Provincia d'Oltrepo e Siccomario (1743 - 1774)
Sede: Voghera
Tipologia ente: ente pubblico territoriale
Progetto: Comune di Voghera: fondo Provincia d'Oltrepo e Siccomario
Si veda il profilo istituzionale del repertorio Le istituzioni storiche del territorio lombardo all'URL: http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/9001424/. Il 30 ottobre 1740 moriva l'imperatore Carlo VI, lasciando il trono, secondo la Prammatica sanzione, alla figlia Maria Teresa. La nuova sovrana, oltre alle disastrose situazioni economica e militare in cui versava l'Austria, dovette però far fronte alle rivalse dei vari pretendenti esclusi, incoraggiati dalla casate borboniche di Francia, Spagna e Napoli. Durante la guerra che seguì, con sorti alterne, questa disputa e che si concluse ne 1748 con la pace di Aquisgrana, si attuò il secondo smembramento del Principato di Pavia, dopo quello del 1707 con la cessione della Lomellina. A Worms, il 13 settembre 1743, in seguito all'alleanza tra l'imperatrice, Giorgio II d'Inghilterra e Carlo Emanuele III, vennero ceduti al Regno di Sardegna il Vigevanasco, il territorio pavese compreso tra i fiumi Po e Ticino (Siccomario) e l'Oltrepò pavese, compreso il Bobbiese. La cessione dell'Oltrepò e del Siccomario inflisse un duro colpo alla città di Pavia in quanto significava perdere contemporaneamente, oltre a terreni fertili e produttivi, Voghera e oltre 120 luoghi tra borghi e castelli di notevole importanza commerciale e militare, tra cui Sale, Broni, Stradella, Casteggio, Casei e Rivanazzano, con circa 80.000 abitanti. Al Principato restavano, oltre alla città di Pavia, i Corpi Santi, la Campagna Sottana e Soprana, il Parco Vecchio e Nuovo. Una miseria in confronto alla estensione del secolo precedente. Carlo Emanuele III elesse Voghera capoluogo della nuova Provincia d'Oltrepò e Siccomario di cui prese possesso nel gennaio del 1744. La Provincia comprendeva 165 comuni divisi in 65 preture e 130 parrocchie divise in quattro diocesi (Tortona, Bobbio, Piacenza e Pavia). Il primo prefetto regio fu il barone Carlo Bernardino Beretta di Cervignasco. Rimase sotto l'amministrazione piemontese fino al 1798, quando fu occupata dalle truppe francesi.
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