Fondazione Biblioteca Morcelli - Pinacoteca Repossi Chiari (BS)
via Bernardino Varisco, 9
25032
Chiari (BS)
telefono: 0307000730
fax: 0307000730
email: fondmorcellirepossi@libero.it
sito web: http://www.morcellirepossi.it
tipologia: ente di cultura, ricreativo, sportivo, turistico
Cenni storico istituzionali
Quando nel gennaio del 1817 Stefano Antonio Morcelli, prevosto di Chiari e insigne epigrafista, donò la propria biblioteca "con relativi attrezzi di legname" alla Congregazione di carità egli vincolò la realizzazione di tale donazione alla costruzione - nell'arco di cinque anni - di locali adeguati ad ospitare la "studiosa gioventù" di Chiari.
Ad essere destinatario del legato fu più precisamente il locale Collegio, amministrato dal 1807, così come tutti gli altri enti assistenziali di Chiari, appunto dalla Congregazione di carità.
Morto nel 1821 il Morcelli, l'anno successivo, nel rispetto delle volontà del donatore, fu inaugurata l'ala nuova destinata a contenere la biblioteca, edificata su progetto dell'architetto bresciano Antonio Vigliani (1).
La sede dove oggi si trova la Fondazione è la stessa che vide, nel 1821, l'ingresso dei 1400 pezzi che costituivano la preziosa biblioteca del Morcelli (2), una biblioteca formatasi quando ancora lo studioso ricopriva il ruolo di bibliotecario della famiglia Albani a Roma e che ora veniva disposta, ordinata secondo la classificazione bibliografica da lui stabilita, nei più ampi spazi della neonata istituzione: la Biblioteca Morcelliana.
Nel tempo, a partire dagli anni immediatamente a ridosso la sua fondazione, molti altri personaggi (e famiglie) arricchirono con le loro donazioni (biblioteche, ma anche archivi, raccolte numismatiche, collezioni di quadri, sculture, minerali e reperti archeologici) il patrimonio della Morcelliana: nel 1833 don Antonio Faglia, nel 1843 don Tommaso Begni, nel 1854 l'avvocato Pietro Bartolomeo Repossi, nel 1856 don Vincenzo Ghidini, nel 1871 la biblioteca del convento dei Cappuccini della Badia di Brescia, nel 1877 don Faustino Bocchi, nello stesso anno la biblioteca del convento dell'Annunciata di Borno, nel 1878 don Vincenzo Frattini, nel 1888 il senatore Ferdinando Cavalli, nel 1914 monsignor Giovanni Battista Rota, nel 1933 il filosofo Bernardino Varisco, nel 1953 il filosofo Adolfo Faggi, nel 1967 don Giuseppe Grazioli, nel 1974 l'avvocato Paolo Scarpetta, dalla fine degli anni Novanta lo scultore Vittorio Pelati, il medico Augusto Pellegrini e don Luigi Funazzi.
Pietro Bartolomeo Repossi, insegnante di lettere presso il Ginnasio locale, fondò nel 1839 a Chiari una scuola di disegno per operai. Alla sua morte, avvenuta il 7 aprile 1854, legò per testamento le sue collezioni di stampe, quadri, statue e libri alla Congregazione di Carità perché venissero passate alla Biblioteca Morcelliana, stanziando anche una somma di denaro perché gli oggetti venissero adeguatamente sistemati e per fondare un'altra scuola di disegno. A lui è ancor oggi dedicata la Pinacoteca di Chiari che fa parte della Fondazione recante, nell'intitolazione, il suo nome.
Subito dopo l'Unità d'Italia il Ginnasio e la Scuola di disegno per operai divennero statali e il 25 settembre 1880 fu eretto per decreto regio l'ente morale Opera Pia Ginnasio clarense - Biblioteca e Pinacoteca, giuridicamente distinto dalla scuola e amministrato dalla Congregazione di Carità.
Fu negli anni tra il 1884 e il 1928 che venne dato dall'allora bibliotecario don Luigi Rivetti un nuovo e decisivo impulso all'ordinamento e alla promozione del patrimonio conservato nella Morcelliana. Egli dotò la biblioteca di nuovi cataloghi alfabetici per autori in cinque volumi - uno per ogni sala della biblioteca - e pubblicò l'inventario dei manoscritti conservati. La sua infaticabile passione di studioso di storia locale lo spinse a pubblicare numerosi studi di argomento diverso utilizzando le fonti d'archivio conservate presso le sale del piano nobile della biblioteca. Le carte conservano ancor oggi, sotto forma di fitte note a margine, le tracce di questa assidua "frequentazione".
Tra il 1936 e il 1937 fu attuata la separazione definitiva della Morcelliana dalle strutture scolastiche di Chiari, quando fu costruito altrove un nuovo edificio per la Scuola media, il Ginnasio e la Scuola Professionale. Svincolata dall'ambiente scolastico e sostenuta dai modesti fondi forniti dalla Congregazione di carità la Morcelliana perse il ruolo propulsivo che aveva rivestito nei decenni in cui Rivetti era bibliotecario.
Subentrata nel 1937 l'ECA (Ente Comunale di Assistenza) alla Congregazione di carità, con il regio decreto 12 aprile 1939 l'ente Ginnasio Clarense - Biblioteca Morcelli Pinacoteca Repossi venne decentrato dall'ECA e riunito con il Ricovero vecchi e il Ricovero di mendicità amministrato da un proprio consiglio di amministrazione.
La Fondazione Biblioteca Morcelli Pinacoteca Repossi venne costituita con atto 31 ottobre 1964 e le venne riconosciuta personalità giuridica con decreto del Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat 12 luglio 1966. Presso la sua sede nei locali di Via Varisco ospiterà anche, fino al 1999, la Biblioteca comunale.
La Fondazione ha inaugurato a partire dal 2002, una vasta attività di recupero della ricca documentazione archivistica che, in tempi e secondo modalità diverse, è stata depositata a vario titolo (attraverso depositi, donazioni, lasciti testamentari) presso i suoi locali (3).
Tale attività, che ha avuto inizio con il riordino e l'inventariazione di una consistente massa di documentazione cartacea e pergamenacea prodotta da soggetti diversi (Comune, Pio luogo dei poveri con gli enti da esso amministrati - Monte di pietà, Ginnasio e Ospedale Mellino Mellini - famiglie e persone private) è proseguita con l'intervento di restauro (4) delle pergamene e si è conclusa con il riordino e l'inventariazione dell'archivio del Consorzio irriguo seriola Vecchia di Chiari.
Nel febbraio 2004 la mostra "La memoria restituita - Pergamene della Biblioteca Morcelliana restaurate (XIV-XVIII secolo)" è stata una prima occasione per presentare al pubblico i risultati di questo progetto.
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Note
1. G. Vavassori, Catalogo del fondo Morcelli, Editrice Bibliografica, Milano, 1987, p. XX.
2. Insieme ad alcune buste contenenti gli scritti e le lettere che oggi, riordinate e inventariate, sono conservate presso la Fondazione.
3. Un intervento condotto negli anni Ottanta del Novecento dal Consorzio Archidata, rimasto incompleto, aveva prodotto schede cartacee tuttora conservate presso la Fondazione.
4. Curato dalla restauratrice Laura Chignoli.
Compilatori
Cazzoli Sara, Archivista
Piroli Debora, Archivista
Gallotti Roberta, Archivista
Albesano Silvia
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/archivi/soggetti-conservatori/MIAA000430/