Causa pia Bascapé (ca. sec. XVIII - ca. seconda metà sec. XIX)

Sede: Milano

Progetto: Archivio di Stato di Milano: Anagrafe degli archivi (guida on-line)

La Causa pia Bascapé nacque per volere dell'arciprete Ippolito Bascapé il quale, con testamento datato 23 dicembre 1724, istituiva in causa pia parte dell'ingente patrimonio di cui disponeva.
Finalità di tale ente erano di celebrare 150 messe l'anno, commemorare la festa delle quaranta ore di San Gerunzio, dare assistenza sanitaria e distribuire gratuitamente medicinali, elemosine e doti ai poveri.
L'amministrazione della Causa pia fu inizialmente affidata a tre esecutori testamentari: il canonico Alessandro Bussero e i dottori collegiati Stefano Meraviglia e Giuseppe Biumi. Successivamente spettò ai preposti di San Fedele e di San Sepolcro di Milano il compito di eleggere la nuova amministrazione.
Nella seconda metà del XIX secolo, con la soppressione di gesuiti e oblati, il governo intervenne donando all'Opera pia sordomuti di Milano l'amministrazione della Causa pia Bascapé e il relativo patrimonio. Il Luogo pio, tuttavia, conservò una gestione autonoma, come si rileva dallo statuto organico del 1865, presumibilmente grazie ai fratelli Paolo e Francesco Taverna che ai tempi ricoprivano incarichi di rilievo in ambedue le istituzioni (Inventario di sala OP 3).

Compilatori
prima redazione: Bernini Daniela, archivista (1998/10/26)
revisione: Regina Marina, archivista (2004)