Saronno, Ospedale Giovanni Morandi (1935 - 1967)
classe | livello: 4
Produttore fondo: Milano, Ospedale Maggiore di Milano (1456 - 2005)
Consistenza: 4 fascc.
Contenuto: Atti relativi alla gestione dell'Ospedale Morandi in Saronno da parte dell'Ospedale Maggiore di Milano in qualità di amministratore dell'eredità del benefattore Giovanni Morandi. Si è operata la fascicolazione seguendo la classificazione e gli oggetti delle pratiche.
Storia archivistica: L'Ospedale Morandi fu realizzato e gestito dall'Ospedale di circolo di Saronno grazie al lascito del benefattore Giovanni Morandi. Gli atti relativi alla convenzione con l'Ospedale di Circolo di Saronno per l'amministrazione si trovano in "Origine e dotazione - Eredità e legati - Testatori sec. XIX - Morandi Giovanni" atti 2327/1948 (convenzione del 1929) ed anche in "Patrimonio attivo - Capitali presso corpi - Saronno" e "Passività - Prestazioni temporanee a corpi - Saronno" (pratiche relative alla concessione e all'estinzione del mutuo all'Ospedale di Saronno).
Cenni storici dell'Ospedale Giovanni Morandi
Con testamento olografo 19 agosto 1899 (pubblicato dal notaio Cesare Gallavresi di Milano il 31 gennaio 1901) Giovanni Morandi istituì l'Ospedale Maggiore di Milano suo erede universale con l'onere di diversi legati e con l'obbligo di costruire una filiale dell'Ospedale Maggiore in Saronno a beneficio dei comuni di Saronno e Uboldo. In realtà la volontà del benefattore fu essenzialmente quella di conferire all'Ospedale Maggiore di Milano unicamente l'amministrazione del proprio patrimonio destinandone per intero il reddito all'Ospedale di Saronno in favore degli ammalati poveri.
La costruzione del padiglione avvenne solo nel 1929, perché non fu possibile realizzare la filiale nella casa Morandi in Saronno, come indicato dal benefattore. Con scrittura privata 10 aprile 1906 l'Ospedale Maggiore, i Comuni di Saronno e Uboldo, l'Ospedale di Saronno e la Congregazione di Carità di Saronno riconobbero l'opportunità di protrarre la costruzione della filiale considerato anche che il capitale dell'eredità Morandi per il nuovo edificio non sarebbe bastato; prorogando l'inizio dei lavori si sarebbero accumulate le rendite fino a raggiungere la cifra sufficiente.
Dopo altri rinvii fu costruito il padiglione Morandi su di un'area adiacente all'Ospedale di Saronno. Esso fu edificato come filiale dell'Ospedale Maggiore di Milano e dedicato alla maternità e alle malattie ginecologiche con reparto chirurgico; l'inaugurazione avvenne il 1 marzo 1929 (progetto dell'Ufficio tecnico dell'Ospedale Maggiore, spesa complessiva £ 890.000).
Il 14 maggio 1929 venne firmata una convenzione decennale tra Ospedale Maggiore e Ospedale di Saronno per stabilire le norme di gestione dell'Istituto. La gestione sanitaria e amministrativa della filiale fu delegata all'Ospedale di Saronno per semplificazione ed economia di spesa.
L'amministrazione con conto separato fu conservata dall'Ospedale Maggiore senza alcuna ingerenza dell'Ospedale di Saronno. Il reddito netto dell'eredità fu destinato alla gestione della filiale escluse le spese di manutenzione dell'edificio. L'Ospedale di Saronno si obbligò a presentare un rendiconto semestrale della gestione.
La delega all'Ospedale di Saronno venne confermata con una nuova convenzione firmata il 28 novembre 1938, valida a tutto il 1940, salvo successive rinnovazioni tacite di anno in anno. La succursale avrebbe potuto essere utilizzata anche per altri malati acuti non cronici dei comuni di Saronno e dell'ex comune di Uboldo, non solo per malattie ginecologiche.
Nel 1951 l'Ospedale di Saronno progettò la costruzione di un nuovo padiglione capace di accogliere 200 letti. A tal scopo chiese e ottenne dall'Ospedale Maggiore di Milano un mutuo di L. 100.000.000, per il quale si decise di realizzare le proprietà immobiliari del lascito Morandi e investirne il ricavato nella concessione mutualizia. Il capitale del mutuo doveva essere ammortizzato entro il 24 marzo 1989, ma venne estinto anticipatamente.
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/archivi/complessi-archivistici/MIBA00D28C/