Popolazione (1866 - 1876)

titolo | livello: 4

Produttore fondo: Ranica, Comune di Ranica (sec. XIII - )

Contenuto: Il titolo comprende solo i certificati di cambio di residenze in fascicoli annuali. - Note di storia istituzionale: Con l'entrata in vigore della legge 15 novembre 1865, n. 2602, istitutiva dello stato civile a partire dal 1° gennaio del 1866 i comuni, in attuazione di quanto stabilito nei relativi regolamenti comunali e provinciali, iniziarono la raccolta dei registri dello stato civile e della popolazione e degli atti relativi ai censimenti ed alle statistiche. Le funzioni dell'ufficiale dello stato civile vennero dalla legge attribuite ai sindaci, nella veste di ufficiali di governo. Tali funzioni comprendevano il ricevimento degli atti, la compilazione e la custodia delle registrazioni ed il rilascio dei certificati. Sempre ai sindaci fu prescritto di tenere quattro registri per la trascrizione degli atti relativi alla cittadinanza, alle nascite, ai matrimoni ed alle morti. Per tali registri, da vidimarsi preventivamente dal presidente del Tribunale, era prevista la compilazione in duplice copia originale, uno dei quali da trasmettersi, dopo la chiusura, alla cancelleria del Tribunale stesso. Per ciascun registro era prescritto che si dovesse compilare, dopo la chiusura, un indice alfabetico delle persone cui attengono gli atti in esso trascritti, in più dovevano compilarsi periodicamente anche gli indici decennali, da trasmettersi, in secondo originale, alle Procure regie. Era prevista anche la tenuta di un registro per le richieste di pubblicazione di matrimonio da compilarsi in unico originale e da vidimarsi preventivamente dal pretore. Al comune fu affidato anche il compito di tenere costantemente aggiornata la situazione della popolazione residente in uno speciale registro la cui adozione fu stabilita con la legge 31 dicembre 1864, n. 2105. Il primo "registro di popolazione" fu impostato sulla situazione esistente al primo gennaio 1865 e successivamente aggiornato in base alle variazioni di volta in volta sopravvenute. Il regolamento allegato alle disposizioni della legge del 1864 spiegava che il registro doveva intendersi composto di "fogli di famiglia", compiti per ogni nucleo familiare. I fogli, intestati al capofamiglia e contenenti la descrizione di tutti i componenti, dovevano essere raggruppati secondo l'ordine delle vie, piazze, frazioni di comune e simili in cui le famiglie descrittevi avevano la loro residenza. Secondo il nuovo regolamento di cui al R.D. 4 aprile 1873, n. 1363 (che stabilisce le norme occorrenti per la compilazione, conservazione e revisione del registro di popolazione in ciascun comune del Regno) il registro della popolazione stabile fu impostato su tre elementi costitutivi: i fogli di casa, i fogli di famiglia ed i fogli individuali. I fogli di casa si riferivano a ciascun palazzo o costruzione avente un suo numero civico e riportavano tutte le indicazioni necessarie alla loro individuazione. Seguivano i fogli di famiglia, compilati nella maniera consueta e quelli individuali, intestati ai singoli cittadini e rilevanti i dati relativi alla loro posizione anagrafica, di stato civile, professionale ed altro. A partire dal primo gennaio 1863 vengono registrati in tutti i comuni del regno le rilevazioni statistiche del movimento della popolazione ossia quelle relative alle nascite, morti, cambiamento di domicilio e matrimonio. Le istruzioni per la loro compilazione sono riportate in una circolare della Direzione di Statistica del Ministero dell'Agricoltura, Industria e Commercio del 17 novembre 1862. In essa venivano fissati i nuovi documenti da predisporre: lo stato mensile degli atti di nascita, morte e matrimonio, lo stato annuale dei cambiamenti di domicilio, ovverosia delle emigrazioni ed immigrazioni.

Compilatori
Roberto Breviario, Archivista

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