Collegi (1613)
sottoclasse | livello: 4
Produttore fondo: Milano, Ospedale Maggiore di Milano (1456 - 2005)
Consistenza: 2 fascc.
Contenuto: Documentazione relativa all'istituzione del Collegio delle Vergini di S. Caterina e del Collegio Longone poi detto de' Nobili, entrambi di Milano.
Note storiche
Giovanni Pietro Missaglia con testamento 1 settembre 1580, atti di Bernardo de' Clerici di Milano, nominò erede universale l'Ospedale Maggiore di Milano con l'obbligo di istituire nella sua abitazione di Rho un collegio con annessa chiesa dedicati a Santa Caterina martire, su cui l'ospedale avrebbe avuto il diritto di giuspatronato.
In detto collegio dovevano essere mantenute dodici fanciulle povere che avessero compiuto il voto di castità, per educarle tanto "nella pietà dei costumi quanto nella perizia delle occupazioni femminili" (Serviliano Latuada nella sua "Descrizione di Milano", 1737), utilizzando i proventi dei beni in Rho di proprietà Missaglia.
Il Collegio delle Vergini di Santa Caterina venne poi trasferito in Milano, per volere dei Deputati ospedalieri e di San Carlo Borromeo, con breve di Papa Gregorio XIII, in una casa di proprietà dell'Ospedale vicina al Ponte de' Fabbri, in Porta Ticinese, vicino all'Ospedale di Santa Caterina al Ponte de' Fabbri.
Successivamente venne nuovamente spostato in uno stabile appositamente acquistato dall'Ospedale in via San Barnaba (1602).
La fama della buona educazione di queste donzelle (Latuada) spinse numerosi milanesi a mandarvi le proprie figlie dietro pagamento di una dote. Con tale denaro nel 1618 venne eretta la chiesa di Santa Caterina, detta alla ruota per distinguerla da quella del Ponte de' Fabbri.
Le fanciulle pronunciarono i voti sotto la regola di S. Agostino ed ottennero, nel 1632, la bolla della apostolica clausura: al Collegio delle Vergini di S. Caterina si sostituì il Monastero di S. Caterina alla ruota.
Secondo una nota d'archivio una delle "figlie" del collegio, Camilla Bibiena, destinò al collegio stesso l'eredità ricevuta dal padre, con due instrumenti di donazione rogati da Giovanni Maria Besozzi il primo febbbraio e il 22 marzo 1601.
Il Collegio Longone venne fondato nel 1715, nel rispetto delle volontà testamentarie di Pietro Antonio Longone, in prossimità della chiesa di S. Alessandro in Milano, per educare giovani ragazzi di buoni costumi ed esperti "in arte gramaticae".
Esso doveva essere retto da Deputati o Conservatori scelti dal fondatore stesso nelle persone del Preposito di S. Alessandro in Zebedia, nel Priore di S. Caterina alla ruota, il Segretario della Cancelleria Segreta di Milano, due nobili della famiglia Longone e, nel caso non ci fossero discendenti, due dottori del Collegio dei Giureconsulti di Milano.
Retto dai Padri Barnabiti, nel 1775 venne fuso con il Collegio de' Nobili, fondato da S. Carlo Borromeo, trasferito in via Fatebenefratelli ed infine soppresso nel 1810 per volere di Napoleone.
Storia archivistica: In questa partizione creata da Pio Pecchiai si volevano riuniti i documenti relativi ai collegi istituiti dall'Ospedale Maggiore, per volontà testamentarie di benefattori, oppure ad esso legati per motivi diversi.
In origine vi si trovava la documentazione relativa all'istituzione del Collegio delle Vergini, ma tali atti vennero spostati in un secondo momento da Pecchiai nell'archivio separato dell'Opera Pia di Santa Caterina alla ruota, poiché ne costituivano il nucleo originario.
La documentazione relativa al Collegio Longone, invece, è probabilmente pervenuta all'Ospedale Maggiore poiché uno dei deputati del collegio era anche priore di Santa Caterina alla Ruota.
Criteri di ordinamento
La serie è composta da due fascicoli, che sono stati mantenuti nell'ordine in cui si trovavano.
Il primo, relativo al Collegio di S. Caterina, contiene solo un rimando all'archivio aggregato di S. Caterina alla ruota, mentre il secondo, intitolato al Collegio Longone, è composto solo dal testamento e dai codicilli di Pietro Longone.
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/archivi/complessi-archivistici/MIBA00D2BA/