Bosisio (1936 - 1972)

sottoclasse | livello: 6

Produttore fondo: Milano, Ospedale Maggiore di Milano (1456 - 2005)

Consistenza: 7 fascc.

Storia archivistica: Nota storica
"Il padiglione sorge sull'area un tempo occupata dal convento di Sant'Antonino. In concomitanza con la costruzione dei padiglioni di accettazione guardia e isolamento, il Consiglio ospitaliero stava pensando alla costruzione di un edificio, destinato alla diagnosi e cura con raggi Röntgen. In seguito alla donazione di Luciano Bosisio, fu curato dall'ingegner Radaelli un nuovo progetto, che prevedeva una costruzione a due piani sostanzialmente nello stesso stile dei padiglioni di Guardia e Isolamento "costituente con questi fabbricati, già eretti, un sol complesso". (...)
La costruzione del padiglione fu ritardata dall'inizio del primo conflitto mondiale - anche per le difficoltà incontrate nel procedere alla demolizione dell'ultima porzione del chiostro di Sant'Antonino, che ospitava un centinaio di malati - e stornata dalla sua iniziale destinazione. Infatti, anche in seguito a successive donazioni elargite dal benefattore, l'avvio dei lavori fu ulteriormente procrastinato per i costi accresciuti di costruzione, anche in considerazione delle mutate esigenze ospedaliere. Gli impianti radiologici erano ormai diffusi nei diversi comparti ospedalieri, pertanto nel 1919 il Consiglio, in accordo con il donatore, deliberò che fosse destinato all'"Istituto per la cura antirabica". (...)
Progettista e direttore dei lavori fu l'ingegner Antonio Bertolaja, succeduto a Radaelli nella direzione dell'ufficio tecnico, i lavori di costruzione, furono eseguiti dall'impresa di costruzioni di cui era titolare lo stesso benefattore Luciano Bosisio (...). L'edificio fu inaugurato il 24 giugno 1924.
Nel 1930, ridotto il numero dei malati da assistere, anche in seguito al trasferimento dell'Istituto Antirabico all'interno dell'edificio sforzesco e, con il consenso del donatore, il Consiglio deliberò, di istituire presso il padiglione Bosisio la Scuola-Convitto Professionale per Infermiere. Il 1º gennaio 1931 i locali vennero liberati. Nel 1932 iniziarono i lavori di ristrutturazione del padiglione costruendo anche un sopralzo, a cura dell'Ufficio Tecnico Ospedaliero (spesa prevista di 420.000 lire), in modo da renderlo capace di accogliere 36 allieve. (...) Nel 1940, dopo la costruzione di un apposito edificio adibito a Scuola - Convitto per Infermiere, il "padiglione fu liberato e consegnato all'Ufficio Tecnico, per gli adattamenti deliberati per il collocamento del regio Istituto di Igiene e laboratorio batteriologico dell'Ospedale Maggiore": il laboratorio batteriologico e sierologico (laboratorio centrale di analisi dell'ospedale) era stato infatti trasferito dal 1° giugno 1936 all'Istituto di igiene. Negli anni seguenti furono eseguiti diversi lavori di adattamento degli ambienti interni per la sistemazione di laboratori e stabulari.
Nel 1970 fu installato un apparecchio per elettroforesi, lo Spectrofor della Ditta Carlo Erba, il primo apparecchio del genere acquistato in Italia. (...)
Furono (...) effettuati nel 1976 dei lavori di ripristino ed adattamento dei locali al piano terreno (precedentemente occupati da un custode), eseguiti a cura dell'ingegner Stefano Sfondrini, dell'Ufficio tecnico, in accordo con la Direzione sanitaria e il direttore dell'Istituto d'Igiene. Tale adattamento si era reso necessario per l'allargamento delle attività del Laboratorio centrale di analisi chimico-cliniche e microbiologia alle analisi da eseguire in urgenza (24 ore su 24) e per i campioni provenienti dalle varie cliniche dell'ospedale (in particolare dai reparti di medicina d'urgenza e rianimazione).
Infine, nel 1996 sono state eseguite opere di sistemazione delle facciate e della copertura del padiglione curata dall'architetto Orazio Ceppatelli della ripartizione tecnica dell'Ospedale Maggiore; le funzioni di direttore dei lavori sono state assunte dall'ingegner Carlo Galbiati."
[Fontana Castelli 2005 c]

Documentazione correlata:
- Donazioni, Bosisio Luciano Università, Cliniche e Istituti Registri delle deliberazioni: 20 marzo 1930; 5 novembre 1935; n. 439/76, 21 gennaio 1976; n. 1818, 29 luglio 1975

Bibliografia:
- Fontana Castelli 2005 c = E. Fontana Castelli, Padiglione "Annetta e Carolina Bosisio" (1926), in P.M. Galiberti, S. Rebora (a cura di), Il Policlinico. Milano e il suo ospedale, Milano, 2005, pp. 160-161
- Pecchiai 1926 = P. Pecchiai, Guida dell'Ospedale maggiore e degli istituti annessi, Milano, 1926
- Ronzani 1928 = E. Ronzani, Gli Istituti Ospitalieri di Milano, Rendiconto Sanitario Statistico 1922-1926, Monza, 1928
- Ronzani 1934 = E. Ronzani, Gli Istituti ospitalieri di Milano negli anni 1927, 1928, 1929, 1930, 1931. Rendiconto sanitario-statistico, Monza, 1934
- Ronzani 1937 = Gli Istituti Ospitalieri di Milano: dal XV al XX secolo: L'igiene ospitaliera attraverso cinque secoli, Genova, 1937

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