Riva (urologia) (1941 - 1973)

Sottoclasse | livello: 6

Produttore fondo: Milano, Ospedale Maggiore di Milano (1456 - 2005)

Consistenza: 11 fascc.

Storia archivistica: Nota storica
"In seguito alla donazione di Francesco Riva, in memoria della moglie Cesarina, l'ospedale deliberò il 5 febbraio 1908 l'erezione del nuovo padiglione. In principio il lascito di 100.000 lire fu destinato agli ammalati di "risipola" (l'erisipela, una setticemia contagiosa, che spiega l'edificazione del reparto in una zona periferica del Policlinico), poi assegnato alla Divisione Urologica, con l'aggiunta di un comparto operatorio a spese del Luogo Pio.
Edificato all'angolo tra via Commenda e via Manfredo Fanti, l'edificio, costato 133.000 lire e attivato il 23 maggio 1911, ha pianta allungata con l'ingresso principale in posizione mediana, a separare le infermerie, mentre per gli ambulatori fu aperto un accesso all'estremità di un braccio.
Inizialmente capace di 48 ammalati, la Divisione Urologica negli anni Trenta ne contenne anche 104, grazie a diversi adattamenti operati sotto la direzione di Giovanni Battista Lasio e alle diverse donazioni da parte di privati cittadini ed enti pubblici - tra i quali spicca la Cassa di Risparmio delle Province Lombarde - che dotarono l'istituto, divenuto anche Clinica Urologica universitaria, di laboratori di chimica, istologia, batteriologia, di una sezione radiologica, di un ambulatorio cittadino e perfino di un museo scientifico.
Lavori di manutenzione straordinaria, progettati dall'ufficio tecnico sotto la direzione dell'ingegnere Alessandro Pria, coinvolsero il padiglione negli anni Sessanta, con l'incremento dei servizi di laboratorio e una riforma generale del quartiere operatorio. Un nuovo intervento di manutenzione straordinaria si rese necessario nel 1985, durante la direzione medica di Enrico Pisani, quando le sale per la degenza femminile, ospitanti le attrezzature nefrologiche durante la ristrutturazione del padiglione Croff, tornarono alla Clinica Urologica. I lavori coinvolsero l'aula - intitolata a Luigi Pisani, già direttore e presidente della Società Urologica Italiana, e che donò, come Edoardo Lasio, numerosi volumi scientifici alla biblioteca del Cesarina Riva - la biblioteca appunto, gli spogliatoi, in precarie condizioni igieniche.
Negli anni Novanta fu adeguato il piano seminterrato, inoltre l'acquisto di un litotritore e di strumentazione chirurgica, per una spesa di oltre 2 miliardi di lire, impose la risistemazione di parte del padiglione; furono migliorati anche la radiologia e gli ambulatori del piano rialzato. Il Padiglione Cesarina Riva è oggi al centro di un vasto progetto di ristrutturazione, concernente in particolare le sale destinate alle degenze e sostenuto dalla generosità della Fondazione per la Ricerca e la Terapia in Urologia RTU onlus."
[Cassinelli 2005 d]

Documentazione correlata:
- Donazioni - Donanti - Riva Francesco Donazioni - Donanti - Riva Francesco

Bibliografia:
- Cassinelli 2005 d = D. Cassinelli, Padiglione "Cesarina Riva" (1911), in P.M. Galiberti, S. Rebora (a cura di), Il Policlinico. Milano e il suo ospedale, Milano, 2005, pp. 117-118
- Pecchiai 1926 = P. Pecchiai, Guida dell'Ospedale maggiore e degli istituti annessi, Milano, 1926
- Ronzani 1937 = Gli Istituti Ospitalieri di Milano: dal XV al XX secolo: L'igiene ospitaliera attraverso cinque secoli, Genova, 1937

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