
b) una serie di introduzioni specifiche alle partizioni strutturali intermedie (categorie, serie, sottoserie) sia per la parte del Carteggio Generale che per quella dei Registri/Serie Particolari. Ognuna di queste introduzioni contiene notizie sulla tipologia documentaria, sulle sue caratteristiche e variazioni lungo tutto l'arco conologico del fondo archivistico 1898 - 1958, sui criteri di ordinamenti adottati nel presente inventario e eventualmente nei precedenti interventi di riordino, sui mezzi di corredo coevi alla documentazione o successivi e tutte quelle altre notizie che potessero risultare utili ai fini della comprensione della natura della documentazione;
c) le singole unità archivistiche: per quanto riguarda il Carteggio Generale della Sezione Moderna come unità archivistica è stato scelto il "fascicolo" che di volta in volta può coincidere con il fascicolo per classe, il fascicolo originario per "oggetto" o pratica, il fascicolo per tipi di atti, il fascicolo generico, il fascicolo per categorie pluriennali (protocollo riservato) e gli spezzoni di serie. Per queste due ultime tipologie di fascicoli si sono usate le unità e le sottounità, l'unità corrisponde al fascicolo generale che racchiude tutta la documentazione e reca l'oggetto "dell'affare o pratica", mentre le sottounità individuano le sottofascicolazioni interne in cui è suddivisa la documentazione del fascicolo generale.
La descrizione inventariale delle unità archivistiche riporta i seguenti elementi:
1) numero progressivo dato all'unità archivistica dal programma Sesamo (si sottolinea che tale numero non serve per il reperimento degli atti, ma solo per una quantificazione generale delle unità archivistiche. Per reperire gli atti si deve fare riferimento alla segnatura archivistica);
2) titolo: riporta in grassetto l'indicazione estesa della Categoria e della Classe di appartenenza del fascicolo descritto;
3) anno di archiviazione;
4) contenuto: riporta in forma sintetica l'argomento dell'unità archivistica descritta preceduta, se necessario, dal titolo originario della pratica posto tra virgolette. A conclusione della descrizione dell'argomento viene segnalata la datazione complessiva dei documenti che formano il fascicolo;
5) segnatura antica: indica il vecchio numero di inventario del faldone (7);
6) note: contengono la descrizione degli eventuali allegati con la loro datazione, le osservazioni circa le discrepanze tra la classificazione originaria degli atti e quella del riordinatore prefettizio, le eventuali riclassificazioni degli atti operate nel presente intervento di riordino, gli eventuali rimandi ad altre unità archivistiche dell'inventario;
7) classificazione: indicazione del livello dell'unità archivistica all'interno della struttura ad albero dell'archivio attribuita dal programma;
8) segnatura archivistica o collocazione fisica: riporta il numero del faldone e il numero d'ordine del fascicolo all'interno di ogni faldone. Per le sottounità, di seguito al numero del fascicolo, viene segnalato il numero del sottofascicolo.
Si è ovviato all'indicazione del tipo di supporto, del tipo di unità, dello stato di conservazione dei documenti, del formato in quanto non necessari per il fondo moderno. Per quanto riguarda il report usato si è adottato quello storico che non prevede fincature.

