Comune di Pellio di sopra (sec. XIV - 1757)
Sede: Pellio di sopra
Tipologia ente: ente pubblico territoriale
Progetto: Comunità Montana del Lario intelvese: Le carte delle comunità tra il Lario ed il Ceresio
Un tempo probabilmente parte superiore di una comunità più ampia, come sembra potersi rilevare dalla "Determinatio mensurarum ..." annessa agli Statuti di Como del 1335, in cui viene citato tra i comuni della pieve d'Intelvi il "comune de Pello superiori et inferiori"(1), Pellio di sopra compare negli atti delle visite pastorali del vescovo Ninguarda del 1593 composto da 55 fuochi per un totale di 300 abitanti (2).
Compreso nel feudo della Valle Intelvi, ne seguì le vicende passando dalle mani della famiglia Rusca, investita del feudo dal 1451 al 1570, della famiglia Marliani, dal 1583 al 1713, ed infine della famiglia Riva Andreotti (3).
Nel "Compartimento territoriale specificante le cassine" del 1751, Pellio di sopra risulta sempre inserito nella pieve d'Intelvi (4).
Dalle risposte ai 45 quesiti della Giunta del censimento del 1751 emerge che il Comune, che contava 220 abitanti, era infeudato al conte Melchiorre Riva Andreotti al quale veniva versato dall'intera valle un censo annuale, di cui lire 31.0.6 a carico di Pellio di sopra. Il Comune non disponeva di un consiglio generale ma partecipava con propri rappresentanti al consiglio generale di valle. Aveva invece un consiglio particolare costituito da tutti i capi di famiglia oltre che dal sindaco, dal console e dal cancelliere. L'amministrazione del patrimonio pubblico e la custodia delle pubbliche scritture, che venivano conservate in una apposita cassa nella casa del sindaco, era demandata allo stesso sindaco e al cancelliere, eletti periodicamente dai capi di famiglia a maggioranza dei voti e che percepivano un salario annuale. L'elezione del console avveniva invece a rotazione ogni mese. Per l'esazione dei tributi il Comune si avvaleva di un esattore eletto con scrittura privata. Egli doveva prestare idonea "sigurtà". Pellio di sopra era sottoposto alla giurisdizione del podestà di valle per i servizi del quale pagava una quota di lire 23 e al quale il console non prestava alcun giuramento (5).
Il Comune di Pellio di sopra, a cui risulta unita la comunità di Pellio di sotto, compare nell'"Indice delle pievi e comunità dello Stato di Milano" del 1753 ancora appartenente alla Vall'Intelvi (6).
- - - - - - - - - -
Note
1. "Determinatio mensurarum et staterarum que habere et teneri debent per infrascrita comunia", ASCo, ASCCo, Volumi, vol. 50, Volumen Magnum, cc. 481 - 510.
2. Lazzati 1986.
3. Enrico Casanova, "Dizionario feudale delle provincie componenti l'antico Stato di Milano all'epoca della cessazione del sistema feudale", Firenze, Stabilimento Giuseppe Civelli, 1904.
4. "Notificazioni del personale fatte e firmate nell'anno 1751 dai Cancellieri, Deputati, Regenti, Consoli di tutti li Comuni delle respettive Pievi, colla Nota delle loro Cassine Unite a Comune per Comune, a Territorio per Territorio, e Pieve per Pieve, e ciò per tutto il Ducato", ASMi, Censo p.a., cart. 279.
5. Risposte ai 45 quesiti della Real Giunta del Censimento, ASMi, Catasto, cart. 3029.
6. "Indice delle pievi e comunità dello Stato di Milano", 1753, ASCo, ASCCo, Carte sciolte, cart. 469.
- - - - - - - - - -
Profilo storico istituzionale compilato sulla base di Civita, Como, p. 272.
Bibliografia
- Civita, Como = Le istituzioni storiche del territorio lombardo. XIV - XIX secolo. Como, Progetto CIVITA, Regione Lombardia - Amministrazione provinciale di Como, Milano, 2000, repertoriazione a cura di Domenico Quartieri con la collaborazione di Loredana Menichetti
- Lazzati 1986 = M. Lazzati, La Valle Intelvi, Milano, BE-MA Editrice, 1986
Compilatori
Quartieri Domenico, Archivista
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/archivi/soggetti-produttori/ente/MIDB000E4F/