Dott. Ing. Alfredo Ponzini spa [numero REA: 43799 Cr] (1946 - 1999)
Sede: Soresina
Tipologia ente: ente economico/impresa
Progetto: Centro per la cultura d'impresa: censimento descrittivo degli archivi d'impresa della Lombardia
Numero REA: 43799 Cr
Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività iniziali:
Dott. Ing. Alfredo Ponzini srl - società a responsabilità limitata - L. 50.000 - costruzione, installazione, esercizio e vendita di apparecchi ed impianti di distillazione
Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività finali:
Dott. Ing. Alfredo Ponzini spa - società per azioni - L. 157.786.000 - 29.56.1; costruzione, installazione, esercizio e vendita di apparecchi ed impianti di distillazione e depurazione di acque di qualsiasi tipo, nonché costruzioni e lavorazioni meccaniche ed elettriche in genere
Profilo storico
Nel 1910 l'ingegnere Alfredo Ponzini fonda a Soresina, con il consistente aiuto economico del concittadino Argento Della Corna, la società in nome collettivo «Ing. A. Ponzini e C.», con lo scopo di «sfruttare gli attestati di privativa industriale rilasciati dal Regio Ministero di agricoltura, industria e commercio ['] nonché qualsiasi altra applicazione elettrica inerente al riscaldamento».Nominato direttore tecnico dell'azienda amministrata dal Della Corna, il Ponzini aveva svolto nei primi anni della sua carriera un'importante esperienza di lavoro in Germania presso la Brown-Boveri di Baden, dalla quale, in qualità di ingegnere collaudatore, era stato mandato in Egitto per progettare e realizzare l'impianto di illuminazione e la linea tranviaria del Cairo. Rientrato in Italia dopo due proficui soggiorni in Polonia e Lussemburgo come installatore e collaudatore delle prime pompe elettriche per estrarre l'acqua dalle miniere, era stato chiamato dalla Società italiana per l'utilizzazione delle forze idrauliche di Venezia in qualità di direttore dell'Ufficio progetti e lavori, riuscendo a dare impulso allo sviluppo delle centrali elettriche della Società. Il tentativo di avviare un'attività in proprio è animato da un forte spirito di indipendenza, che lo aveva spinto a licenziarsi e ricercare un socio facoltoso al fine di utilizzare i diversi brevetti che gli erano stati riconosciuti. Il capitale iniziale dell'impresa ammonta a L. 15.000, due terzi delle quali versate dal Della Corna e un terzo dal Ponzini. Nello stesso 1910 quest'ultimo ottiene dal ministero il riconoscimento di un nuovo brevetto per un 'convertitore dell'energia elettrica in calore, specialmente atto al riscaldamento dei liquidi ed alla produzione di vapore', progetto poi sviluppato nella macchina per il caffè espresso. A motivo di serie difficoltà economiche, nel 1917 l'impresa (Cciaa Cr n. 7514 ' registro 1910 poi n. 7499 ' registro 1925), è costretta a mutare ragione sociale, divenendo società anonima con la denominazione «Industrie Elettriche Ponzini» e accettando l'aiuto finanziario dei fratelli Amilcare e Lazzaro Robbiani, personaggi potentissimi a Soresina e in tutta la provincia. Ma, nonostante l'apporto di denaro fresco, l'anno successivo la società viene sciolta per proseguire in forma individuale intestata al Ponzini, al quale rimangono i macchinari e il fabbricato industriale, mentre gli altri soci recuperano in solido le quote delle azioni acquistate. Nel novembre 1928 è costituita, sempre a Soresina, una nuova impresa con uguale denominazione ma sede legale a Milano, il cui scopo è quello di costruire e vendere macchinari e impianti elettrici, tra cui, in particolare, un distillatore a termo-compressione meccanica realizzato nel 1926 e collaudato dal R. Istituto tecnico superiore «Carlo Erba» di Milano. Ne fanno parte, come soci, gli industriali Paolo e Luigi Azzini, Antonio e Graziano Azzini, Dioniso Azzini e i fratelli Eugenio e Angelo Gilberti, oltre, ovviamente, ad Alfredo Ponzini, che ancora una volta ne è direttore tecnico (Cciaa Cr n. 20316, capitale sociale L. 150.000). Nel luglio 1930, cessata la società anonima, la ditta prosegue in forma individuale, recuperando la vecchia posizione aperta nel 1925 alla Camera di commercio di Cremona al numero 7499 e l'anno successivo inizia la costruzione di apparecchi e distillatori concentratori a riscaldamento elettrico. La ricca corrispondenza che ancora si conserva nell'archivio privato dell'industria a Soresina, divenuta nel 1936 «Ponzini dott. ing. Alfredo», testimonia la fama che i progetti e le realizzazioni di Ponzini riscuotono all'estero, in particolare in Germania. A metà degli anni Trenta costui entra in contatto con la Siemens, alla quale invia regolarmente i disegni e le relazioni tecniche riguardanti gli impianti di dissalazione dell'acqua di mare da lui progettati per la Marina militare italiana e tedesca: l'invenzione che lo consacra tra i grandi tecnici del sec. XX.
