Comune di Oltre il Colle (sec. XIII - )

Sede: Oltre il Colle

Tipologia ente: ente pubblico territoriale

Progetto: Comune di Oltre il Colle

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Il comune di Oltre il Colle si trova in un ampia conca naturale posta alla sommità della Valle Serina sullo spartiacque fra la Valle Brembana e la Valle Seriana ad una quota di 1100 m. sul livello del mare. L'abitato, oltre al capoluogo, è sparso e suddiviso nelle frazioni di Zambla Bassa, Zambla Alta e Zorzone. Nel capoluogo si trovano la chiesa parrocchiale di S. Bartolomeo, che oggi ha giurisdizione anche sulle due frazioni di Zambla Alta e Bassa ed il municipio. Il territorio comunale è caratterizzato dalla presenza di ampie zone a pascolo, boschi, pinete e praterie di alta quota ed è circondato dalle cime dei monti Arera, Menna, Grem e Alben. Attività economiche pricipali sono state, nel passato: l'agricoltura e la pastorizia, il commercio e lo sfruttamento del legname, presente negli abbondanti boschi comunali. Alla metà del secolo scorso ebbero inizio le attività minerarie di estrazione della blenda e della calamina, concentrate soprattutto nelle località dell'Arera e della Val Vedra. I primi insediamenti sono forse da collegare proprio con l'attività mineraria per l'estrazione del ferro e dello zinco sul Monte Menna ed Arera. Sicuramente praticata fin dal Medioevo, questa attività ebbe il suo massimo sviluppo nel secolo corso arrivando ad impiegare circa 300 lavoratori. Gli abitanti di Oltre il Colle commerciavano in bovini ed in vini, producevano picche ed aste, manici di vanga e di piccone.
Verso la fine del sec. XIII il vescovo disponeva ancora dei diritti di caccia all'orso ed al camoscio in tutta l'alta Val Serina. In quell'epoca le comunità locali, fra cui Grimoldo, la principale, e le altre che andavano costituendosi come Capriana, Vandullo e Vanini, cominciarono il processo di affrancazione dal potere vescovile. Nel 1449 la chiesa di S. Bartolomeo si staccò da Serina e venne eretta parrocchia autonoma. La comunità civile, suddivisa nel '500 in cinque contrade, ottenne la piena autonomia amministrativa nel 1569 distaccandosi da Serina.
Nel 1587 divenne autonoma anche la chiesa di S. Maria Maddalena di Zambla.
Il comune non è menzionato in nessuno degli statuti di Bergamo dal 1331 e non è riportato nel codice Patetta , dove sono descritti i confini di quasi tutti i comuni del territorio di Bergamo alla fine del secolo XIV. E' da ritenere certa la sua dipendenza, almeno fino alla fine del Medioevo, dal comune di Serina, di cui invece, nel codice trecentesco Patetta, vengono descritti i confini assieme a quelli di Oneta e di Gorno. Negli statuti della Valle Seriana Superiore del 1468 appare citato nell'appendice I, Antonio Bernardo Pavoncelli, viceconsole di Oltre il Colle ed ancora, in un atto di definizione dei confini del 1506, sono presenti i consoli di Oltre il Colle assieme a quelli di Serina e Gorno (vedi b. 1 fasc. 6). Nel 1449, all'atto dell'erezione della chiesa parrocchiale di S. Bartolomeo, rogato a Bergamo dal notaio Giovanni Francesco Cavagnis di Cornalba, erano presenti i sindaci ed i procuratori degli uomini e dei vicini della contrada di Grimoldo (atti Commissaria Maurizio in Archivio Parrocchiale di S. Bartolomeo).
Nel secolo XVI il comune risulta suddiviso in cinque colonnnelli (contrade), S. Bartolomeo, Valpiana (oggi frazione di Serina), Zambla Alta, Zambla Bassa, Zorzone, appartiene ai territori della valle Brembana Superiore e al Vicariato di Serina. E' governato da un console e da cinque anziani che formavano, secondo quanto descritto nei Capitoli del 1610, il Consiglio Speciale. A questi il Console, la cui carica, assieme a quella del canevaro, veniva annualmente data all'incanto, doveva rendere conto del proprio operato.
Non sono stati rinvenuti gli statuti del comune, ne, tantomeno, alcuna traccia della loro esistenza. Si sono conservati invece gli Ordini e Capitoli del comune, emanati nel gennaio del 1610, molto posteriormente all'epoca a cui risalgono gli statuti delle altre comunità brembane. Nel 1779 vengono stabilite nuove regole per il governo della comunità; il numero dei consiglieri viene portato da cinque a dieci, suddivisi secondo i rispettivi colonnelli: quattro per Zambla (Alta e Bassa), due per S. Bartolomeo (capoluogo), due per Zorzone e due per Valpiana (oggi frazione di Serina).

Confini del comune (1)
L'attuale territorio di sua pertinenza all'inizio del XIII secolo era compreso nel grande comune di Serina. E' quanto si evince da un atto di descrizione confinaria del 1234 relativo al comune di Levrene e Bracha (Gabanelli, 1996). Tale assetto viene confermato ancora alla fine del secolo successivo nello strumento di definizione dei confini del comune di Serina et Bracha (Codice Patetta, 1996). Con la denominazione di Ultracollum è citato negli Statuti di Bergamo del 1491 trai comuni ascritti alla faggia di porta S. Alessandro. L'emancipazione a comune autonomo sembra però che si avvenuta solo nel 1569, come testimonierebbe una nota nello Statuto comunale del 1610 (Cortesi M., 1984)). L'erezione in comune distinto è confermata poi dalla relazione del Da Lezze del 1596 e da tutte le fonti successive.
Nel 1797 le sue frazioni di Zambla e Zorzone si costituiscono in comune autonomi, ma già nel compartimento del marzo 1798, non vengono più menzionate in quanto, probabilmente, riassorbite nella circoscrizione originaria. Nel 1809 viene aggregato a Serina con Dossena e Cornalba. Nel 1812, con un decreto prefettizio, riacquista autonomia e da questa data non si registrano altre variazioni di circoscrizione.

Zambla
Si erige in comune autonomo nell'aprile 1797 con una circoscrizione provvisoria coincidente a quella parrocchiale. Viene riassorbito dal comune originario con la revisione delle circoscrizioni territoriali nel marzo del 1798.

Zorzone
Con una circoscrizione amministrativa provvisoria coincidente a quella parrocchiale, si erige in comune autonomo nell'aprile 1797 con la riorganizzazione amministrativa avviata durante la Repubblica Bergamasca. Nel marzo dell'anno successivo viene riassorbito da Oltre il Colle.

Note
(1) Cfr. "Confini dei comuni del territorio di Bergamo (1392-1395)", a cura di V. Marchetti, Fonti per lo Studio del Territorio Bergamasco, XIII, Bergamo 1996.
(2) Cfr. "Gli statuti della Valle Brembana Superiore del 1468", a cura di M. Cortesi, Fonti per lo Studio del Territorio Bergamasco, Statuti, II, Provincia di Bergamo1994, p. 355.

Bibliografia
- Ceroni 1979
- OSCAR-BELOTTI, Atlante.

Compilatori
Del Bello Sergio, archivista