Cappellania Leoni (1614 - sec. XX)
Sede: Mornico al Serio
Tipologia ente: Ente ecclesiastico
Progetto: Comune di Mornico al Serio
Il beneficio venne istituito nel 1614 (1) da Giovan Battista Leoni fu Ottaviano, notaio, e consisteva nel lascito di una casa posta in via Castello e 70 pertiche di terra la cui rendita doveva servire per il mantenimento di un sacerdote che ogni giorno doveva celebrare una messa in suffragio del defunto e dei suoi antenati presso l'altare di San Giovanni Battista della chiesa parrocchiale.
Il sacerdote celebrante venne scelto dal beneficiante fino a quando in vita e dopo di lui, dal discendente più anziano della famiglia e in mancanza di un discendenti da due compatroni scelti tra il parroco del paese e dai presidi del Monastero esistente a Mornico (2).
Nella nomina del sacerdote, fatta attraverso un bando che rimaneva esposto per sei giorni nella cattedrale di Bergamo e sulla porta della parrocchiale di Mornico (3), venivano preferiti i discendenti della famiglia, sacerdoti o avviati al sacerdozio, in seconda scelta un qualsiasi sacerdote o chierico che avesse compiuto i 18 anni di età. Una volta che i patroni avessero approvato il sacerdote al Vescovo spettava la nomina.
Con ordinanza prefettizia 13 luglio 1865 n 10920/1309 il comune venne riconosciuto compatrono della cappellania Leoni (unità 5.1-5).
Nel 1876 insorse una vertenza tra il comune e la parrocchia per stabilire chi dei due enti doveva nominare il cappellano (4).
Il primo cappellano di cui si ha traccia nell'archivio comunale è Pietro Fogaroli, morto nel 1826, a cui subentra il sacerdote Luigi Mascheroni (unità 5.1-1).
Nel 1876 venne eletto il sacerdote Giuseppe Terzi, con l'onorario annuo di lire 700 e l'obbligo della celebrazione di 365 messe come da testamento, ma la Sotto Prefettura di Treviglio annullò l'esecuzione della delibera (unità 5.1-7).
Nel 1877 venne ancora nominato il sacerdote Giuseppe Terzi fu Antonio con uno stipendio annuo di lire 725 e un ugual numero di messe da celebrare (unità 5.1-8).
Nel 1883 venne nominato il sacerdote Alborghetti Angelo con un onorario di lire 725, le messe da celebrare scendono a 265 (unità 5.1-10); nel 1891 il numero delle messe venne ulteriormente diminuito in 252 su richiesta del cappellano Alborghetti (unità 5.1-14).
Nel 1897, sempre il cappellano Alborghetti, chiese un'ulteriore diminuzione delle messe ma questa volta il consiglio comunale rigettò l'istanza (unità 5.1-17).
Nel 1903 venne nominato cappellano il sacerdote Francesco Colombo con l'onorario annuo di lire 612,85 e l'obbligo della celebrazione di 252 messe. Già nel maggio del 1904 il sacerdote Francesco Colombo rinunciò all'officio della Cappellania e venne quindi nominato, nel 1906, con effetto dal 1907, in accordo con il parroco, il sacerdote Stefano Gatti (5). L'onorario per il nuovo cappellano scese a lire 563,07 ma il numero di messe da celebrare rimase invariato (unità 5.1-20 e 5.1-21).
Note
(1) Con strumento 15 aprile 1614 unità 4381.
(2) Dopo la soppressione del monastero, di cui non si conosce l'ubicazione, subentrò la Giunta Municipale.
(3) Unità 4833.
(4) Unità 5.1-7, 5.1-8 e 5.1-9.
(5) Già secondo coadiutore della parrocchia.
Compilatori
Citerio Lucia, Archivista
Geroldi Chiara, Archivista
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/archivi/soggetti-produttori/ente/MIDB001171/