Accettazione e guardia (1907 - 1970)

sottoclasse | livello: 6

Produttore fondo: Milano, Ospedale Maggiore di Milano (1456 - 2005)

Consistenza: 15 fascc.

Storia archivistica: Nota storica
"La costruzione e l'arredamento del Padiglione di Guardia e Accettazione si devono alla generosità di Pompeo Confalonieri il quale, nel proprio testamento, destinò il ricavato dalla vendita di alcuni immobili di sua proprietà alla beneficenza, senza specificare il destinatario. Furono l'esecutore testamentario, l'Avvocato Cesare Agrati, e la Signora Giussia Cazzavago, sua erede, a scegliere l'Ospedale Maggiore di Milano come beneficiario del lascito, richiedendo l'intitolazione di un nuovo edificio ospedaliero a Pompeo Confalonieri.
Con delibera 22 gennaio 1908 il Consiglio approvò il progetto dell'Ufficio Tecnico per la costruzione del padiglione Confalonieri, destinato ad accogliere i malati gravi di forme chirurgiche infettive. La realizzazione del progetto subì pesanti ritardi a causa delle servitù gravanti sull'area prescelta, cioè quella tra via Manfredo Fanti e via della Commenda. L'avvocato Agrati non mancò di esprimere il proprio rammarico per la mancata realizzazione e nel 1911 chiese al Consiglio di modificare la destinazione del Padiglione: esso avrebbe dovuto ora "provvedere ai soccorsi d'urgenza della città sostituendo l'attuale Guardia". Il cambio di destinazione venne approvato mutando l'area su cui edificare il nuovo edificio, cioè quella occupata dal vecchio Brefotrofio di S. Caterina alla Ruota e il progetto fu affidato all'Ingegner Angelo Radaelli dell'Ufficio Tecnico. Le spese per la nuova realizzazione furono sostenute, oltre che con il denaro Confalonieri, anche con quello proveniente dalla sostituzione Aristide De Togni e dall'eredità dell'ingegner Cesare Astori.
Il 15 luglio 1914 si inaugurò il padiglione di Accettazione e Pronto soccorso.
Durante la seconda guerra mondiale il padiglione, sede di un rifugio antiaereo per il personale, subì solo danni superficiali: i bombardamenti dell'agosto del 1943 colpirono il tetto dell'edificio, senza però renderlo inagibile. Il servizio di pronto soccorso fu riorganizzato e reso attivo quasi immediatamente in considerazione della sua vitale importanza.
Nel 1950, in seguito all'intitolazione del Padiglione Ponti - Tecnico Operatorio a Pietro Moneta, il Consiglio decise di assegnare al Padiglione Confalonieri, noto a tutti come Guardia e Accettazione, il nome di Francesco Ponti, mantenendo però il ritratto di Pompeo Confalonieri nell'atrio dell'edificio, in memoria della sua generosità.
Nel corso degli anni Cinquanta vennero rinnovati alcuni degli impianti e apparecchiature, ma solo nel 1959, su richiesta del Soprintendente Sanitario Germano Sollazzo, si promossero degli studi per una riforma generale del Pronto Soccorso. Principale problema era la carenza di spazi quindi si decise di innalzare di un piano le ali laterali dell'edificio, approfittando del fatto che l'ing. Radaelli ne aveva progettato le fondamenta in vista di un eventuale sopralzo.
Negli anni Sessanta si allestì un piccolo reparto di rianimazione, divenuto indispensabile per la medicina d'urgenza: esso venne ben presto ampliato e nel 1966 intitolato ad "Emma Vecla", nome d'arte della cantante Ernestina Telmat in Cottone, più volte benefattrice dell'Ospedale Maggiore .
Nel 1974 si ripropose il problema dell'ammodernamento del Padiglione: era innanzi tutto indispensabile realizzare un reparto di radiologia adeguato alle necessità dei servizi di pronto soccorso, di chirurgia d'urgenza, di rianimazione e dell'unità coronarica in esso allogati. Lungo e travagliato fu lo svolgimento dei lavori di ristrutturazione che si protrassero fino agli anni Novanta, tra interruzioni e mancate concessioni, per concludersi definitivamente nel nuovo secolo. Tra la fine degli anni Settanta e gli inizi degli anni Ottanta, grazie ai fondi messi a disposizione dalla Regione Lombardia, venne allestita una seconda sezione radiologica e ristrutturato il comparto operatorio. Nel 1985 fu realizzato, al primo piano dell'edificio, un servizio psichiatrico di pronto soccorso e astanteria.
Alla fine degli anni Ottanta venne deliberata una ulteriore "umanizzazione" della Guardia, con riordino funzionale e strutturale, la cui inaugurazione è avvenuta il 26 maggio 2003".
[Bianchi 2005 b]

Documentazione correlata:
- Testatori, Confalonieri Pompeo Casa di residenza, Servizio antiaereo Passività, Prestazioni vitalizie, Telmat Ernestina O.P. Francesco Ponti, Casa di residenza - Ponti, padiglione (già Accettazione e guardia) Registri delle deliberazioni: 25 luglio 1906; 2 agosto 1911; 11 maggio 1966.

Bibliografia:
- Bianchi 2005 b = P. Bianchi, Padiglione Guardia - Accettazione (1914), in P.M. Galiberti, S. Rebora (a cura di), Il Policlinico. Milano e il suo ospedale, Milano, 2005, pp. 131-135

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