Comune di Bordolano (sec. XV -)
Sede: Bordolano
Tipologia ente: ente pubblico territoriale
Progetto: Comune di Bordolano
I più importanti fatti storici che riguardano Bordolano si inseriscono nelle contese che opposero Cremona a Milano nel Duecento e nel Trecento e nelle contese che coivolsero la città di Cremona nella lotta tra guelfi e ghibellini.
Nel 1218 Bordolano venne distrutto dalle truppe milanesi; all'inizio del Trecento era controllata dai Cavalcabò, famiglia di parte guelfa.
Nel giro di pochi anni però il governo di Cremona passò alla parte ghibellina, vicina all'imperatore Enrico VII, che aveva nei Dovara e nei Ponzone le famiglie di maggior spicco.
In seguito all'allontanamento dell'imperatore le sorti della città tornarono in mano ai guelfi, con Guglielmo Cavalcabò nel 1312.
Nel 1432 la città venne occupata dai veneziani con Francesco Gonzaga.
Tornata nel XV secolo sotto il controllo di Milano fu feudo dei Visconti, nell'500 fu occupata dai francesi, e il castello in seguito venne distrutto dagli spagnoli.
Nel 1525, infine, fu data in feudo da Francesco II Sforza ai Del Maino.
In età spagnola era infeudato al conte del Maino nobile milanese, nel 1562 è citato tra i comuni del contado di Cremona, nel 1751 risulta essere una comunità della provincia superiore del Contado cremonese.
Dalle risposte ai 45 quesiti emerge che il comune era amministrato da un consiglio formato da 20 consiglieri e dal cancelliere che si riuniva per il riparto delle tasse, eleggeva tre deputati al governo ai quali era affidata l'amministrazione ordinaria della Comunità.
La giusdizione del comune era affidata sia al podestà di Cremona, sia al podestà del feudo, il console era il tutore dell'ordine pubblico.
Nel 1859 Bordolano era retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento IV di Soresina.
In base alla legge sull'ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio.
Nel 1924 il comune risultava incluso nel circondario di Cremona della provincia di Cremona. In seguito alla riforma dell'ordinamento comunale disposta nel 1926 il comune veniva amministrato da un podestà.
In seguito alla riforma dell'ordinamento comunale disposta nel 1946 veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio.
Profilo redatto sulla base di: Civita, Cremona = Le istituzioni storiche del territorio lombardo. XIV-XIX secolo. Cremona, Progetto CIVITA, Regione Lombardia, Milano 2000, repertoriazione a cura di Valeria Leoni.
Fonti e bibliografia
- Lorenzo Astegiano, Codice diplomatico cremonese 715 - 1334, Torino, Bocca, 1895 - 1898
- Pierino Boselli, Toponimi Lombardi, Sugarco Edizioni, Milano, 1977
- Angelo Grandi, Descrizione della provincia e diocesi di Cremona, Cremona, Luigi Copelotti, 1856 - 1858
- G. Grasselli, Memorie genealogiche di alcune illustri famiglie cremonesi, Cremona, 1817
- Nicola Ircas Jacopetti, Il territorio agrario-forestale di Cremona nel catasto di Carlo V (1661 - 1651), Cremona, 1984
- Marco Meriggi, Il Regno Lombardo Veneto, Torino, Utet, 1987
- Dante Olivieri, Dizionario di toponomastica lombarda, Milano, 1961
- Carlo Pedretti, Bordolano capitoli di storia locale, Edizioni della Cassa Rurale di Bordolano, 1986
- Alvise Zucchelli, Bedriaco è Bordolano, Cremona, Coop. Tip., "La Buona Stampa", 1929
Bibliografia
- Civita, Cremona = Le istituzioni storiche del territorio lombardo. XIV - XIX secolo. Cremona, Progetto CIVITA, Regione Lombardia, Milano, 2000, repertoriazione a cura di Valeria Leoni
- Civita, istituzioni postunitarie = Le istituzioni storiche del territorio lombardo. 1859 - 1971, 2 voll., Progetto CIVITA, Regione Lombardia, Milano, 2001, repertoriazione a cura di Fulvio Calia, Caterina Antonioni, Simona Tarozzi
Approfondimenti
Bordolano: profili istituzionali
Compilatori
Benetollo Anna Maria, Archivista
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/archivi/soggetti-produttori/ente/MIDB0011A3/