Atti e registri dal 1750 al 1796 (1707 - 1800)
sottosezione | livello: 3
Produttore sottosezione: Treviglio, Cancelliere censuario del distretto di Treviglio (1755 - 1796)
Produttore fondo: Treviglio, Comune di Treviglio (sec. XIII - ); Treviglio, Commissario del distretto di Treviglio (1816 - 1859)
Contenuto: La sottosezione è stata costituita, come scritto nella scheda introduttiva del precedente inventario, sulla base di due considerazioni che riguardano le caratteristiche e le competenze affidate alla nuova figura del Cancelliere delegato del censo (secondo quanto scritto nella "Riforma" del 1755) e lo stato della documentazione conservatasi dopo quella data. E' vero che la legge affidava alla competenza del nuovo cancelliere il compito di conservare e custodire gli archivi delle carte e scritture appartenenti alle comunità comprese nel distretto di sua competenza, ma non è stato possibile verificare effettivamente elementi che confermano il dettato legislativo della "Riforma" e stabilire quale documentazione veniva tenuta e prodotta da Cancelliere e quale documentazione veniva prodotta, gestita e conservata (e per quanto tempo) dagli ufficiali del comune. Sicuramente i soggetti produttori di questa sottosezione d'archivio sono anche il Cancelliere delegato del censo e per un certo periodo il Cancelliere delegato per le acque. Solo in poche serie è stata rinvenuta documentazione di esclusiva competenza di questi funzionari e in rari casi è stata trovata documentazione trasmessa da altri comuni al Cancelliere. Non è possibile affermare quali e quante variabili abbiano influenzato la formazione di questo complesso archivistico; sicuramente ha influito la contiguità (anche fisica che può avere generato confusione delle carte "ab origine") dell'ufficio del Cancelliere del Censo con l'ufficio comunale.
Rispetto al precedetene intervento che suddivideva la documentazione di questo complesso in due serie sono state create serie basate sulle competenze dei soggetti produttori sopra citati suddivise per materia, modulate dalle funzioni del comune e del cancelliere nella "Riforma" del 1755.
La serie "Editti, istruzioni, ordini" raccoglie disposizioni di governo per il funzionamento dell'amministrazione dei comuni in generale. Si segnala la presenza di un manoscritto (unità n. 130) che raccoglie in copia le disposizioni ottenute da Treviglio "terra separata" per il governo della propria comunità.
Sono state individuate le serie della corrispondenza del cancelliere delegato del censo e del cancelliere delegato delle acque, consistente in carteggio tenuto dal questi cancellieri con le autorità centrali milanesi di volta in volta competenti. Tali serie sono state esclusivamente tenute e gestite da questi cancellieri. Nelle restanti serie di carteggio la documentazione comunale (1) è frammista a quella del Cancelliere delegato del censo.
Nelle serie "Convocati" e "Stipendiati ed ufficiali" è raccolto essenzialmente carteggio (per la prima di queste due serie soprattutto avvisi relativi alla riunione dei convocati).
Nella serie "Patrimonio" sono raccolti atti che documentano la vendita e l'affitto dei beni di ragione delle comunità. Si tratta essenzialmente di beni immobili (caseggiati spesso sedi di esercizi commerciali o di attività artigianali e, in numero inferiore, fondi agricoli) e di beni intesi in senso ampio, siano essi rappresentati dalle ghiaie o dalle acque del fiume Brembo, delle "foglie di morone" o dai tratti di fossa circondante Treviglio. Appartengono alla serie gli atti relativi ad appalti per opere diverse: si tratta soprattutto della manutenzione e riparazione delle strade interne ed esterne di Treviglio, di manutenzione della "filarola" e di edifici diversi di ragione del comune. Sempre tramite appalto veniva assegnata, per quanto testimoniano le carte esistenti, la riscossione dei dazi del fieno (unità n. 223), della pesa del lino filo e seta (unità n. 234) e quello delle carni da macello, (unità n. 241). In osservanza della riforma tutti gli strumenti e contratti sono rogati dal sindaco delle comunità con il consenso dei deputati, così come alla presenza di questi ultimi sono tenuti tutti gli incanti. La tipologia della documentazione rispecchia l'andamento del procedimento ed è costante ed uniforme: avvisi verbali e capitoli d'asta, perizie di ingegneri e agrimensori, strumenti di vendita o affitto, con la presenza regolare più o meno corposa del carteggio tra il Cancelliere del censo e l'autorità centrale competente. Al cancelliere era infatti affidato il controllo sulla regolarità di esecuzione di tutti gli incanti e, tramite il suo ufficio, giungeva anche quella necessaria approvazione superiore che la legge e le successive istruzioni del 1785 e 1791 richiedevano per ogni atto di vendita, d'affitto e d'appalto. La serie trova riscontri nei "Libri degli incanti" (unità nn. 438 e 439).
