Esattoria, imposte e tasse (1877 - 1900)
titolo | livello: 4
Produttore fondo: Ranica, Comune di Ranica (sec. XIII - )
Contenuto: Il titolo contiene la documentazione in merito alla stipulazione dei contratti esattoriali quinquennali (1). Presente poi la documentazione in merito alla riscossione del dazio di consumo. Il titolo contiene inoltre un fascicolo in merito alla formazione della Commissione censuaria comunale per il riordinamento dell'imposta fondiaria (2). Note(1) Unità 162, 169, 176, 184, 191. (2) Unità 178. - Note di storia istituzionale: L'esattoria veniva infatti assegnata mediante asta pubblica o d'ufficio a una persona iscritta nell'apposito albo nazionale degli esattori. L'esattore doveva riscuotere le entrate in base ai ruoli o mediante versamenti diretti effettuati dal contribuente. Nel rapporto di esattoria l'esattore, pur essendo tenuto a versare alle scadenze prestabilite una cifra predeterminata risultante dal ruolo, ha diritto al rimborso delle quote che dimostri di non aver potuto riscuotere. Dal 1878 al 1882 venne nominato esattore Manzoni Nicola, mentre per i 3 lustri successivi venne nominato Franchetti Francesco del fu Giovanni. Il comune di Ranica nel 1880 decide di consorziarsi con quello di Alzano Maggiore e con altri comuni per la riscossione del dazio (1). Il canone di abbonamento viene fissato ogni 5 anni. Il dazio di consumo è un'imposta sul consumo del vino, dell'aceto, dell'acquavite, dell'alcool, dei liquori e delle carni. Al comune è comunque data la possibilità di imporre sulle bevande e sulle carni una tassa addizionale a quella governativa e la possibilità di imporre dazi di consumo anche sugli altri generi alimentari e bevande o sui foraggi, sui combustibili e sui materiali di costruzione nel caso lo ritenesse necessario. (1) Unità 173, 166, 181, 188.
Compilatori
Roberto Breviario, Archivista
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/archivi/complessi-archivistici/MIBA00DA3F/