Monastero di Santa Maria di Pace, benedettine (1294 - 1797)

Altre denominazioni:
Casa dei Santi Felice e Fortunato, canonichesse regolari di Sant'Agostino (sec. X - metà sec. XIII)
Monastero dei Santi Felice e Fortunato, benedettine (1294 - 1445)

Sede: Brescia

Tipologia ente: ente e associazione della chiesa cattolica

Progetto: Archivio di Stato di Milano: Anagrafe degli archivi (guida on-line)

Secondo la tradizione, presso la chiesa cittadina dei Santi Felice e Fortunato nei secoli X - XII sorse una canonica agostiniana femminile e in seguito all'estinzione della comunità, entro la metà del XIII secolo, la chiesa e i beni furono concessi al monastero cisterciense di Santa Maria della Colomba di Manerbio. Nel novembre 1294 le monache furono trasferite nell'ex-canonica per volontà del vescovo Berardo Maggi e passarono alla regola benedettina. Nel 1407 il monastero, deserto, fu acquisito coi relativi beni dall'arciprete della cattedrale di Brescia, che li refutò nel 1428 al vescovo di Brescia.
La rinascita della comunità si deve a Orsina Alberti di Piacenza, che nel 1435 divenne badessa del monastero di Santi Felice e Fortunato: nel 1445 furono concesse al cenobio la vicina chiesa e strutture di Santa Maria. Negli anni 1540-1545 l'ente, in stato di crisi spirituale, fu affidato alle cure di Francesco Cabrino di Alfianello. Il complesso monastico fu sottoposto a numerosi ampliamenti fino a metà del XVII secolo e nel 1690 la chiesa fu ricostruita. La soppressione avvenne il 28 ottobre 1797 (Civita, profili "Monastero di Santa Maria della colomba (sec. XII - 1294)", "Monastero dei Santi Felice e Fortunato (1294 - 1445)", "Monastero di Santa Maria di Pace (1445-1797)", risorse internet verificate il 17/02/2006).

Bibliografia
- CIVITA = PROGETTO CIVITA, Le istituzioni storiche del territorio lombardo - scheda descrittiva ad vocem

Compilatori
prima redazione: Bernini Daniela, archivista (1998/12/10)
rielaborazione: Vecchio Diana, archivista (2006/02/17)