Lavori pubblici, poste, telegrafi, telefoni (1904 - 1956)

categoria | livello: 4

Produttore fondo: Asola, Comune di Asola (sec. XIII - )

Contenuto: La categoria dei Lavori Pubblici è una di quelle che subisce maggiori modificazioni durante l'epoca fascista con l'adozione del relativo titolario. Dal 1898 al 1937, infatti, lo schema di questa categoria non si discosta per nulla da quello proposto nel titolario ministeriale e la segnatura originaria degli atti conferma in pieno tale struttura. La stessa assegnazione della documentazione alle varie classi rispecchia in buona parte quella presente nel titolario ministeriale. Le uniche eccezzioni si hanno per l'incapacità del protocollista di quell'epoca di cogliere con esattezza l'oggeto della pratica, per cui a volte può succedere che atti relativi a consorzi di acque o a strade consorziali anzicché essere assegnati alla classe 5, vengono attribuiti alla classe 1 o alla classe 4. In questi casi si è cercato di valutare di volta in volta se era possibile mantenere gli atti nella classifica originaria o se era più opportuno riclassificarli e segnalare le eventuali discrepanze nelle note delle singole schede. Lo stesso riordinatore prefettizio avvalla in ogni caso la segnatura originaria degli atti.
I problemi cominciano, invece, con l'epoca fascista e l'adozione del relativo titolario. La Categoria X mantiene sempre le 11 classi, ma subisce notevoli sconvolgimenti al suo interno. Il nuovo schema, infatti, è il seguente: Classe 1 Lavori pubblici in genere. Circolari e disposizioni; Classe 2 Strade e piazze; Classe 3 Opere e lavori diversi ordinari e straordinari; Classe 4 Illuminazione ed impianti elettrici; Classe 5 Acque e fontane pubbliche; Classe 6 Consorzi; Classe 7 Espropri; Classe 8 (Ufficio Tecnico); Classe 9 Costruzione e restauro degli edifici; Classe 10 Servizio post - telegrafonico; Classe 11 Ferrovie, tramvie, autoservizi di linea. A questa nuova struttura corrisponde anche il cambio di classificazione degli atti, per cui documenti che prima erano classificati come classe 3, secondo il titolario ministeriale, risultano classificati come Categoria X classe 4 in epoca fascista. Se paragoniamo la struttura della Categoria X di epoca fascista con quella di epoca ministeriale ci accorgiamo che i cambiamenti non riguardano solo l'ordine o il titolo delle classi, ma anche la distribuzioni degli atti all'interno delle varie classi. In classe 1, infatti, non si trovano solo circolari e atti contenenti disposizioni in materia di lavori pubblici, ma anche tutta la documentazione relativa alla nomina e al rinnovo della Commissione Edilizia e alle convocazioni delle sue riunioni. Ci sono, inoltre, anche le varie pratiche edilizie esaminate nel corso delle sedute della Commissione con i relativi allegati e l'esito delle decisioni della Commissione. Non mancano, infine, le richieste di licenze edilizie, i progetti di lavori pubblici, i rilevamenti statistici sull'attività edilizia ecc., tutta documentazione che secondo il titolario ministeriale si dovrebbe trovare in classe 10. A sua volta la classe 9 è strettamente collegata con la classe 1 e ne è il suo naturale proseguimento. Qui, infatti, troviamo le richieste di autorizzazioni per lavori edilizi, i progetti di lavori pubblici, le concessioni di agibilità e abitabilità, gli atti relativi al regolamento comunale di edilizia e alla gestione delle case popolari, le pratiche edilizie e i documenti inerenti alle gare d'appalto per i lavori pubblici che non sono collocati in classe 1.
La classe 2 raccoglie, invece, tutta la documentazione relativa alla costruzione e alla manutenzione delle strade e delle piazze, alla classificazione delle strade, alla segnaletica stradale, al servizio di innaffio delle strade comunali e al mantenimento dei giardini e delle aree verdi. Rientrano in questa classe anche le strade vicinali che, invece, col titolario ministeriale erano in classe 5.
