Latteria sociale cooperativa di Acquanegra Cremonese [numero REA: 3850 Cr (Registro del 1910) e 9271 Cr (Registro del 1925)] (1898 - 1980)
Sede: Acquanegra Cremonese
Tipologia ente: ente economico/impresa
Progetto: Centro per la cultura d'impresa: censimento descrittivo degli archivi d'impresa della Lombardia
Numero REA: 3850 Cr (Registro del 1910) e 9271 Cr (Registro del 1925)
Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività iniziali:
Latteria sociale cooperativa di Acquanegra Cremonese - società anonima cooperativa - L. 40.000 - lavorazione e vendita di latte e derivati
Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività finali:
Latteria sociale cooperativa di Acquanegra Cremonese - società cooperativa a responsabilità limitata - - lavorazione e vendita di latte e derivati
Profilo storico
La Latteria sociale di Acquanegra nasce come società anonima cooperativa nel marzo 1898, su iniziativa di 11 agricoltori locali (Carlo Anselmi, Benigno Caffi, Venceslao e Nicola Guida, Ernesto Mancastroppa, Carlo e Giuseppe Scotti, Antonio Araldi, Alberto Drasmid, Giovanni Lanfranchi e Giuseppe Guarneri) intenzionati a convogliare in un unico caseificio il latte prodotto dalle singole aziende. La gestione della società, il cui capitale sociale ammonta inizialmente a L. 40.000, è affidato ad un ristretto consiglio di amministrazione composto da soli tre membri eletti dall'assemblea degli iscritti e presieduto da Nicola Guida di Fengo. Affittato il caseificio nei primi due anni di attività alla ditta Polenghi Lombardo di Lodi (attualmente del gruppo Parmalat), nel 1900 ha inizio la gestione diretta della cooperativa, sull'esempio della prestigiosa Latteria Soresinese, aperta in quell'anno. Nel frattempo, si assiste ad un considerevole aumento del numero dei soci e all'ampliamento dello stabilimento, con l'acquisto di moderni macchinari per le diverse fasi della lavorazione del latte, che portano la produzione a salire, in un solo decennio, dai 12 quintali giornalieri del 1898 ai 53 del 1908. Fin dai primi anni è avviato anche l'allevamento suinicolo, attività tradizionalmente intrecciata alla lavorazione del latte per il riutilizzo dei siero di scarto nell'alimentazione dei maiali. Il latte lavorato è trasformato in burro, emmenthal e sbrinz. Al termine del primo conflitto mondiale, al fine di fronteggiare una situazione di forte depressione economica, la Latteria di Acquanegra si associa nella gestione alle consorelle di Soresina e Casalbuttano, condividendo con esse, e soprattutto con la prima, le alterne vicende dei mercati tra la fine degli anni Dieci e i primi anni Venti, in un periodo caratterizzato, sul piano politico, dalle violente agitazioni contadine incoraggiate dalla propaganda di Guido Miglioli. Separata nel 1924 dalla Soresinese, che per ragioni interne è costretta a rinunciare ad un grande sogno di unione delle maggiori latterie cooperative della zona in un unico ente sotto la sua insegna, l'azienda ritorna alla precedente formula di affittanza alla ditta Polenghi, grazie alla quale raggiunge nel 1927 il confortante risultato di 141 quintali di produzione giornaliera.Alla metà degli anni Trenta, constatata la presenza di serie difficoltà non tanto nella lavorazione quanto nello smaltimento, essa aderisce al Consorzio Vendite delle Latterie, il cui scopo è quello di eliminare inutili intermediari e provvedere a creare contatti commerciali stabili fra produttori e consumatori diretti. A partire dagli anni Quaranta il fabbricato e i servizi annessi vengono affittati alla Galbani di Melzo e nel 1950 è ampliato lo stabilimento con un conseguente riordino dei reparti di lavorazione. Posta in liquidazione nel novembre 1968, fu cancellata d'ufficio nel 1980.Attualmente, allo stesso indirizzo esiste uno spaccio di salumi e formaggi intestato ad A. Magnani.
Data aggiornamento: 06/12/2002
Autore della scheda: Matteo Morandi
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/archivi/soggetti-produttori/ente/MIDB00191A/