Titolo I - Origine e dotazione (1864 - 2005)
titolo | livello: 2
Produttore fondo: Milano, Ospedale Maggiore di Milano (1456 - 2005)
Storia archivistica: Il titolo "Origine e dotazione" comprende quattro classi: "Eredità e legati", "Donazioni", "Sostituzioni" e "Case di residenza".
Le classi "Eredità e legati" e "Donazioni" erano state previste da Pio Pecchiai come uniche e infatti vi si trova documentazione dal XIV al XXI secolo. La documentazione, prima del Pecchiai, era organizzata alfabeticamente per nome del testatore o del donatore. Il Pecchiai ritenne opportuno ordinare cronologicamente per data del testamento o dell'atto di donazione la parte antica (anteriore al 1900) e stabilì una sezione di deposito che prevedeva la conservazione in ordine alfabetico della documentazione degli ultimi venti anni al fine di renderla più facilmente consultabile agli uffici. Ogni cinque anni tale documentazione doveva essere versata alla sezione storica, assumendo l'ordinamento cronologico. In realtà tale sistema non fu mai adottato dagli archivisti a lui successivi. Attualmente la documentazione delle due classi è divisa in Parte antica (fino al 1899) e Parte moderna (dal 1900 al 2005), la prima in ordine cronologico, la seconda in alfabetico per nome del benefattore.
La classe "Sostituzioni", come quelle di "Eredità e legati" e "Donazioni", è unica dal XV al XX secolo. A differenza di queste, però, non presenta alcuna cesura tra il XX secolo e i secoli precedenti e per questo motivo la classe verrà inventariata nella Parte antica creata da Pecchiai.
La classe comprende le sottoclassi "Sostituzioni a corpi" e "Sostituzioni a famiglie"; i fascicoli sono ordinati cronologicamente per data del testamento o della donazione (la documentazione relativa al XX secolo si riduce a pochi fascicoli già registrati in una apposita rubrica cartacea ed in un file di Excel).
In merito alla classe "Case di residenza", nel 1914 Pecchiai scrive: "Sotto questa classe vennero riuniti sin da' tempi dell'archivista Borbone, circa un secolo fa, tutti gli atti riguardanti gli edifici ospitalieri; la loro fabbrica, le loro riparazioni e modifiche, il loro arredamento, ecc.". L'esame delle carte ha evidenziato come tale criterio non sia stato sempre seguito negli anni successivi.
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/archivi/complessi-archivistici/MIBA00D21F/