Società Generale per l'Industria della Magnesia spa [numero REA: 1024 Va] (1909 -)
Sede: Angera
Tipologia ente: ente economico/impresa
Progetto: Centro per la cultura d'impresa: censimento descrittivo degli archivi d'impresa della Lombardia
Numero REA: 1024 Va
Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività iniziali:
Società Generale per l'Industria della Magnesia - società in accomandita semplice - L. 500.000 - fabbricazione di sali di magnesia e calce - coibenti chimici.
Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività finali:
Società Generale per l'Industria della Magnesia spa - società per azioni - 936.000,00 - 24.10
Profilo storico
La società in accomandita semplice "Società italiana per la produzione del carbonato e dei coibenti di magnesia ingegneri Rodolfo, Rossetti & C" venne costituita con atto notarile del 26/03/1909, con sede a Milano (v. REA Mi 48679/bis) e capitale sociale di lire 100.000. I fondatori erano i fratelli Rodolfo, Emilio (nato nel 1876, ingegnere) e Italo (1887). Emilio assunse la carica di accomandatario, mentre la moglie Carla Prinetti e il fratello erano soci accomandanti. Le attività della società si svolgevano ad Angera (via Varese, nel 1955 la via cambiò denominazione in via S. Martino), in prossimità di una cava di dolomite, dalla quale veniva ricavata la materia prima per la produzione di prodotti magnesiaci. Al momento della fondazione erano impiegati 20 dipendenti. Nel 1910 la denominazione sociale muta in "Società generale per l'industria della magnesia igegneri Rodolfo e Rossetti & c." Negli anni successivi si susseguirono piccoli aggiustamenti delle quote di proprietà dai vari membri della famiglia Rodolfo. Nel dicembre 1911 unici soci rimanevano Emilio Rodolfo e la moglie, e il capitale sociale era stato ridotto a 475.000 lire. La quota di Italo (25.000 lire) ricomparve nel 1926, mentre venne esclusa dalla società la Prinetti. Nuovi patti sociali del 1932 stabilivano il definitivo abbandono di Italo, mentre il capitale veniva diviso tra Emilio e la moglie. Dopo la guerra, con la morte di Emilio Rodolfo, nel 1948, entrò nella società un nuovo ramo della famiglia: le due eredi del fondatore, Lorenza Rodolfo in Belloni e Stefania Rodolfo fu Valerio detennero la maggioranza del capitale, affidando la gestione dell'azienda al figlio di Stefania, Marco Giulio Valerio, come socio accomandatario e unico gerente. Nel 1948 la sede venne trasferita da Milano ad Angera, e nel giugno 1955 il controllo della famiglia Valerio divenne completo con l'uscita dalla società di Lorenza Rodolfo (Stefania aveva già ceduto le sue quote nel luglio 1950): il capitale sociale di 500.000 lire apparteneva interamente a Marco Giulio Valerio e, con una piccola quota di 150.000 Lire, a sua moglie Luisa Cederna. La ragione sociale veniva modificata quindi in Società Generale per l'Industria della Magnesia ' Ing. Rodolfo & C. ' S.a.s. Il 13/10/1960 il capitale venne aggiornato ad un ammontare più compatibile con l'accresciuto livello delle attività: venne infatti portato a 50 milioni di lire (la ragione sociale divenne Società Generale per l'Industria della Magnesia ' Ing. Rodolfo & C. di Valerio Marco Giulio ' S.a.s.), e due anni dopo anche questa quota venne raddoppiata. Dopo la morte di Valerio in un incidente, il 28/05/1962, sua moglie assunse la carica di accomandatario (Società Generale per l'Industria della Magnesia ' Ing. Rodolfo & C. di Valerio Luisa ' S.a.s.); a quella data il capitale sociale risultava sottoscritto per 15 milioni da Luisa, per 35 dalla figlia di questa, Giulia, e per 50 dalla Waradsin, azienda chimica con sede in Liechtenstein. Il 13/03/1963 venne nominato procuratore e direttore generale della società Enrico Cederna; Giulia Valerio orientò progressivamente le proprie attività verso la direzione dell'area commerciale, mentre la direzione dello stabilimento era affidata a tecnici non facenti parte della famiglia, che generalmente assumevano la carica di procuratori. Il 10/12/1976 la sede della società venne trasferita da Milano ad Angera in via S. Martino (a Milano rimanevano gli uffici contabili e amministartivi). Il 02/01/1978 si passò alla forma giuridica della società per azioni: il capitale sociale veniva aumentato a 200 milioni di lire, la famiglia Valerio-Cederna aumentava la propria quota di partecipazione (45 milioni a Luisa Cederna, presidente della società, 105 alla figlia Giulia Valerio, 50 alla Waradsin) e la denominazione della società divenne quella attuale. Enrico Cederna univa la carica di amministratore delegato a quella di direttore generale.
Le attività dell'azienda crebbero in modo significativo a cavallo tra anni Settanta e Ottanta: il capitale sociale venne elevato a 400 milioni di lire (22/05/1978), a 600 (10/05/1979), a 800 (24/01/1983), fino ad arrivare a 1.800.000.000 di lire il 26/06/1983 (ammontare rimasto invariato fino ad oggi e convertito il 11/11/1999 in Euro). La società risultava inoltre sempre più impegnata anche nelle attività di vendita all'estero (tanto che nel giugno 1989 venne conferita a Maria Elena Carotti la qualifica di Direttore del Settore Vendite estero, con poteri speciali).L'azienda continuò a realizzare profitti per tutto il decennio, ma la famiglia preferì cederne la proprietà agli inizi degli anni Novanta: nell'ottobre 1990 la società venne assorbita dalla multinazionale belga Solvay; la famiglia Valerio-Cederna venne completamente estromessa e furono nominate nuove cariche sociali (presidente divenne Georges Theys, cittadino belga). Come dichiarato dalla proprietà attuale, l'ingresso in un gruppo attivo su scala globale permise il rinnovamento delle lavorazioni, con l'introduzione della produzione dei carbonati di calcio precipitati, accanto ai tradizionali prodotti magnesiaci. L'aggiornamento coinvolse anche le tecniche di organizzazione e gestione del personale; un ulteriore segnale dell'introduzione di un concetto più moderno di impresa fu, ad esempio, il programma di riqualificazione ambientale delle aree sfruttate dall'azienda, introdotto dalla nuova proprietà. L'azienda attualmente vede come presidente Froncois Monnet (cittadino francese), vicepresidente Bruno Brianzoli, amministratore delegato Diego Dal Puppo, mentre tra i procuratori si trovano anche due rappresentanti della capogruppo belga, Patrick Balletto e Jean Claude Eugene Libbrecht. Ad Angera venivano dichiarati 83 dipendenti nel 2000, mentre a Milano secondo una precedente dichiarazione ne lavoravano 11.
Data aggiornamento: 20/02/2002
Autore della scheda: Daniele Pozzi
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/archivi/soggetti-produttori/ente/MIDB00193E/