Parte I - Araldica (1295 - 1935)

parte | livello: 2

Produttore fondo: Famiglia Archinto (sec. XII - )

Consistenza: fascc. 90

Contenuto: La prima parte dell'Archivio Archinto è costituita dalle serie documentarie relative all'araldica familiare: scritture, lettere, memorie, atti ufficiali e di natura privata, membranacei e cartacei, prodotti, ricevuti e raccolti dai membri della famiglia a testimonianza della genealogia e antica nobiltà, dell'acquisizione di privilegi e posti, titoli nobiliari, feudi, cariche di governo, incarichi diplomatici, conferimenti di natura ecclesiastica.
L'"Araldica" è strutturata in cinque Titoli originali ottocenteschi: il primo comprensivo della documentazione di carattere generale riguardante tutta la famiglia, i successivi quattro dedicati invece alla conservazione dei fascicoli nominativi intestati ai rappresentanti maschili Archinto, le cui serie documentarie vengono suddivise per linea di discendenza (linee estinte o linea proficiente) e condizione (ecclesiastica o secolare).
L'intestazione dei fascicoli comprende nome, cognome, paternità, maternità nei soli casi di omonimia, ruolo ricoperto, mutuato dalla tradizione ottocentesca e conservato se comprovato dalla documentazione presente in Archivio e dalle biografie storiche dei personaggi. Si segnala che, per quanto riguarda i "personaggi secolari della linea proficiente", a partire dalla metà dell'Ottocento ai fascicoli intestati ai membri maschili si affiancano anche quelli intestati alle mogli e alle figlie Archinto.
Per ramo principale e proficiente, ovvero che "progredisce" e "va avanti", si intende quello derivante dal capostipite Manfredo (XII secolo), attraverso Cristoforo (? - 1514), figlio di Giuseppe (? - 1477) e di Elisabetta Cesati, e il ramo cosiddetto di Tainate; sempre per linea proficiente si intende, nelle scelte di riordinamento originali ottocentesche conservate, tutte le linee discendenti da Carlo (1670 - 1732), figlio di Filippo e Camilla Stampa, anche se, in realtà, la linea del suo primogenito Filippo si estinse nel 1804 con fedecommesso a favore dei figli del terzogenito Giuseppe; quest'ultima è dunque l'unica linea "proficiente" giunta sino ad oggi.
Relativamente ai personaggi delle linee estinte, si tratta di massima degli appartenenti ai rami derivanti da Bartolomeo (? - 1519 ?) e Giovanni Ambrogio (? - 1519 ?), anch'essi figli di Giuseppe e di Elisabetta Cesati, estinti nel Seicento, e ai rappresentanti del ramo cosiddetto di Barate, originato da Orazio Archinto (1533 - 1599), figlio di Alessandro e Ippolita della Croce, ed estintosi nel 1740.
La distinzione tra linee estinte e linea proficiente non è sempre chiara per i personaggi più antichi, vissuti tra Cinque e Seicento, soprattutto per i numerosi figli di Alessandro (1500 - 1567), figlio di Cristoforo; si segnala infatti ambiguità nell'identificazione dei personaggi ecclesiastici, specie per coloro che, intrapresa da giovanissimi la carriera religiosa, l'abbandonarono successivamente per ragioni personali o di interesse familiare. L'ordinamento ottocentesco di tali fascicoli è stato conservato, dando notizia circa l'identificazione del personaggio nell'introduzione alla serie e/o in nota ai singoli fascicoli.

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