Consorzio contro il disalveo del fiume Serio (1889 gennaio 01 - 1940 dicembre 31)
Sede: Ghisalba
Tipologia ente: ente funzionale territoriale
Progetto: Comune di Ghisalba
A seguito delle ripetute inondazioni del fiume Serio fra cui quella rovinosa del 1878, vengono indette alcune riunioni in Ghisalba con gli amministratori dei comuni danneggiati e l'ingegnere capo del Genio Civile per affrontare l'urgenza del problema. A concusione di tali incontri i proprietari dei beni immobili dei comuni di Ghisalba, Martinengo, Romano Lombardo e Fara Olivana posti fra la sponda sinistra del fiume Serio, la strada provinciale Bergamo-Cremona ed i cavi Navarezza e Borromeo secondo quando definito nel progetto 2 aprile 1882 dell'Ufficio Tecnico Provinciale di Bergamo, si costituiscono nel 1889 in un consorzio. Scopo di tale ente è la copertura delle spese per le riparazioni dei danni arrecati dal disalveo del fiume Serio e degli interventi finalizzati alla prevenzione di tale fenomeno. Lo statuto del nuovo consorzio denominato "Consorzio contro i disalvei del fiume Serio in Ghisalba" è approvato dal Consiglio Provinciale di Bergamo del 1889. La sede è presso l'ufficio comunale della stessa Ghisalba. I proprietari del comune di Romano, contrari all'appartenenza al Consorzio, presentano dal 1883 fino al 1891, una serie di ricorsi, ogni volta annullati da decreti ministeriali ed infine dal Consiglio di Stato. L'art. 4 dello statuto distingue in due categorie le opere da eseguire nel territorio di Ghisalba da quelle in Martinengo. Tutti gli appartenenti al Consorzio concorrono alle spese per la costruzione di nuove opere, per la manutenzione di quelle esistenti oltre a tutte le spese amministrative dello stesso Consorzio in proporzione della propria rendita censuaria e dei valori capitali accatastati in distinte classi. Il consiglio è amministrato dall'assemblea generale dei soci e da una deputazione consorziale o consiglio di amministrazione. Possono partecipare all'assemblea anche gli enti proprietari di beni per mezzi di propri amministratori o altri delegati. Spetta all'assemblea modificare o cambiare lo statuto, approvare il bilancio annuale preventivo e consuntivo ed i catasti consorziali, nominare i membri della deputazione ed esprimersi in merito agli affari sottoposti dalla stessa deputazione. La deputazione è composta da 7 membri che restano in carica per 7 anni. Ad essa spetta l'amministrazione del consorzio consistente nella nomina del personale dipendente, compilazione dei progetti per nuove opere o per la manutenzione di quelle esistenti, esecuzione delle opere stesse, rettifica triennale dei catasti, esazione dei contributi e pagamento degli impegni consorziali, assunzione di mutui, compilazioni dei bilanci, attuazione dei deliberati dell'assemblea e convocazione della stessa. La deputazione nomina fra i suoi membri il presidente del Consorzio che ha la rappresentanza legale dell'ente e il compito di presiedere alle riunioni della deputazione e dell'assemblea. Nel 1893 viene approvato dal Prefetto il regolamento del Consorzio nel quale sono specificate le opere già esistenti e quelle che devono essere mantenute per la difesa, le spesa da sostenere, le modalità di riscossione delle tasse da imporre e la formazione e revisione dei catasti consorziali. La descrizione delle opere da mantenere viene redatta dall'ing. Carlo Manara nel 1892 e si distingue nelle due sezioni previste dalla statuto. quelle nel territorio di Ghisalba e quelle in Martinengo.
Nel 1901 il Consorzio ottiene la classificazione in 3° categoria delle opere idrauliche ai sensi della legge 30 marzo 1893 n. 173.
Il consorzio cessa la sua attività fra il 1938 e il 1940.
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/archivi/soggetti-produttori/ente/MIDB000A1F/