La serie "Confini" ha ricevuto notevole incremento di nuova documentazione durante le operazioni di schedatura. Il territorio del comune di Treviglio a nord confinava con il territorio della Repubblica di Venezia. Col trattato di Mantova nel 1756 si stabilì di ridefinire il confine dei due stati in questo tratto con il ripristino del Fosso Bergamasco e l'apposizione di nuovi cippi confinari. Con tale atto venne permesso agli abitanti del comune di Arcene di trasportare prodotti agricoli in territorio bergamasco senza pagare dazi, ma il territorio del comune ricadente in ambito milanese, dopo il ripristino della nuova linea di confine, venne definitivamente assegnato al comune di Treviglio(2). Il posizionamento dei termini e la vigilanza sui confini era compito specifico dei Cancellieri delegati del censo (3) nella serie sono raccolti fascicoli relativi allo svolgimento di atti di vigilanza sui confini.
La serie "Liti, cause e vertenze" ha i medesimi contenuti della serie analoga della sottosezione precedente. Si tratta unicamente di vertenze in ambito civile.
La serie "Luoghi pii" contiene poco carteggio relativo per lo più alla ricezione di elenchi di religiosi in Treviglio.
La serie "Pretura e carceri" raccoglie soprattutto carteggio relativo ad opere di manutenzione e forniture di mobilio per la Pretura.
La formazione del ruolo della "Tassa personale" era uno dei compiti principali della Deputazione all'estimo (4). Nella serie relativa è conservato carteggio quantitativamente modesto rispetto a quello che doveva essere prodotto secondo al "Riforma".
Nella serie "Esattoria, conti preventivi e consuntivi" è stato collocato tutto il carteggio relativo allo svolgimento e alla tenuta della contabilità comunale da parte dell'esattore e gli atti relativi all'appalto ogni tre anni l'esattoria dei comuni compresi nella delegazione.
Alcuni "Atti privati" pervenuti a diverso titolo nell'archivio chiudono le serie dedicate al carteggio.
Le serie dei registri "Nomine dei pretori", "Libri delle ordinazioni", "Libri dei Censi", Libri degli incanti" e "Registri dei mandati" concludono la sottosezione.
In particolare nei libri delle ordinazioni del consiglio, denominato più spesso "ordinario" sono elencati i nomi del pretore o del propretore e del giudice ordinario, dei quattro consoli e deputati e dei consiglieri presenti, come d'obbligo, in almeno due terzi del totale, in numero variabile da 18 a 25: erano i "maggiori estimati" del comune. I verbali sono redatti in forme diverse: possono essere riportati gli ordini del giorno e le deliberazioni adottate, i nominativi degli eletti, in caso di nomina degli ufficiali comunali, senza la registrazione dei voti contrari e favorevoli; altri verbali si riducono all'elenco dei presenti e manca qualsiasi traccia di ordine del giorno deliberazioni assunte. In genere questi verbali sono redatti e sottoscritti singolarmente dal notaio-cancelliere (così si autodefinisce) del comune e portano delle note a margine riassuntive; norme, queste ultime, che non sono tuttavia osservate in tutti i libri (5).
La sotto sezione è composta da 12 buste e 11 registri.
Note
(1) Si tratta anche di documentazione ricevuta dal comune.
(2) G. Cortesi, Arcene. Assaggi e saggi, Padova, 1984.
(3) Capitolo XIII della "Riforma al Governo e Amministrazione delle Comunità dello Stato di Milano" del 1755.
(4) Capitolo IV della "Riforma".
(5) Fonte per la redazione della presente scheda http://plain.lombardiastorica.it/comparch.php?idcomparch=MIBA0005A5&num_page=1&lettera=A (schede a cura di a cura di Stefania Danda, Anna Paola Montanari, Laura Panarella, Anna Maria Rapetti)
Compilatori
Antonino Piscitello, Archivista
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/archivi/complessi-archivistici/MIBA00DF13/