La classe 3, che compare solo negli anni 1946 e 1947, comprende gli atti relativi alle opere e ai lavori pubblici straordinari. Infatti vi si trova la documentazione relativa al danneggiamento delle abitazioni durante la guerra, ai danni causati al ponte sul Chiese dalla piena e altri documenti simili.
Le classi relative alla illuminazione pubblica, ai consorzi stradali e idraulici, agli espropri, al servizio post - telegrafonico, alle ferrovie, tramvie e autoservizi di linea mantengono, grosso modo, la stessa tipologia di atti prevista dal titolario ministeriale anche se cambiano il numero di classe. Discorso diverso deve essere fatto per la classe 8, la cui esistenza è stata ipotizzata per deduzione dalla presenza delle altri classi. Questa classe, infatti, compare solo una volta nel 1940 e contiene atti relativi all'ufficio tecnico e ai lavori eseguiti dai tecnici comunali. Di conseguenza si è ipotizzato che riguardasse appunto l'ufficio tecnico, anche se non ci sono dati certi per avvalorare tale ipotesi.
Di fronte alla documentazione di epoca fascista di questa categoria l'opera del riordinatore prefettizio risultava alquanto incoerente. In parte avvallava la classifica fascista e la riconfermava, in parte riclassificava gli atti riportandoli al titolario usato nei suoi anni che ricalcava quello ministeriale. Questo creava una confusione notevole in quanto si venivano a mescolare classi di epoca fascista con classi di stampo ministeriale. Oltretutto spesso i documenti di una classe una volta erano classificati secondo il titolario fascista e la volta successiva secondo quello ministeriale. Di fronte a questo comportamento ambiguo e poco chiaro si è scelto di seguire la classifica originaria degli atti - che era la più coerente - senza tenere conto delle successive variazioni apportate dall'incaricato della prefettura. Nelle note delle singole schede, tuttavia, si sono riportate tutte le indicazioni relative alla classifica originaria degli atti e a quella applicata dal riordinatore prefettizio in modo da giustificare di volta in volta il comportamento adottato per ogni singola unità archivistica.
Dal 1948 al 1958 con l'adozione del nuovo titolario, la categoria dei Lavori pubblici subisce una nuova modificazione. La struttura ricalca quella ministeriale, ma si arricchisce di una nuova classe. Pertanto il nuovo schema è il seguente: Classe 1 Strade, piazze e giardini - Costruzione e manutenzione; Classe 2 Ponti e gallerie - lavori straordinari diversi; Classe 3 Illuminazione ed impianti elettrici; Classe 4 Acque e fontane pubbliche; Classe 5 Consorzi stradali, idraulici, di bonifica e di difesa; Classe 6 Espropriazione per causa di pubblica utilità; Classe 7 Poste, telegrafi, telefoni, radio, televisione; Classe 8 Ferrovie, tramvie, filovie, autobus, autoservizi, automobili; Classe 9 Ufficio tecnico comunale; Classe 10 Costruzione, restauro e manutenzione edifici comunali e privati; Classe 11 Porti, spiagge, fari; Classe 12 Circolari ed istruzioni. Quest'ultima classe non risulta mai utilizzata in quanto le varie circolari vengono distribuite nelle classi specifiche a seconda del loro argomento. Le uniche differenze con il titolario ministeriale sono date dal fatto che le strade vicinali sono di solito inserite nella classe 1, mentre gli atti relativi alle fognature vengono attribuiti alla classe 2 e non alla classe 4 come previsto dal titolario ministeriale.
La segnatura degli atti conferma la struttura proposta, anche se tra il 1948 e il 1949 si nota una certa vischiosità nelle segnatura degli atti che in parte seguono ancora il titolario fascista e in parte il nuovo titolario adottato. Per questo periodo l'intervento del riordinatore prefettizio non presenta ambiguità in quanto segue fedelmente il nuovo titolario.
Prima di concludere va segnalato che a questa categoria si ricollega la serie delle Pratiche Edilizie che parte dal 1953 e prosegue fino ai giorni nostri.

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