Orfanotrofio dei Martinitt (1532 -)

Altre denominazioni:
San Martino degli Orfani
Orfanotrofio di San Pietro in Gessate (Dal 1772)
Orfanotrofio maschile

Sede: Milano

Progetto: Archivio di Stato di Milano: Anagrafe degli archivi (guida on-line)

Il primo Orfanotrofio milanese sorse nel 1532 - 1533 ad opera di Girolamo Emiliani, patrizio veneziano, poi sacerdote, che nel 1534 fondò la Compagnia dei servi dei poveri, denominata in seguito Congregazione dei chierici regolari di Somasca.
La prima sede dell'istituto fu una casa nelle vicinanze della chiesa di San Sepolcro. Con l'aumento dei giovani ospiti, si rese necessaria la ricerca di uno stabile più grande e, per interessamento del duca Francesco II Sforza, fu loro destinato un edificio di proprietà dell'Ospedale Maggiore.
L'istituto fu inizialmente retto dai padri somaschi i quali erano detti servi dei poveri orfanelli. L'edificio era collocato accanto al luogo dove sorse, nel 1569, la chiesa di San Martino, da cui il nome di San Martino degli Orfani, e di Martinitt o Martinetti attribuito agli ospiti della casa.
L'affitto fu in un primo tempo coperto dalle offerte di Francesco I Sforza e, in seguito, da altre donazioni e sovvenzioni del governo austriaco e poi di quello spagnolo.
L'Orfanotrofio dei Martinitt accolse nel 1753 i maschi provenienti dall'Ospizio dei mendicanti, che divenne esclusivamente femminile.
Nel frattempo, con dispaccio di Maria Teresa del 14 maggio 1770, oltre all'elaborazione di un primo piano per l'Orfanotrofio di Milano, si stabilì che le proprietà dei due soppressi Ospedali dei Pellegrini (San Giacomo e Santi Pietro e Paolo) fossero inglobate nell'Orfanotrofio maschile ed amministrate dal capitolo di San Martino.
Maria Teresa, con regio dispaccio del 22 giugno 1772, attribuì all'Orfanotrofio una sede più grande: la scelta cadde sul monastero benedettino di San Pietro in Gessate, i cui monaci furono allontanati con una vantaggiosa pensione vitalizia e trasferiti nel monastero di San Simpliciano.
L'insediamento nella nuova sede avvenne il 5 agosto del 1772; nello stesso anno furono aggregati all'Orfanotrofio i beni della soppressa Congregazione dei crocesignati e, nel 1776, quelli del convento di San Pietro Martire e della Casa degli orfanelli di Santa Croce, entrambi di Monza.
Con l'avvento di Napoleone, riprese la lotta con gli austriaci e, poiché Milano accoglieva un vasto numero di soldati francesi feriti, San Pietro in Gessate fu trasformato in un ospedale militare.
Gli orfani furono trasferiti a Brera dove, dopo la soppressione dei gesuiti nel 1772, Maria Teresa aveva collocato diverse istituzioni; l'Orfanotrofio fu nuovamente trasferito prima in San Francesco maggiore (1798 - 1803) e successivamente nella sede storica di San Pietro in Gessate (1803 - 1915).
Dal 1808 l'amministrazione dell'Orfanotrofio fu retta dalla Congregazione di carità e, dal 1825, in seguito alla sua soppressione, da un amministratore unico per Orfanotrofio maschile, femminile e Pio Albergo Trivulzio.
Con decreto reale del 30 agosto 1863, attuativo del regio decreto 3 agosto 1862, n. 753, l'Orfanotrofio maschile, quello femminile e il Trivulzio, furono amministrati da un unico organo sostitutivo del soppresso amministratore unico, il Consiglio degli Orfanotrofi e Luoghi Pii, denominato dai primi anni del Novecento, Consiglio degli Orfanotrofi e del Pio Albergo Trivulzio, dotato di poteri amministrativi e direttivi.
Il Consiglio s'impegnò nella redazione di uno statuto per ciascuno dei tre enti eretti in enti morali, e di un regolamento unico per la gestione finanziaria.
Dopo un periodo di relativa stabilità, l'Orfanotrofio fu ceduto, nel giugno del 1915, al Pio Albergo Trivulzio per collocare i propri ospiti, essendo stata espropriata la loro sede per creare un ospedale militare.
Gli orfani furono in parte collocati in famiglie, a cui veniva corrisposto un assegno per il loro sostentamento, e in parte trasferiti nelle sedi di Canzo e Maresso.
Solo dopo tre mesi questi ultimi ospiti furono nuovamente sistemati a Milano, in un'ala dell'Orfanotrofio femminile della Stella; il ritorno a San Pietro avvenne solo nel 1922.
In seguito, su un terreno acquistato dall'Orfanotrofio, fu costruita la nuova sede di Lambrate, inaugurata alla presenza del Duce nel 1932.

Bibliografia
- DODI, Dalla carità all'assistenza = DODI, L., L'Orfanotrofio dei Martinitt nell'età delle riforme, in AA.VV., Dalla carità all'assistenza. Orfani, vecchi e poveri a Milano tra Settecento e Ottocento, Milano 1993, pp. 127 - 146
- La nascita del Pio Albergo Trivulzio, 161 - 171 = La nascita del Pio Albergo Trivulzio. Orfani, vecchi e poveri a Milano tra Settecento e Ottocento, Milano 1993
- Le varie sedi dell'Orfanotrofio maschile = Le varie sedi dell'Orfanotrofio maschile di Milano dalla sua fondazione (1532) al tempo presente (1933), a cura di Aurelio ANGELERI, s.d.

Fonti
- regio decreto 3 agosto 1862, n. 753, Legge sull'amministrazione delle opere pie (= r.d. 753/1862)
- regio decreto 30 agosto 1863 (= r.d. 30 ago 1863)

Compilatori
prima redazione: Regina Marina, archivista (2004)