Commissione interna aziendale di rappresentanza sindacale dei lavoratori
La Commissione interna è una forma di rappresentanza dei lavoratori all'interno dell'azienda. Nata nel 1906, viene soppressa nel periodo fascista e ricostituita in seguito al patto 2 settembre 1943, sottoscritto fra Confindustria e CGIL unitaria. In seguito a ciò, la Commissione interna ottiene la funzione di gestione dei contratti e di negoziazione sindacale a livello aziendale. Con l'accordo interconfederale del 1947, confermato dai successivi accordi del 1953 e del 1966, il potere di contrattazione le viene tolto. All'inizio degli anni settanta è sostituita da nuove strutture rappresentative. Cfr.: "Glossario italiano del lavoro e delle relazioni industriali", a cura di Tiziano Treu, Milano, Angeli, 1992.
Le Rappresentanze sindacali aziendali sono un organismo sindacale aziendale, previsto dall'art. 19 dello Statuto dei lavoratori, che sostituisce le Commissioni interne. Poiché non esiste alcuna prescrizione circa la sua struttura, la procedura costitutiva e le modalità di funzionamento, è prevalsa la prassi di equiparare alle RSA le forme di rappresentanza unitaria, come i Consigli di fabbrica. Cfr.: "Glossario italiano del lavoro...", cit.
Il Consiglio di fabbrica è un organo elettivo di rappresentanza dei lavoratori, costituito dall'insieme dei delegati eletti nei reparti e uffici dell'unità produttiva. Ha potere di contrattazione nei luoghi di lavoro. Nel 1991, a seguito delle difficoltà incontrate dal Consiglio di fabbrica, si è arrivati, in seguito a un'intesa fra le Confederazioni sindacali, alla costituzione delle Rappresentanze sindacali unitarie (RSU). Cfr.: "Glossario italiano del lavoro...", cit.
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Fonti Bibliografiche
- Glossario italiano del lavoro e delle relazioni industriali, a cura di Tiziano Treu, Milano, Angeli, 1992
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(Prima redazione: Primo Ferrari, 2010)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/archivi/profili-istituzionali/MIDL0003AE/