Camerini e C. srl [numero REA: 14959 Cr (Registro 1910) e 77 Cr] (1922 -)
Sede: Cremona
Tipologia ente: ente economico/impresa
Progetto: Centro per la cultura d'impresa: censimento descrittivo degli archivi d'impresa della Lombardia
Numero REA: 14959 Cr (Registro 1910) e 77 Cr
Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività iniziali:
Camerini e C. - ditta individuale - L. 20.000.000 (trasformazione in snc, 1975) - produzione e commercio di vernici, pitture e tutto quanto affine all'attività di colorificio; lavori di verniciatura
Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività finali:
Camerini e C. srl - società a responsabilità limitata - 46.800,00 - 24.30; produzione e commercio di vernici, pitture, diluenti, solventi, terre e tutto quanto affine all'attività di colorificio.
Profilo storico
Fondata nel gennaio 1922 da Alessandro Camerini, la «Camerini e C.» esercita inizialmente la propria attività di produzione di pitture antiruggine, vernici speciali per l'industria della birra e del ghiaccio e cottura dell'olio di lino a Cremona in via Brescia 6, mentre il commercio al dettaglio di articoli connessi all'attività di colorificio è praticato in due punti vendita sempre in città (piazza Libertà e via Solferino). La sede sociale è posta, invece, in vicolo Cantoncino (ora via F. Arisi) presso il domicilio del Camerini. Nel 1928, in seguito allo sviluppo dell'attività produttiva, l'azienda si trasferisce a Casanova del Morbasco fraz. di Sesto Cremonese, dove ancora si trova. Nel frattempo, la carta intestata adottata in quell'epoca ci informa che gli anticorrosivi qui realizzati erano stati in quegli anni approvati e adottati dalle Ferrovie dello Stato. Nell'agosto 1942, in seguito alla morte del Camerini, la ditta passa agli eredi: la vedova Anna Re Azore e i figli Mirton (che ne diventa amministratore) e Nicla Maria. Vent'anni dopo, nel 1961, il negozio di Porta Venezia (dell'esercizio di via Solferino non vi sono più tracce) è ceduto a Sergio Goi con la denominazione «Colorificio Venezia»; dalla metà degli anni Cinquanta era, nel frattempo, stata abbandonata anche l'iniziale attività di applicazione di vernici. Tra il 1962 e il '66 escono dalla società la Re Azore e la figlia Nicla e la ditta prosegue in forma individuale nella persona di Mirton Camerini, il quale, morto nell'ottobre 1974, lascia in eredità l'azienda di famiglia ai figli Massimo e Giovanni. Sotto la guida di quest'ultimo, la Camerini e C. diventa fornitore di vernici speciali per la salvaguardia del patrimonio impiantistico dell'Enel (trattamento di sostegni di linea, cabine di trasformazione, centrali termoelettriche ed idroelettriche), arrivando ad ottenere dal laboratorio Enel-Dco di Piacenza la qualifica di fornitore di prodotti vernicianti per le commesse Enel inerenti la costruzione di nuovi impianti (condotte forzate, impianti di desolforazione e di denitrificazione, elettrofiltri, centrali turbogas, centrali ciclo combinato, ecc.). Al 1975 risale la regolarizzazione della società in snc (capitale sociale L. 20.000.000) e al 1983 la trasformazione in srl (capitale sociale aumentato a L. 90.000.000). I poteri del presidente del consiglio d'amministrazione da allora sono in mano a Giovanni Camerini.Nel 1989 entrano nel consiglio, oltre ai due soci, anche Raffaella Premi, moglie di Giovanni (morta nel 2001), e Margherita Ugo, moglie di Massimo. Nel 2001 sono dichiarati 7 dipendenti e 4 collaborazioni continuative.
Data aggiornamento: 20/11/2002
Autore della scheda: Matteo Morandi
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/archivi/soggetti-produttori/ente/MIDB001912/