sezione moderna (1626 - 1970)

sezione | livello: 2

Produttore fondo: Lodi, Ospedale maggiore di Lodi (1457 - 1964)

Contenuto: Il carteggio della sezione moderna dell'Archivio dell'Ospedale Maggiore di Lodi comprende documentazione amministrativa prodotta dall'insediamento della Congregazione di Carità napoleonica fino ai primi anni 60' del Novecento. I documenti anteriori al 1808 sono stati allegati a pratiche di epoca posteriore al momento della costituzione dei fascicoli e sono da considerarsi antecedenti utilizzati per scopi amministrativi e informativi. Si è assunta come data di chiusura della sezione il 1964, poiché i documenti versati dall'Ospedale all'Archivio Storico del Comune di Lodi avevano continuità fino a quella data. La restante documentazione disomogenea (periodo 1965-68) andrà ricondotta all'archivio di deposito ospedaliero ed eventualmente schedata in seguito.La struttura dell'ordinamento dell'Archivio ricalca quasi completamente quella elaborata tra il 1866 e il 1868, quando, dopo l'insediamento della Congregazione di Carità postunitaria, furono stabilite nuove "Discipline per la Sezione protocollo, archivio e spedizione". L'ordinamento applicato prevedeva la suddivisione della documentazione in Rubriche, Sottorubriche e Cartelle. La prima parte era dedicata al patrimonio ospedaliero, Poderi, Poderi venduti, Rogge, Levate, Arsenali, Capitali, Livelli e Legati. Ogni Rubrica principale era articolata in sottorubriche (mantenute nell'ordinamento di questo inventario). La seconda comprendeva le voci più strettamente amministrative: Impiegati, Affari di massima, Contabilità, Economato, Farmacia, Generalità ecc.L'ultima parte includeva la documentazione relativa agli ammalati e agli assistiti ripartiti tra quelli a carico dell'Ospedale, del Comune, dello Stato e i solventi. Mentre la documentazione delle prime due partizioni è pressoché completa, quella dedicata agli assistiti è quasi interamente dispersa. Sono superstiti solo tre buste con poche pratiche per gli Esposti, gli ammalati cronici e le Casse Mutue. Questo ordinamento si è mantenuto quasi intatto fino agli anni '60 del Novecento. Era usanza dell'archivio mantenere non solo la classificazione delle pratiche, ma anche di ripetere la numerazione originale delle cartelle, aggiungendo un numero d'ordine a quello originale (es. 125/I, 125/II) e applicandolo ai nuovi faldoni formati con la documentazione aggiunta nel corso degli anni. All'interno delle singole cartelle gli atti erano organizzati in fascicoli, con copertina intestata "Consiglio degli Ospitali di Lodi". Sulla copertina era indicato l'oggetto della pratica, il numero di protocollo dei documenti inseriti nel fascicolo e la data; inoltre erano riportati il numero di repertorio della pratica, il numero della cartella e del fascicolo (che raccoglieva più pratiche relative allo stesso argomento) in cui era stata inserita. Questo metodo fu applicato, anche retrospettivamente e quindi anche alle pratiche dal 1808 al 1868, fino agli anni '40, quando si perse l'uso di annotare sulla copertina tutti i dati, ma si mantenne la fascicolazione. Poche sono le voci di recente introduzione.Si è ritenuto opportuno dunque rispettare la struttura applicata per quasi due secoli, apportando solo lievi cambiamenti all'ordine alfabetico delle sottorubriche e ripristinando l'esatto ordine cronologico, quando impreciso.Nella parte moderna dell'Archivio dell'Ospedale Maggiore seguono al carteggio altre due sezioni di documentazione, conservanti la prima registri di carattere amministrativo e la seconda registri sanitari, di spedalità e cronologici.La produzione di questi registri da parte degli Uffici ospedalieri copre un arco cronologico ampio che parte dagli anni dell'amministrazione dell'Ospedale da parte della Congregazione di carità di Lodi al 1960, con un solo antecedente rappresentato da due protocolli della corrispondenza qui confluiti come antecedenti amministrativi di una serie che non ha precedenti nella sezione antica.I registri moderni dell'Ospedale Maggiore rappresentano un fondo consistente in 1256 unità, di cui non risultano indicazioni in strumenti d'archivio coevi o elenchi di versamento. La costituzione di due sezioni, una per i registri amministrativi e una per i registri di natura sanitaria, nosologica e di spedalità, è quindi frutto di una scelta redazionale, così come la sequenza delle serie inventariate e il titolo attribuito, quest'ultimo mutuato, dove è stato possibile, dalle indicazioni coeve presenti nelle registrazioni e dalle vecchie segnature. Il lavoro di riordino e inventariazione è dunque consistito nell'individuazione delle serie omogenee, nel loro ordinamento e nella descrizione delle unità in inventario, secondo un criterio di normalizzazione delle indicazioni originarie reperite all'interno dei registri o, più raramente, dei titoli originari riportati in copertina e sui dorsi dei registri, sempre indicati nel campo vecchia segnatura. Le serie inventariate risultano, salvo poche eccezioni, lacunose e residuali di una produzione documentale non pervenuta che in origine doveva essere necessariamente più consistente e che forse potrà pervenire all'Archivio storico comunale di Lodi con prossimi versamenti; per tale motivo è stato deciso di numerare le unità in modo progressivo per serie, premettendo alla numerazione la definizione sintetica della serie stessa.La sezione dei Registri amministrativi conserva 12 serie prodotte dall'Ospedale Maggiore per lo svolgimento della sua attività istituzionale e amministrativa, inerenti il Consiglio d'Amministrazione, la gestione contabile, patrimoniale e del personale impiegato, la segreteria e la registrazione della corrispondenza amministrativa. Per gli anni dal 1823 al 1863 si rileva la presenza contemporanea di due Uffici produttori principali, la Direzione amministrativa, con funzioni ridotte rispetto al passato al servizio di cassa e all'archivio, e la Direzione sanitaria, con facoltà e funzioni di carattere amministrativo vero e proprio come la gestione del personale e il funzionamento interno dell'Ospedale.La sezione dei Registri sanitari, nosologici e di spedalità conserva invece 24 serie di registri prodotti dall'Ospedale per lo svolgimento della sua attività sanitaria e di ricovero e cura, ovvero relazioni sanitarie, registri di accettazione e di reparto, servizi ambulatoriali, inventari di farmacia, a cura della Direzione sanitaria e dei responsabili delle Sale ospedaliere.

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