Milano, via Felice Casati n. 6 (1945 - 1951)
sottoclasse | livello: 5
Produttore fondo: Milano, Ospedale Maggiore di Milano (1456 - 2005)
Consistenza: 4 fascc.
Contenuto: La succursale di via Felice Casati nacque su specifica richiesta della Direzione di sanità militare alleata il 9 giugno 1945: non essendo sufficienti i letti del Reparto dermoceltico di via Pace per ospitare tutte le prostitute girovaghe raccolte dalle "retate" eccezionali della polizia militare, messe in atto per arginare il dilagare del morbo, si richiese agli Ispettori dermosifilopatici della Provincia di Milano una sede che potesse ospitare almeno 350 letti. La scelta degli Ispettori cadde sulla Scuola elementare comunale in disuso di via Casati.
L'edificio, già dotato di ampie camerate e di una cucina, avrebbe dovuto essere adattato ad uso ospedaliero. Il Ministero degli Interni si assunse l'onere finanziario e il Medico provinciale suggerì di affidare l'allestimento e la gestione del reparto alla Direzione sanitaria dell'Ospedale Maggiore (allora presso Niguarda). In 20 giorni l'amministrazione dell'Ospedale Maggiore fu in grado di rendere operativo il reparto (si veda la relazione del dott. Cesare Ducrey) (1).
Quando alla Polizia militare alleata subentrò la squadra buoncostume della polizia italiana, le "retate" si ridussero fortemente come il numero delle donne portate a visita al reparto. Questo fatto e soprattutto la necessità del comune di Milano di riavere l'edificio di via Casati, determinarono la chiusura e l'abbandono dell'edificio il 15 settembre 1946.
Note:
(1) La relazione citata si trova nel primo fascicolo intitolato "Costituzione".
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/archivi/complessi-archivistici/MIBA00D233/