Atti e registri dalle origini al 1750 (1185 - 1775)
sottosezione | livello: 3
Produttore fondo: Treviglio, Comune di Treviglio (sec. XIII - ); Treviglio, Commissario del distretto di Treviglio (1816 - 1859)
Contenuto: In questa sottosezione viene raccolta tutta la documentazione dalle origini fino al 1750. Oltre tale data l'archivio viene tenuto e gestito in modo diverso e un effettivo cambiamento sostanziale nella gestione dell'archivio si consolida in termini legislativi nel 1755 con la "Riforma" di Maria Teresa d'Austria (1). Le serie dei registri (esclusi gli "Statuti") sono state collocate in coda alla seconda sottosezione per non spezzare e duplicare eccessivamente serie nelle due sottosezioni. Complessivamente solo quattro registri su dodici (tre Libri di Ordinazioni e un registro della serie "Nomine dei pretori") vanno riferiti cronologicamente alla documentazione di questa sottosezione.
La documentazione di questo complesso archivistico è stata assai rimaneggiata nel corso dei secoli e nell'ambito del presente intervento si sono rese necessarie modifiche all'impianto precedentemente realizzato a causa del rinvenimento di nuova documentazione o del riconoscimento del vero nesso archivistico di taluni documenti con altri, descritti in sezioni dell'archivio successive a questa.
Un utile strumento per la rilevazione, controllo e aggregazione della documentazione alle unità archivistiche originarie è stato fornito dall'' "Inventario di tutte le scritture che sono nell'archivio della magnifica comunità di Treviglio" (2).
Nella serie "Privilegi" si trovano copie di diplomi, "litterae patentes", mandati, decreti e ordini con cui gli imperatori Federico I, Arrigo VII, Ludovico il Bavaro, i duchi di Milano e i re Adolfo di Nassau e Giovanni di Boemia prima, di Francia e di Spagna poi, concedono e riconfermano alla comunità privilegi, sopratutto in materia giurisdizionale, fiscale e mercimoniale e circa i diritti sulle acque del fiume Brembo. All'inizio del secolo XIV si apre la questione dei diritti di sfruttamento delle acque, nel 1305 Mosca della Torre ottiene il privilegio, incontestabile per 200 anni, di costruire un canale per la derivazione delle acque sul territorio Brembatese (3). Nel 1311 inizia anche la politica di appropriazione delle acque da parte del comune di Treviglio, che ottiene dall'imperatore Enrico VII il diritto di derivazione delle acque fino al suo territorio.
Il precedente inventario realizzato nell'ambito del progetto Archidata aveva considerato atti di Antico Regime copie ottocentesche di atti antichi utilizzati come atti di causa per la vertenza tra gli utenti delle acque del fiume Brembo e la città di Milano in seguito alla presentazione al Ministero dei Lavori Pubblici da parte della stessa città del progetto della Società Italiana per Condotte d'Acqua per la conduzione a Milano di acque potabili prelevate dalle sorgenti del Brembo (4).
Di seguito nella serie "Ordini" sono collocati atti concernenti disposizioni proveniente dall'autorità dominante da funzionari di questa. Nella serie "Statuti" sono raccolti il libro degli statuti, compilati nel 1393 e approvati da Gian Galeazzo Visconti nello stesso anno (5).
Seguono nella serie " Affitti, vendite, censi e debiti e altri contratti" gli atti dispositivi del patrimonio del comune che documentano le acquisizioni o le cessioni da parte del comune di Treviglio di beni immobili, mobili e dei relativi diritti, nonché la loro successiva amministrazione. A partire dal sec. XII e, in modo più consistente, nel XIV, è documentata l'acquisizione, da parte del comune, di numerosi appezzamenti di terreno soprattutto boschivo, arativo e prativo. La verifica con l'inventario antico rende conto delle importanti dispersioni.
La serie " Liti, cause vertenze" raccoglie documentazione cartacea e pergamenacea relativa a liti e vertenze sorte tra il comune di Treviglio, da una parte, e privati, enti religiosi o comuni confinanti, dall'altra. Gran parte delle liti rientrano nell'ambito civile: quelle tra comunità e privati riguardano essenzialmente il possesso di alcuni beni immobili, dei dazi, delle acque e delle ghiaie del fiume Brembo, la costruzione e l'uso degli edifici annessi e questioni inerenti il fisco e l'estinzione di alcuni debiti. Le vertenze tra la comunità di Treviglio e quelle confinanti di Caravaggio e Brembate riguardano invece la determinazione dei confini, sempre in rapporto allo sfruttamento del fiume Brembo. Per questa serie in particolare la nuova documentazione rinvenuta ha permesso di riempire alcun vuoti. In particolare sono stati ritrovati alcuni pezzi che permettono di identificare compiutamente l'oggetto di alcune cause legate a rivendicazioni per diritti di sfruttamento delle risorse del fiume Adda (acqua, pesce, ghiaia) contro gli abitanti del comune di Brembate. Un altro fascicolo relativo alla lite tra la comunità di Treviglio e il capitolo di S. Stefano in Brolo di Milano, di cui si fa menzione nell'inventario antico è stato sostanzialmente ricostruito. La dispersione di documentazione, risulta, con il confronto con l'inventario antico, davvero notevole.
L'articolazione delle unità e delle sottounità che costituiscono la serie è stata ricondotta a singoli procedimenti laddove era stata unita in modo incoerente o dove il nesso non archivistico non era stato compreso.
Dopo la serie "inventari" costituita unicamente dall'inventario sopra citato è stata costituita una serie che raccoglie "Atti di privati" pervenuti all'archivio comunale per cause diverse.
La sottosezione è composta da 6 buste e 3 volumi.
Note
(1) Unità n. 130.
(2) Unità n. 127.
(3) Vedi inventario Archidata curato da Stefania Danda, Anna Paola Montanari, Laura Panarella, Anna Maria Rapetti.
(4)Unità n. 1862. Un'ulteriore esempio di rimaneggiamento della documentazione, avvenuto tra il 1888 e il 1892 è costituito dall' unità 1909 che contiene atti circa una richiesta di un prestito alla Commissione Centrale di Beneficenza e alla Banca Popolare di Milano di lire 55.000 per la costruzione della nuova diga sul fiume Brembo; in quella occasione venero trasmessi alla commissione i documenti antichi circa la proprietà delle acque derivate dal fiume. L'unità contiene tra l'altro: "Elenco delle pergamene sciolte e documenti che si trasmettono alla onorevole Commissione centrale amministratrice della Cassa di Risparmio di Milano".
(5) Altre copie degli Statuti di trovano presso l'Archivio di Stato di Milano, Fondo Notai incerti, Famiglie, filza 46 (si tratta di una copia del scritta nel 1448) e presso la Biblioteca del Senato a Roma con segnatura Stat. ms. 350. Questa ultima è una copia incompleta del sec. XIX.
Compilatori
Antonino Piscitello, Archivista
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/archivi/complessi-archivistici/MIBA00DF0B/