Grazie a ciò l'impresa acquista un respiro internazionale. La stessa Siemens diventa, nel 1940, la concessionaria esclusiva della Ponzini per la vendita in Italia e nelle colonie dei distillatori ad alto rendimento, non mancando di interpellare il tecnico soresinese anche sugli altri apparecchi elettrici di sua possibile produzione. Nell'aprile 1946 è fondata la srl «Dott. Ing. Alfredo Ponzini» (Cciaa Cr 43799) con capitale iniziale pari a L. 50.000, che perfeziona la costruzione di distillatori d'acqua ad uso chimico farmaceutico, in modo da produrre acqua distillata chimicamente pura, sterile ed apirogena, che costituiscono ancor oggi il prodotto di maggior pregio dell'azienda. Alla morte di Ponzini nel 1957, la società passa nelle mani dei nipoti Pietro e Guido Riva, che proseguono, con alterne vicende, la conduzione dell'azienda, ben presto affiancati e quindi sostituiti dalla generazione successiva, rappresentata da Giuseppe, figlio di Pietro, e Alfredo e Luciano, figli di Guido. Nel novembre 1991 problemi di natura economica costringono i Riva a cedere il 60 per cento delle azioni ai Bonaldi della Tecnogroup Beco, ditta specializzata in centrali termoelettriche, che di lì a poco acquisiscono l'intero capitale, nel frattempo aumentato a L. 285.000.000. Alla stessa data avviene il trasferimento della sede legale da Soresina a Milano e la trasformazione della natura giuridica in società per azioni. Nel 1993, entrati in serie difficoltà pure i Bonaldi, le sorti della ditta sono momentaneamente risollevate in seguito all'ingresso dei Franzoni di Esine (Bs), industriali tessili dalle grandi possibilità finanziarie, che, tuttavia, non impediscono alla Ponzini di essere posta in liquidazione nel maggio 1995. Il mese successivo l'impresa è rilevata dalla Smogless di Milano, entrando a far parte del gruppo United States Filter e assumendo la denominazione di USF Ponzini acque srl.
La denominazione è mantenuta anche in seguito alla fusione della USF con la Callighan di Granarolo dell'Emilia (Bo) e all'acquisizione dell'intero complesso da parte della Vivendi Water (2000). L'ultima trasformazione risale al marzo 2001, quando in seguito all'acquisto da parte della Masco di Milano, prende vita l'impresa attuale col nome di «Ponzini srl» e sede a Milano in via Bigli 2 (numero Rea 1646470 Mi, capitale sociale ' 95.000,00).
Bibliografia: sul fondatore e la sua attività di tecnico cfr. Angela Bellardi Cotella, Alfredo Ponzini, in Soresina. Ottocento e Novecento, Azzano San Paolo, Bolis Poligrafiche, 2002, pp. 249-253.
Data aggiornamento: 11/03/2003
Autore della scheda: Matteo Morandi
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/archivi/soggetti-produttori/ente/MIDB001928/