Monastero di Santa Grata in Columnellis, benedettine (1027 - 1798)
Sede: Bergamo
Tipologia ente: ente e associazione della chiesa cattolica
Progetto: Archivio di Stato di Milano: Anagrafe degli archivi (guida on-line)
L'origine del monastero di Santa Grata risalirebbe secondo la tradizione al 1027 e alla traslazione delle reliquie di santa Grata dalla chiesa di Santa Grata "inter vites" alla chiesa del monastero di origine longobarda di Santa Maria "Vetus". Nel 1186 il monastero di Santa Grata venne sottoposto alla protezione apostolica e vide confermati beni e diritti, tra cui la chiesa di Calvenzano, il castello e la corte di Saranica, a cui si aggiunsero l'anno seguente la chiesa di San Gervasio, beni ad Albegno e la chiesa di San Michele. Nel 1214 il monastero ottenne l'esenzione dall'ordinario diocesano da parte del vescovo Giovanni Tornielli. Tra il XIII e il XIV secolo la comunità era composta da non più di dodici monache, e, dalla fine del Duecento, divisa al suo interno a causa dei molteplici interessi delle famiglie bergamasche nell'elezione della badessa: in questo periodo e nel successivo la comunità era composta unicamente da donne appartenenti alle principali famiglie nobili bergamasche.
Nel 1575, al momento della visita apostolica di Carlo Borromeo la comunità di Santa Grata era composta da cinquantasette monache: il numero comprendeva le suore di Santo Stefano di Trescore, soppresso nel 1566 da Pio V e quelle di San Pietro di Borgo di Terzo, tornate al loro convento nel 1581. Alla fine del Cinquecento le monache, grazie alla disponibilità economica derivata dall'ampio e ben amministrato patrimonio monastico, iniziarono la costruzione di una nuova chiesa, definitivamente conclusa solo alla metà del secolo successivo; nel 1617 le sorelle chiesero il permesso di aumentare il numero delle professe, fissato fino a quel momento a sessanta unità. La situazione di floridezza e positività dell'ente continuò nel corso del Seicento e del Settecento. La soppressione dell'ente venne decretata nel 1798 dalla Repubblica Cisalpina. Il monastero fu restituito alle monache durante la parentesi austro-russa, quindi nuovamente soppresso nel 1810 e riaperto definitivamente nel 1817. Nel 1930 fu ripristinata la clausura papale.
(Civita, profili "Bergamo, monastero di Santa Maria Vetus (VIII sec.-1027)" e "Bergamo, monastero di Santa Grata in Columnellis (1027-1798)", risorse internet verificate il 02/11/2006)
Bibliografia
- CIVITA = PROGETTO CIVITA, Le istituzioni storiche del territorio lombardo - scheda descrittiva ad vocem
Compilatori
prima redazione: Stocchi Natalia, archivista (1998/07/20)
revisione: Vecchio Diana, archivista (2006/11)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/archivi/soggetti-produttori/ente/MIDB0003C2/