Giovanni De Vecchi Editore spa (1962 - [sec. XXI])

archivio | livello: 1

Conservatore: Giovanni De Vecchi Editore spa (Milano, MI)

Produttore archivioMilano, Giovanni De Vecchi Editore spa (1962 - )

Progetto: Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori: censimento degli archivi editoriali della Lombardia (1999 - 2008)

Contenuto: Archivio: La documentazione amministrativo- contabile viene inviata al macero ogni 10 anni secondo i termini previsti di legge. Note: Esiste un elenco alfabetico dei titoli dei volumi Pirola, nel quale sono menzionate anche la corrispondenza e le lettere al conte Lochis. I testi sono identificati da un numero di codice che individua la loro posizione sugli scaffali della libreria della Sala riunioni del Sole 24 Ore, al secondo piano dello stabile. Strumenti per la gestione dell’archivio: database; Archivio ripartito in sezione corrente e sezione storicaL'Archivio Storico coincide col magazzino di Pregnana Milanese. 1. Documentazione amministrativa e commerciale documentazione amministrativa dal 1989 al 1999documentazione commerciale dal 1989 al 1999serie contabili dal 1989 al 1999 I documenti amministrativo- contabili sono ordinati in classificatori in tre serie separate: quella relativa ai clienti pagati, quella relativa ai clienti da pagare, quella relativa alla corrispondenza con i clienti. Tale documentazione è ordinata secondo un codice cliente; la documentazione relativa alle banche è conservata in classificatori disposti in ordine cronologico (per anno). La documentazione commerciale e i libri contabili e scritture sociali sono conservati in classificatori disposti in ordine cronologico (per anno). 2. Documentazione editorialecarteggi con autori, curatori, traduttori dal 1962 al 1999 dattiloscritti pubblicati dal 1962 al 1999 contratti; dal 1962 al 1999 bozze dal 1962 al 1999 documentazione iconografica originale dal 1962 al 1999 rassegne stampa dal 1992 al 1999 impianti dal 1962 al 1999 supporti informatici dal 1995 al 1999 I servizi fotografici, effettuati direttamente dalla Casa editrice, sono ordinati secondo un numero di protocollo; i contratti sono archiviati su database per data di stesura e per numero di protocollo. Nelle redazioni che hanno sede in via Pisani a Milano vengono conservati: i contratti degli ultimi cinque anni in serie separata archiviati in cartelle in ordine cronologico; la parte fotografica degli Impianti di stampa delle copertine; la Rassegna stampa del periodo 1992- 1995 in ordine cronologico di uscita delle recensioni e raccolta in cartelle (il materiale precedente non è ordinato in modo sistematico, ma è conservato in uno scatolone). Sono conservati dal 1962 in serie separate anche i cataloghi della Casa editrice, in classificatori, ordinati cronologicamenteNel magazzino di Pregnana si trovano in scatoloni contenenti cartelle con i contratti anteriori al 1994, ordinati cronologicamente; cartelle in ordine alfabetico di autore e di titolo del libro, contenenti il manoscritto originale e l'ultima bozza dei testi pubblicati. Gli Impianti delle copertine sono ordinati in base a un numero d'archivio. I documenti d'Archivio non sono quantificabili. 3. Sezione fotografica e altro: Archivio fotografico dal 1962 al 1999 L'Archivio Fotografico comprende i servizi fotografici ordinati dalla Casa editrice per le proprie pubblicazioni che sono conservati presso il magazzino di Pregnana e ordinati con numero di protocollo; la parte fotografica degli Impianti, ordinata per argomento e cronologicamente in base alla di data di uscita del libro, è conservata presso le redazioni in Via Pisani. altro: dal 1989 al 1999 Videocassette, quattro all'anno. Biblioteca storica: I libri sono conservati in scatoloni e suddivisi per collane (cinque copie per ogni titolo). volumi 1200 dal 1962 al 1999 audiovisivi 40 dal 1989 al 1999Catalogo listini. Il catalogo esce due volte l'anno.

Compilatori
Lucia Felici, Archivista

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NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).