Convento di Santa Maria Mater Domini, domenicane (1258 - 1797)

Sede: Bergamo

Tipologia ente: ente e associazione della chiesa cattolica

Progetto: Archivio di Stato di Milano: Anagrafe degli archivi (guida on-line)

Il monastero sorse intorno al 1258, per l'interessamento del vescovo Algisio da Rosciate e in seguito del successore Erbordo. L'ente venne eretto in posizione tranquilla ma non isolata, presso un nuovo nucleo urbano la cui formazione era favorita dalla presenza di un buon approvvigionamento idrico e dalla vicinanza alle porte della città. Il monastero venne consacrato nel 1273 dal vescovo Guiscardo Suardi. Si trattava all'inizio di un monastero-ritiro per nobildonne, anche se i nomi delle monache partecipanti ai capitoli pubblici e generali della congregazione non sembrano riferirsi, almeno esclusivamente, alle famiglie nobili note alla storia di Bergamo. Al momento della fondazione contava già quarantasette suore e poteva contare su numerose proprietà fondiarie, a cui si aggiunsero nel tempo le acquisizioni di altri conventi femminili (San Pietro di Urgnano, San Giorgio di Fara d'Adda, Santa Marta di Martinengo, San Giorgio di Redona, Santa Maria Assunta di Torre Boldone) e relativi beni. Gli edifici costituenti l'ente e la chiesa vennero ricostruiti ex novo nel 1359: ulteriori ristrutturazioni avvennero anche nel XVI secolo e tra il 1606 e il 1670.
Nel 1797 il convento di Santa Maria Matris Domini venne soppresso. Nonostante il provvedimento e il conseguente lo scioglimento del vincolo della clausura il convento accolse le sorelle di altri enti religiosi bergamaschi soppressi e la quasi totalità delle suore di Matris Domini rimase nel convento, beneficiando di una pensione erogata dalla Repubblica Cisalpina. Nel 1832 il convento venne adibito dagli Austriaci ad ospedale militare e, quindi, nel 1835, riaperto al culto.

Bibliografia
- PESENTI, Dal Comune alla Signoria, 101-104 = PESENTI, A., Dal Comune alla Signoria (1187-1316), in Storia religiosa della Lombardia. Diocesi di Bergamo, a cura di A. Caprioli, A. Rimoldi, L. Vaccaro, Brescia, La Scuola, 1988, pp. 91-125.

Compilatori
prima redazione: Stocchi Natalia, archivista (1999/02/11)
revisione: Vecchio Diana, archivista (2006/11)