Note
1. Per la struttura del titolario degli annni 1898 - 1937 si consulti la Circolare Ministeriale 17100 del 1 marzo 1897.
2. Il titolario dell'epoca fascista è così organizzato:
Categoria I Amministrazione: Classe 1 Ufficio comunale; Classe 2 Archivio; Claase 3 Economato; Classe 4 Podestà e commissioni; Classe 5 Deliberazioni; Classe 6 Personale d'amministrazione; Classe 7 Locali per gli uffici; Classe 8 Cause e liti; Classe 9 Istituti amministrati dal Comune; Classe 10 Servizi amministrativi; Classe 11......; Classe 12.....;
Categoria II Opere pie e beneficenza: Classe 1 Congregazione di carità e altri istituti di assistenza e beneficenza; Classe 2 Spedalità e ricovero degli inabili; Classe 3 Assistenza alle madri e ai fanciulli; Classe 4 Provvedimenti demografici; Classe 5 Elenco dei poveri, sussidi; Classe 6 Lotterie, tombole, fiere di beneficenza;
Categoria III Polizia urbana e rurale: Classe 1 Personale; Classe 2 Servizi e regolamenti; Classe 3 Provvedimenti di polizia;
Categoria IV: Sanità ed Igiene: Classe 1 Ufficio sanitario - personale; Classe 2 Servizio sanitario; Classe 3 Epidemie, malattie contagiose, epizoozie; Classe 4 Igiene pubblica, regolamenti, macello; Classe 5 Polizia mortuaria, cimiteri;
Categoria V Finanze: Classe 1Patrimonio comunale; Classe 2 Contabilità comunale; Classe 3 Imposte erariali; Classe 4 Imposte e tasse comunali e provinciali; Classe 5 Imposta di consumo; Classe 6 Catasto e commissione censuaria; Classe 7 Privative e regio lotto; Classe 8 Mutui attivi e passivi; Classe 9 Servizio di esattoria e tesoreria;
Categoria VI Governo: Classe 1 Leggi, decreti, circolari; Classe 2 Autorità governative e provinciali; Classe 3 Elettorato ed elezioni politiche (amministrative); Classe 4 Feste nazionali, celebrazioni varie, commemorazioni; Classe 5 Azioni al valor civile - onorificenze, decorazioni; Classe 6 Pensioni governative;
Categoria VII Grazia, Giustizia e Culto: Classe 1 Circoscrizioni giudiziarie (Preture, tribunali, corte d'assise); Classe 2 Assessori di corte d'assise; Classe 3 Carceri mandamentali e giudiziarie, trasporti carcerari; Classe 4 Ufficio di conciliazione; Classe 5 Archivio notarile; Classe 6 Culto;
Categoria VIII Leva e truppe: Classe 1 Leva di terra e di mare; Classe 2 Servizi militari; Classe 3 Prestazioni militari; Classe 4 Sussidi alle famiglie dei militari richiamati; Classe 5 Milizia Volontaria per la sicurezza nazionale; Classe 6 Tiro a segno nazionale ed istruzione premilitare; Classe 7 mobilitazione; Classe 8 Minorati di guerra, assistenza;
Categoria IX Educazione Nazionale: Classe 1 Autorità scolastiche e personale; Classe 2 Scuole elementari e asili d'infanzia; Classe 3 Scuole professionali e di avvaimento, scuole secondarie, università; Classe 4 Istituzioni integrative della scuola; Classe 5 Istituti scientifici, biblioteche, gallerie, musei, manifestazioni; Classe 6 circolari;
Catgoria X Lavori pubblici, poste, telegrafi, telefoni: Classe 1 Lavori pubblici in genere. Circolari e disposizioni varie; Classe 2 Strade e piazze; Classe 3 Opere e lavori diversi ordinari e straordinari; Classe 4 Illuminazione ed impianti elettrici; Classe 5 Acque e fontane pubbliche; Classe 6 Consorzi; Classe 7 Espropri; Classe 8 Ufficio tecnico; Classe 9 Costruzione e restauro degli edifici; Classe 10 Servizio post - telegrafonico; Classe 11 Ferrovie, tramvie, autoservizi di linea;
Categoria XI Agricoltura, Industria, Commercio: Classe 1 Agricoltura, caccia, pesca, zootecnia; Classe 2 Industrie - cooperative; Classe 3 Commercio; Classe 4 Fiere, mercati, esposizioni; Classe 5 Pesi e misure; Classe 6 Lavoro e previdenza sociale; Classe 7 Corporazioni e associazioni sindacali;
Categoria XII Stato Civile, Censimento, Statistiche: Classe 1Stato civile; Classe 2 Anagrafe (censimento); Classe 3 Statistica;
Categoria XIII Esteri: Classe 1 Comunicazioni con l'estero; Classe 2 Immigrati - stranieri; Classe 3 Emigranti - passaporti;
Categoria XIV Varie: Classe 1 Oggetti diversi non classificate nelle altre categorie;
Categoria XV Sicurezza pubblica: Classe 1 Pubblica incolumità; Classe 2 Teatri e trattenimenti pubblici; Classe 3 Esercizi pubblici; Classe 4 Licenze diverse, certificati e professioni ambulanti; Classe 5 Pregiudicati, diffidati, ammoniti, ammessi a libertà vigilata o al confino di polizia, oziosi e vagabondi. Informazioni e provvedimenti; Classe 6 avvenimenti straordinari e affari diversi interessanti la pubblica sicurezza; Classe 7 Mentecatti; Classe 8 Incendi e servizio pompieri; Classe 9 Autoveicoli; Classe 10 Contravvenzioni in genere; Classe 11...... .
