Produttore fondo: Varese, Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Varese - CCIAA (1862 - )

Consistenza: 38 unità archivistiche

Contenuto: La classe è costituita essenzialmente dagli atti relativi all'acquisto, affitto e alienazione di immobili da parte della Camera di commercio di Varese. Parte dei fascicoli sono relativi all'acquisto e alla gestione della sede della Camera di commercio per gli esercizi (titoli di entrata e di uscita con relativi giustificativi, libretti di assegni, libri giornale di cassa, rendiconti, corrispondenza in merito al rimborso dovuto alla Camera per spese di condomino sostenute). Molti di questi fascicoli (soprattutto verso gli anni '50) sono strutturati in sottofascicoli (acquisto, prestiti, lavori di sistemazione, questioni finanziarie e alienazioni di titoli, perizie, corrispondenza, contratti per utenze, installazione di impianti). In alcuni casi vi sono le classificazioni 'Div. 3' e 'Div. 4'. Inoltre la classe comprende le pratiche della vendita della vecchia sede camerale in via Donizetti n.6 avvenuta tra il 1942 e il 1946 (compravendita del 29 dicembre 1944 a rogito del notaio Giuseppe Bonazzola di Varese) e gli atti relativi all'applicazione del decreto legge 26 settembre 1935 n.1946 di riordino dei Consorzi provinciali per l'istruzione tecnica, posti sotto la vigilanza del Ministero dell'educazione nazionale e del Ministero delle corporazioni: tali Consorzi dovevano avere sede presso i Consigli provinciali dell'economia corporativa (poi Camere di commercio, industria e agricoltura), i quali erano tenuti a fornire i locali necessari e a provvedere alla loro manutenzione. Vi sono poi anche tutte le richieste di affitto del salone delle adunanze della sede camerale in piazza Monte Grappa e le norme per la concessione dell'uso del salone. In testa alla classe un corposo fascicolo relativo all'acquisto e alla gestione delle sedi camerali a partire dal 1911.
La documentazione si trovava conservata in faldoni e fascicolata. La classificazione era indicata sulla costa del faldone e sulle camicie originali dei fascicoli e, nella maggior parte dei casi, anche sui singoli atti.
Spesso i fascicoli mancavano di titolo, è quindi stato necessario attribuirne uno in sede di riordino.

Compilatori
Paola Bianchi, Archivista