Anatomo - patologico (1930 - 1971)
sottoclasse | livello: 6
Produttore fondo: Milano, Ospedale Maggiore di Milano (1456 - 2005)
Consistenza: 6 fascc.
Storia archivistica: Nota storica
Nel gennaio del 1905 il Consiglio degli Istituti ospitalieri nominò una commissione - composta da Camillo Golgi, Achille Monti, il prosettore Achille Visconti, Costanzo Zenoni, Edoardo Grandi e dall'ingegner Emilio Speroni - con il compito di elaborare il progetto di una nuova sede per l'Istituto anatomo - patologico, fino ad allora ubicato vicino alla cucina e alla dispensa dell'ospedale.
"I lavori di costruzione iniziarono nel 1912, ma per ragioni economiche il progetto originario dell'ingegner Speroni, approvato dal Consiglio ospitaliero nel 1908, fu realizzato soltanto a metà, sotto la direzione dell'ingegner Antonio Bertolaia, cosicché nel 1914 fu inaugurato solo il corpo di fabbrica che si affacciava sul Naviglio, mentre quello interno, che avrebbe dovuto ospitare il museo, la biblioteca, l'archivio, il salone conferenze e un'aula di disegno anatomico, non fu realizzato per mancanza di fondi." (Zocchi 2005 a)
Nel giugno 1941, in occasione della elaborazione di una proposta per un nuovo Policlinico, il commissario prefettizio Sileno Fabbri incaricò l'ingegnere Giuseppe Casalis di progettare una nuova sede per l'Istituto anatomo - patologico, che nel frattempo si era fuso a quello universitario, ma anche questo progetto non fu mai realizzato.
I bombardamenti del 1943 non provocarono danni ingenti, ma si volle approfittare dei finanziamenti del dopoguerra per una ristrutturazione completa dell'edificio. I lavori iniziarono del 1949 per concludersi nel 1961, ostacolati dalla mancanza di fondi e dalla grave questione del rapporto giuridico tra Comune di Milano, Ospedale e Università per quanto riguardava la proprietà e gli oneri connessi al fabbricato. Di fatto ci si limitò ad ultimare le opere più urgenti, senza risolvere definitivamente il problema della ristrutturazione ed ampliamento dell'Istituto.
Per l'inadeguatezza dei locali ed il deteriorarsi progressivo dell'edificio, nel 1969 l'Istituto di anatomia patologica venne spostato in via Commenda 19, presso l'edificio già occupato dall'Istituto Stomatologico. Lo stabile di via Francesco Sforza venne in parte demolito nelle strutture pericolanti: la parte restante del fabbricato continuò ad ospitare le celle mortuarie e le camere ardenti. Nonostante si progettasse di trovare una sede più idonea anche per queste ultime, ancora oggi il servizio mortuario ha sede "in ciò che rimane del vecchio padiglione".
Documentazione correlata:
- Case di residenza, Bosisio Servizi sanitari, Gabinetto anatomo - patologico
Bibliografia:
- Zocchi 2005 a = P. Zocchi, Istituto di anatomia patologica (1914), in P.M. Galiberti, S. Rebora (a cura di), Il Policlinico. Milano e il suo ospedale, Milano, 2005, pp. 144-149
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/archivi/complessi-archivistici/MIBA00D273/