3. Il titolario degli anni 1948 - 1958 è contenuto in una pubblicazione dal titolo "Rubrica d'archivio" stampata nel 1942 che riporta il testo della Circolare Ministeriale 17100 del 1 Marzo 1897 e lo schema del seguente titolario:
Categoria I Amministrazione: Classe 1 Comune ed ufficio comunale; Classe 2 Archivio e protocollo; Classe 3 Economato; Classe 4 Elezioni amministrative - liste dei candidati, riparto dei consiglieri per frazioni; Classe 5 Consiglio comunale e consiglieri giunta municipale ed assessori; Classe 6 Sindaco - commissari - commissioni; Classe 7 Impiegati, salariati, personale avventizio, personale incaricato; Classe 8 Locali per uffici diversi; Classe 9 Cause, liti e conflitti riguardanti l'amministrazione comunale; Classe 10 Andamento dei servizi amministrativi; Classe 11 Istituzioni e manifestazioni diverse connesse con l'amministrazione comunale;
Classe 12 Istituti diversi amministrati dal Comune; Classe 13 Circolari ed istruzioni;
Categoria II Opere pie e beneficenza: Classe 1 Ente comunale di assistenza ed altre opere pie di assistenza e beneficenza; Classe 2 Ospedali, ricoveri di mendicità, inabili al lavoro, spedalità, rette ospedaliere; Classe 3 Brefotrofi, orfanotrofi, esposti, baliatico; Classe 4 Società operaie di mutuo soccorso - sussidi - Istituti di assistenza filantropica; Classe 5 Lotterie - tombole - pesche - fiere di beneficenza; Classe 6 Circolari ed istruzioni;
Categoria III Polizia rurale: Classe 1Personale, guardie municipali, guardie campestri; Classe 2 Servizi e regolamenti di polizia; Classe 3 Provvedimenti di polizia; Classe 4 Circolari ed istruzioni;
Categoria IV Sanità ed Igiene: Classe 1 Ufficio sanitario, personale; Classe 2 Servizio sanitario; Classe 3 Epidemie, malattie contagiose, epizoozie, vaccinazioni; Classe 4 Sanità marittima - lazzaretti - locali di isolamento; Classe 5 Igiene pubblica, regolamenti, macello; Classe 6 Polizia mortuaria - cimiteri - personale; Classe 7 Circolari ed istruzioni;
Categoria V Finanze: Classe 1Proprietà comunali, inventari dei beni mobili ed immobili - debiti e crediti; Classe 2 Bilanci, conti, contabilità speciali; Classe 3 Imposte e tasse erariali; Classe 4 Imposte, tasse e contributi comunali e provinciali - contributi sindacali; Classe 5 Imposta di consumo; Classe 6 Catasto e commissione censuarie; Classe 7 Privative - lotto; Classe 8 Mutui attivi e passivi; Classe 9 Servizio di esattoria e tesoreria; Classe 10 Circolari ed istruzioni;
Categoria VI Governo: Classe 1 Leggi e decreti - Gazzetta Ufficiale - Foglio annunzi legale - Bollettino Prefettura - Autorità governativa; Classe 2 Circoscrizioni regionali e provinciali; Classe 3 Feste nazionali - commemorazioni - bandiera; Classe 5 Azioni al valor civile - onorificenze - decorazioni; Classe 6Concessioni governative, pensioni civili; Classe 7 Partitit politici e loro organizzazione; Classe 8 Giustizia amministrativa; Classe 9 Circolari ed istruzioni;
Categoria VII Grazia, Giustizia, Culto: Classe 1 Circoscrizioni giudiziarie, pretura, tribunale, corte di assise e corte di appello; Classe 2 Giudici popolari; Classe 3 Carceri mandamentali e giudiziarie - penitenziari, trasporti carcerari; Classe 4 Ufficio di conciliazione; Classe 5 Archivio notarile - professioni legali; Classe 6 Culto; Classe 7 Circolari ed istruzioni;
Categoria VIII Leva e truppe: Classe 1 Leva di terra, del mare e dell'aria; Classe 2 Servizi militari; Classe 3 Tiro a segno; Classe 4 Caserme militari - alloggi; Classe 5 Mobilitazione; Classe 6 Affari militari dipendenti dalla guerra; Classe 7 Associazioni militari; Classe 8 Circolari d istruzioni;
Categoria IX Istruzione Pubblica: Classe 1 Autorità scolastiche e personale; Classe 2 Asili d'infanzia e scuole elementari; Classe 3 Educatori comunali, scuole professionali; Classe 4 Scuole di istruzione media e universitaria; Classe 5 Istituti scientifici, biblioteche, gallerie, musei, istituzioni varie integrative della scuola; Classe 6 Circolari ed istruzioni;
