Orfanotrofio delle Stelline (1578 -)
Altre denominazioni:
Orfanotrofio della Stella
Orfanotrofio femminile
Orfanotrofio delle Stelline e Ochette
Sede: Milano
Progetto: Archivio di Stato di Milano: Anagrafe degli archivi (guida on-line)
L'Orfanotrofio femminile di Milano trae la sua origine dall'Ospedale dei poveri mendicanti e vergognosi eretto da Carlo Borromeo il 7 gennaio 1578, con sede nel soppresso monastero benedettino di Santa Maria della Stella (da cui l'attribuzione del soprannome Stelline alle orfane).
La trasformazione di questo luogo pio in orfanotrofio, dapprima misto e solo in seguito specificamente femminile, avvenne solo nel corso del XVIII secolo. Alla fine del 1752, l'Ospedale dei mendicanti licenziò i pochi orfani maschi rimasti per divenire ospizio esclusivamente femminile e, l'anno seguente, gli fu conferito da Maria Teresa il titolo di unico Orfanotrofio femminile di Milano.
L'Orfanotrofio era retto da diciotto nobili della città fra i quali due ecclesiastici eletti dal vescovo.
A quest'istituzione furono aggregati, con lettera governativa di Giuseppe II del 3 agosto 1784, i beni di numerosi luoghi pii minori disciolti, quali il conservatorio di Santa Pelagia (ricovero di donne pericolate), di Santa Caterina (asilo di orfane povere) e i due conservatori di fanciulle di Santa Febronia e del Rosario. Nel 1785 fu unito alla Stella il luogo pio del Rifugio delle Malmaritate (per donne abbandonate o maltrattate dai mariti) e nel 1788 l'Orfanotrofio di Santa Elisabetta di Monza.
Con l'aumento del numero delle ricoverate, si stabilirono due sedi differenti: le giovani sane e in grado di mantenersi rimasero nella sede storica, mentre quelle con più di ventuno anni e "imperfette" furono trasferite nel soppresso monastero di cappuccine di Santa Maria di Loreto nel borgo delle Oche (da cui il soprannome di Ochette), messo a disposizione da Giuseppe II nel 1784.
Dal 1808 l'amministrazione dell'Orfanotrofio fu retta dalla Congregazione di carità e, dal 1825, in seguito alla sua soppressione, da un amministratore unico per Orfanotrofio maschile, femminile e Pio Albergo Trivulzio.
Nonostante la separazione, le due sezioni, Stelline e Ochette, mantennero un'amministrazione unitaria fino al 1840, quando su proposta della direzione e amministrazione, subentrate alla disciolta Congregazione, entrambe furono concentrate nella sede della Stella.
Con decreto reale del 30 agosto 1863, attuativo del regio decreto 3 agosto 1862, n. 753, l'Orfanotrofio femminile, quello maschile e il Trivulzio, furono amministrati da un unico organo sostitutivo del soppresso amministratore unico, il Consiglio degli Orfanotrofi e Luoghi Pii, denominato dai primi anni del Novecento, Consiglio degli Orfanotrofi e del Pio Albergo Trivulzio, dotato di poteri amministrativi e direttivi.
Il Consiglio s'impegnò nella redazione di uno statuto per ciascuno dei tre enti eretti in enti morali, e di un regolamento unico per la gestione finanziaria.
Dal XX secolo si è provveduto a una sistemazione delle fanciulle in ambienti familiari per facilitarne l'inserimento in società.
Bibliografia
- BAIO DOSSI, Dalla carità all'assistenza = BAIO DOSSI, E., L'Orfanotrofio Femminile delle Stelline dalla Restaurazione alla prima guerra mondiale, in Dalla carità all'assistenza. Orfani, vecchi e poveri a Milano tra Settecento e Ottocento, Milano 1993, pp. 147 - 160
- BAIO DOSSI, Le Stelline = BAIO DOSSI E., Le Stelline. Storia dell'Orfanotrofio Femminile di Milano, Milano 1994, pp. 23 - 27
- Fara, Cenni sulla storia = FARA M., [Cenni sulla storia dell'Orfanotrofio Femminile detto della Stella], dattiloscritto, s.d.
Fonti
- regio decreto 3 agosto 1862, n. 753, Legge sull'amministrazione delle opere pie (= r.d. 753/1862)
- regio decreto 30 agosto 1863 (= r.d. 30 ago 1863)
Compilatori
prima redazione: Regina Marina, archivista (2004)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/archivi/soggetti-produttori/ente/MIDB000978/