Categoria X Lavori pubblici, poste - telegrafi, telefono, radio, televisione: Classe 1 Strade, piazze, costruzione e manutenzione; Classe 2 Ponti e gallerie, lavori straordinari diversi; Classe 3 Illuminazione ed impianti elettrici; Classe 4 Acque e fontane pubbliche; Classe 5 Consorzi stradali, idraulici, di bonifica e difesa; Classe 6 Espropriazioni per cause di pubblica utilità; Classe 7 Poste, telegrafi, telefoni, radio, televisione; Classe 8 Ferrovie, tramvie, filovie, autobus, autoservizi, automobili; Classe 9 Ufficio tecnico; Classe 10 Costruzione, restauro e manutenzione edifici comunali e privati; Classe 11 Porti, spiagge, fari; Classe 12 Circolari ed istruzione;
Categoria XI Agricoltura, Industria, Commercio: Classe 1Agricoltura, caccai, pesca zootecnia, piante; Classe 2 Industria; Classe 3 Commercio; Classe 4 Fiere, mercati ed esposizioni; Classe 5 Pesi e misure; Classe 6 Lavoro e previdenza sociale; Classe 7 Camera di Commercio, Industria e Agricoltura; Classe 8 Artigianato; Classe 9 Circolari ed istruzioni;
Categoria XII Stato civile: Classe 1 Stato Civile; Classe 2 Anagrafe; Classe 3 Censimento e statistica; Classe 4 Circolari ed istruzioni;
Categoria XIII Esteri: Classe 1 Comunicazioni con l'estero; Classe 2 Emigrati; Classe 3 Emigranti; Classe 4 Circolari ed istruzioni;
Categoria XIV Varie: Classe 1 Oggetti diversi non classificati nelle altre categorie;
Categoria XV Sicurezza pubblica: Classe 1Pubblica incolumità - calamità pubbliche; Classe 2 Polveri e materie esplodenti - armi; Classe 3 Teatri, cinematografi ed altri trattenimenti pubblici; Classe 4 Esercizi pubblici; Classe 5 Scioperi e disordini - manifestazioni pubbliche civili e religiose; Classe 6 Mendicità; Classe 7 Pregiudicati, ammoniti, sorvegliati, domiciliati coatti, espulsi dall'estero, scarcerati, oziosi, vagabondi; Classe 8 Avvenimenti straordinari ed affari diversi interessanti la pubblica sicurezza; Classe 9 Agenti della forza pubblica, carabinieri ecc. contributi, spese di casermaggio; Classe 10 Trasporto mentecatti al manicomio; Classe 11 Incendi e vigili del fuoco; Classe 12 Circolari ed istruzioni.
Si fa notare che questo titolario è tutt'ora in uso nel Comune di Casalmoro (?).
4. A questo proposito si veda quanto detto nelle singole introduzioni generali alle varie Categorie.
5. Bisogna sottolineare che la numerazione dei faldoni del carteggio della Sezione Moderna risulta ancora provvisoria, in quanto non è stato ancora possibile procedere alla condizionatura definitiva in faldoni chiusi della c.d. Sezione Post - Unitaria (1868 - 1910 con antecedenti a partire dal 1467) e quindi la numerazione di corda dei faldoni di questa Sezione potrebbe subire dei cambiamenti per le diverse dimensioni dei nuovi faldoni rispetto a quelli vecchi. Comunque il Carteggio generale delle 15 categorie della Sezione Moderna si compone di 287 faldoni, piu n. tot di faldoni delle serie particolari.
6. Per ulteriori dettagli sul materiale costituente la parte delle Serie particolari della Sezione Moderna, sui criteri di ordinamento seguiti, sul tipo di unità archivistica adottato, sugli standard descrittivi utilizzati e sui criteri di informatizzazione di questa parte di inventario, si rimanda all'introduzione generale delle Serie particolari e alle singole introduzioni di ogni serie archivistica del presente inventario.
7. Si tratta del numero progressivo dato ai singoli faldoni dal riordinatore prefettizio nell'inventario "L'Archivio Moderno".

La Sezione Moderna dell'archivio storico del Comune di Asola è fornita dei seguenti strumenti di corredo:
1) Il titolario denominato "Rubrica d'Archivio" usato negli anni 1948 - 1958;
2) "L'Archivio Moderno": inventario redatto da un riordinatore prefettizio negli anni cinquanta comprendente la documentazione (il carteggio delle 15 categorie) dal 1898 al 1958. Tale inventario non risulta approvato e non compare agli atti della Soprintendenza Archivistica per la Lombardia.

Strumenti di ricerca

Inventario della Sezione postunitaria e moderna
Inventario
Inventario Ghio = Manuela Ghio, Inventario della Sezione postunitaria e moderna, 1999
Autori: Ghio Manuela

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